Formula 1

F1, Ferrari: equazione cornering e top speed debole a Miami

Vasseur è il team principal della Ferrari. In F1 la rossa sta progredendo. Una curva di apprendimento percorsa con una certa cognizione di causa che, finalmente, nella campagna 2024 sta producendo risultati degni. Manca ancora qualcosa e dovrebbe arrivare a Imola tra meno di due settimane. Una aggiornamento dai noi anticipato in tempi non sospetti che, almeno in linea teorica, dovrebbe portare un bel vantaggio cronometrico alla rossa. Definirlo prima di vedere la vettura in pista non ha senso, come sempre diciamo. Nel frattempo analizziamo cosa è successo a Miami.

Torniamo quindi al sempre ilare Fred che proprio in Florida ha dato sfoggio della sua grande passione per simpatia, risate e gioia. Ha festeggiato con McLaren, ok. Quindi? Lesa maestà? Le critiche verso il suo conto per tale faccenda mi sembrano un po’ esagerate ecco, mio personalissimo parere personale. Niente più. Per il resto il manager di Draveil ha detto cose interessanti. Una su tutte: “la zona di comfort di Red Bull non c’è più”. In effetti dargli torto pare impossibile. La squadra di Milton Keynes ha perso due gare su sei in questo primo scorcio di mondiale, il doppio della scorsa annata.

Per di più il gap che comunque continua a mostrare verso la concorrenza si è francamente assottigliato. Ferrari e McLaren sono attaccate agli scarichi della RB20. Woking ha giù presentato il pacchetto evolutivo e a quanto pare ha funzionato eccome. Modifiche spiegate nei dettagli dalla nostra redazione che ha dedicato uno scritto alle nuove pance della MCL38 modificate in diverse zone. Il Cavallino Rampante, invece, ha scelto di mostrare le nuove forme della SF-24 in Italia. Novità che se funzioneranno, come dice il francese, potrebbero chiudere il delta prestazionale e consentire alla rossa di lottare con Red Bull ogni fine settimana. Mettere pressione e giocarsela alla pari, insomma.

le nuove pance superiori della McLaren MCL38 – GP Miami 2024

Le differenze sono molto risicate in questo momento. Il transalpino lo sa e lo ricorda. Per questo fa presente che la messa a punto delle vetture, l’interpretazione a 360 gradi del week-end e la bontà del lavoro svolto in pista da tecnici, ingegneri e pilota sarà determinante per ottimizzare i risultati. Massima concentrazione. Ancora più alta di quella che abbiamo visto sino ad ora. Perché anche se la Ferrari non lo dichiarerà mai, una piccola speranza di provare a lottare per il mondiale ancora esiste. D’altronde perché non averla. Si tratta di uno stimolo corretto che non può far altro che contribuire alla spinta.

F1, Ferrari a Miami non poteva vincere

A livello di numeri la Ferrari SF-24 in versione a stelle e strisce ha recitato il ruolo di terza forza in gara. Le ragioni sono diverse. Già nella F1 Sprint si è notata una mancanza di EOSS (velocità a fine rettilineo). Fattore molto importante sulla pista americana se consideriamo i lunghi tratti ad alta velocità di percorrenza presenti tra T2 e T3. Sainz era imbottigliato dietro a Daniel Ricciardo al sabato, senza riuscire a sopravanzarlo sebbene avesse un passo gara decisamente più rapido. La velocità di punta minore deriva da un’efficienza aerodinamica non eccellente della vettura che, anche con il DRS aperto, non riusciva ad avvicinarsi ai competitor con l’ala chiusa.

Il distacco non era elevato ma comunque sufficiente per limitare il rendimento. Dopo la F1 Sprint è stato invocato un cambio di carico per abbattere la resistenza aerodinamica che però non è arrivato. In linea generale la Ferrari SF-24 è una vettura maggiormente sovrasterzante per cui, scaricare eccessivamente il retrotreno avrebbe “manomesso” il balance della rossa. Limitazione nei confronti di Red Bull e McLaren che su questo tratto distintivo sono molto più forti, possono allargare la finestra di set-up e trovare un compromesso migliore tra velocità di cornering e di punta.

Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) in sella alla sua SF-24 in regime di Safety Car – GP Miami

Essere carenti in questo fondamentale, in delle piste particolari come Miami, si attesta come elemento fortemente penalizzante. Questo perché riduce in maniera drastica le possibilità di mantenere quantomeno la posizione in pista una volta davanti. Inoltre i bolidi austriaci ha dimostrato una grande capacità in trazione che Ferrari ha perso rispetto allo scorsa annata. Altro elemento che sommato al drag prodotto dalla rossa ha reso impossibile il sorpasso. Tuttavia la SF-24 ha mostrato un passo molto buono e tanto bilanciando nelle altre zone della pista come il T1, dove in media pagavano solo 1 di ritardo su Verstappen.

Dal punto di vista strategico non c’era molto da fare. La Safety Car non ha aiutato perché ormai Leclerc aveva effettuato il suo pit-stop. Montare una gomma gialla sotto SC sarebbe stato deleterio, in quanto Ferrari avrebbe perso ulteriori posizioni in pista che difficilmente sarebbe poi stata in grado di recuperare. Con l’ingresso in pista di Bern Mayländer la SF-24 ha perso una posizione su Norris. Tuttavia considerando il passo strepitoso del britannico a bordo della MCL38, tenerlo dietro non sarebbe stato comunque possibile, specie considerando le altissime velocità di punta delle vetture inglesi.

Velocità di punta – GP Miami 2024

Osservando il riassunto grafico salta alla vista quanto appena detto. Gli istogrammi rendono ben chiaro il discorso. I riferimento fanno presente al giro veloce effettuato da ogni pilota in gara. Charles Leclerc e Max Verstappen erano su livello abbastanza simili. Norris e Piastri non a caso dominano questa classifica. Erano imprendibili. Per questo Lando, anche senza l’aiuto della Safety Car, considerando il grande ritmo e la capacità di fendere l’aria, non avrebbe faticato molto a sorpassare la Ferrari numero 16 il monegasco, per di più supportato dall’aiuto dell’ala mobile.


Autori: Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich  

Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv

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Pubblicato da
Zander Arcari