Analisi Tecnica

F1, ESCLUSIVA: Ecco la Ferrari SF-24 EVO! A Fiorano l’arma per battere Red Bull

Ferrari ha finalmente svelato le nuove forme della SF-24. Una veste aerodinamica differente che porta con se uno scopo preciso: migliorare la vettura in tutte le aree. La prima versione della rossa 2024 è stata definita “convenzionale”. Una monoposto di F1 che non ha voluto osare, secondo molti, per non incappare in errori difficilmente rimediabili. Il realtà il paino operativo era chiaro nelle menti pensanti che “abitano” la gestione sportiva. D’altra parte la rossa sta percorrendo un percorso tecnico particolare, recitando il ruolo di inseguitrice della Red Bull. Per farlo nella maniera corretta ha preferito non accelerare i tempi.

La sicurezza di possedere una base solida era fondamentale nell’approccio che ovviamente, nel frattempo, doveva comprendere una ristrutturazione generale del team italiano di F1. Parliamo di una visione di insieme che fornisse le giuste sicurezze in tutti i campi di lavoro, strategia, orientamento degli incarichi e relativa definizione dei ruoli, organizzazione in pista e quant’altro. Frederic Vasseur è stato molto bravo a trovare la quadratura del cerchio, fornendo tanta fiducia a tutti i membri della Ferrari protesi verso un unico intento: realizzare un importante salto qualitativo.

Enrico Cardile, responsabile tecnico della storica Scuderia Ferrari

A quanto sembra i piani sono stati rispettati e, finalmente, a tre mesi circa dall’inizio della campagna agonistica 2024, i frutti degli sforzi profusi si rivelano. Il filming day odierno consentirà alla Ferrari di effettuare ben 200 km. Un test molto utile per ottenere i primi riscontri con i due piloti titolari. Charles Leclerc e Carlos Sainz che potranno saggiare le potenzialità della prima evoluzione della rossa. Occasione che la storica scuderia utilizzerà per racimolare i primi feedback sulla messa a punto in vista di Imola. Informazioni che verranno successivamente processate al simulatore.


F1, Ferrari SF-24 EVO: l’auto per battere Red Bull

Il gruppo di lavoro capeggiato da Enrico Cardile ha cercato di “osare”. Lo ha fatto perchè come riportato dallo stesso Vasseur in tempi non sospetti, l’aggressività ponderata doveva in qualche modo fare presenza se l’anelito bramato dalla Ferrari puntava a battere i rivali austriaci. Al terzo anno dell’attuale corpo normativo di F1, tutti gli elementi per produrre un’auto finalmente al passo con i dettami più effettivi del regolamento era erano presenti. Partiamo dal fondo, una macro componete fondamentale per la generazione del carico aerodinamico. Una downforce “gratis” quella generata dal pavimento che non subisce l’alto valore della resistenza generato dall’incidenza delle ali.

Attraverso i canali venturi si raccoglie una grande quantità di fluido, per poi accelerarlo verso il diffusore dando vita ad una sorta di risucchio aerodinamico che spinge la vettura verso il piano di riferimento. La scuderia italiana per il momento non ha montato il nuovo fondo che dovrebbe vedere rinnovati gli inlet del floor body per rendere più efficace questa operazione, perché come lo stesso Newey ha sempre sottolineato, questa parte dell’auto molto poco visibile è la più importante per garantire carico e stabilità di marcia.

Medesimo discorso per le novità attese al così detto floor edge (diffusore laterale), porzione dell’auto che si incarica di estrarre fluido lateralmente fornendo carico e a quelle al bordo tagliente che si occupa di sigillare il fondo.

Per quanto riguarda la zona dei side-pod, salta alla vista il re-shaping relativo agli ingressi delle pance. Liberare quanto più spazio possibile nella zona dell’undercut, in questa F1 è fondamentale per guadagnare preziosi centimetri cubici era fondamentale. Anche per questa ragione la Ferrari SF-24 EVO adotta il vassoio rovesciato scuola Red Bull con le bocche rastremate, dove l’obiettivo mira appunto ad incrementare l’effetto outwash della monoposto tramite l’undercut. Per quanto concerne la parte superiore delle pance si evince una conformazione degli scivoli che resta fedele ai concetti del modello base della SF-24.

Al momento quantificare il guadagno a livello cronometrico non è possibile ed è solo grazie ai dati raccolti in pista tra Fiorano e le prove libere di Imola che Ferrari sarà in grado di fornire un chiaro valore al pacchetto di aggiornamenti. Senza dubbio il vantaggio che si attende è corposo, in quanto le filosofie adottate si adoperano per incrementare non poco il valore dell’auto italiana. Come sempre, in F1, per validare un up-grade, specie se come in questo caso parecchio corposo, le tempistiche non sempre sono molto rapide. Per questo non ci resta che attendere il settimo round del campionato per corroborare la fattualità del lavoro svolto dal reparto tecnico.


Autori: Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich  –F1Tv

Immagini: Mattia Maletti F1Scuderia Ferrari

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Pubblicato da
Zander Arcari