Analisi Tecnica

F1, Ferrari SF-24 limitata dal canovaccio tattico a Monaco

Ferrari ha vinto con Leclerc il Gran Premio di F1 a Monaco, 8° round del campionato mondiale 2024. Un trionfo che parte dalla superiorità del pilota monegasco che sin dalla prima sgambata del venerdì’ mattina, dimostra che nella sua testa aveva ben chiaro l’obiettivo: portare a casa quel risultato che gli era sfuggito in precedenti edizioni per vari motivi. A Monte Carlo le analisi sono sempre difficili, in quanto il passo gara è fortemente influenzato dal layout del percorso lungo le stradine del Principato. McLaren nulla ha potuto anche se, come vedremo, non aveva il passo per impensierito il pilota della rossa.

Una buona Mercedes ottimizza il fine settimana attraverso la qualifica, dove Russell riesce a mettersi davanti alla Red Bull di Verstappen. Mossa che gli consente durante la corsa di mantenere la sua posizione e tagliare il traguardo davanti al 3 volte campione del mondo di F1, questo anche se il ritmo del talento originario di Hasselt era decisamente superiore. Per iniziare la nostra consueta analisi, andiamo a prendere in considerazione la prestazione dei piloti nelle sezioni indicate, tenendo presente la media di velocità delle monoposto.

Le prime tornate del Gran Premio hanno visto un atteggiamento parecchio conservativo da parte di tutti quanti i piloti, dove Leclerc capeggiava il gruppone marcando il passo. Bottas, dopo aver realizzato la prima sosta, con pista libera ha eseguito un giro tre secondi più veloce rispetto ai piloti di testa. Questo fattore indica quanto i top driver in cima alla classica stessero conservando le proprie gomme. D’altra parte mettere assieme ben 75 passaggio con la stessa tipologia di pneumatico non era poi così scontato, anche se parliamo della Pirelli a banda bianca.

analisi curve a bassa velocità – GP Monaco Gp

Innanzi tutto possiamo dire che alla curva del Casinò, gli alfieri della McLaren Norris e Piastri, hanno ottenuto dei riferimenti leggermente migliori rispetto ai due piloti della Ferrari, impegnati maggiormente nell’amministrazione delle mescole in questo preciso punto del tracciato. Verstappen e i due piloti Mercedes, al contrario, hanno ottenuto dei riscontri in media inferiori. Il motivo è semplice: la continua gestione gomme al quale Russell era costretto per tagliare il traguardo con le “calzature” Medium, compound più performante della Hard ma più soggetto al degrado.

Nella sezione lenta all’inizio del secondo settore, si evince come Hamilton e Verstappen abbiamo sfruttato al meglio il grip suppletivo, garantito da una mescola più morbida, per ottenere le velocità medie migliore. Prestazione un po’ più lenta per i due piloti della Ferrari, che come detto sfruttavano il settore più lento della pista per rallentare il gruppone e tenerlo quindi sempre compatto. Un fattore chiave, come abbiamo analizzato nell’articolo relativo alla gara domenica scorsa, era proprio quello di chiudere la finestra di pit stop a Norris rispetto Russell.

Per quanto riguarda il terzo settore, notiamo come in uscita dalle piscine Leclerc riesce a postare in media circa 5 km/h in più rispetto al compagno, impegnato a gestire un po’ di graining (ne ha fatto parola in radio) sull’anteriore sinistra, in modo particolare nella fase centrale della corsa monegasca. Se si prende in considerazione la velocità all’apice, invece, si osservano valori simili nella zona lenta, per via di un laptime praticamente uguale. Russell è stato leggermente più veloce degli avversari, andando ad immettere più energia negli pneumatici proprio allìinizio del settore centrale.

Per questo le indicazioni che arrivavano dal box chiedevano al giovane inglese una gestione gomma più fattuale in curva 5, zona del tracciato messa sotto osservazione anche dalla rossa. Nelle curve di velocità intermedia Ferrari mostra una prestazione superiore. I due alfieri del Cavallino Rampante, arrivati entrambi a podio, hanno goduto di una monoposto che meglio si sposava con le pieghe a velocità intermedia. In queste sezioni di pista i “due Carlo” sono gli unici a cui non è stato esplicitamente chiesto di gestire gli pneumatici.

Risulta abbastanza evidente, come si è visto con Leclerc negli ultimi giri della corsa, che il passo della Ferrari era di molto superiore rispetto quanto rivelano i dati, ma il canovaccio tattico della gara ha imposto un ritmo controllato per non prendere nessun tipo di rischio e portare a casa il risultato. Nelle pieghe numero 3 e 12 non si notano grosse differenze. I quattro piloti di testa hanno ottenuto una prestazione di poco superiore, grazie al maggior ritmo che hanno mantenuto durante la gara.

F1, Gp Monaco: la Ferrari di Sainz è la migliore con il DRS aperto

Infine andiamo ad analizzare i dati relativi ai valori velocistici prima di curva 1. Tra i top driver solo Norris, Piastri e Sainz hanno usufruito più volte del DRS. In linea generale, il beneficio dell’ala mobile è stato modesto, consentendo un guadagno di 8 Km/h a Lando e Carlos, solo 3 per Piastri. Questi vetture sono le più efficienti anche con l’ala chiusa, beneficando di una leggera scia da parte di chi li precedeva. Allo stesso tempo Leclerc e Russell hanno mostrato una velocità minima migliore ad inizio del tratto DRS, andando a trarre vantaggio da una monoposto più “abile” in fase uscita.

delta DRS – GP Monaco 2024

Ferrari ha permesso a Leclerc di realizzare il proprio sogno, con un ritmo che di fatto era superiore a quello sciorinato in pista. Ora sono attese le conferme su altri tracciati, come ad esempio il prossimo in Canada, senza dubbio più veritiero in termini di competitività generale delle monoposto. Il punti guadagnati da Charles e Carlos ha in parte riaperto la lotta contro la Red Bull per entrambi i mondiali. Solo i prossimi appuntamenti diranno se a SF-24 EVO sarà all’altezza della vettura austriaca e se sognare tornerà ad essere lecito anche per i tifosi.


Autori e grafici: Alessandro Arcari – @berrageiz – Leonardo Pasqual – @PasqualLeonardo

Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv

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Pubblicato da
Zander Arcari