Formula 1

F1, Gp Miami Q3: le due Ferrari in scia alla Red Bull di Verstappen

Ferrari ha fatto una bella figura a Miami. Ci riferiamo alla mini gara da 100 km andata in onda nel tardo pomeriggio. Leclerc ha mantenuto saldamente il secondo posto alle spalle di Verstappen senza che l’olandese sia riuscito a prendere un distacco consistente sul monegasco. Parliamo di meno di due decimi al giro in media accumulati dalla RB20 numero 1 sulla rossa di Charles. SF-24 che paga tremendamente una EOSS non eccellente. Velocità di punta che non gli consente di avvicinarsi alla Red Bull del campione del mondo in carica e tentare, con l’aiuto del DRS di attaccare la prima posizione.

A questo punto una domanda sorge spontanea. Verstappen quanto ha gestito la sua vettura? Innanzi tutto dobbiamo ricordare una certa sofferenza al posteriore che lo stesso pilota ha reso nota in gara a più riprese. Analizzando la telemetrie di tutte i giri, scegliendo il passaggio numero 12 (metà gara) Charles e Max hanno marcato un crono praticamente identico. Emerge che Red Bull non sia stata i grado di massimizzare il rendimento della PU Honda. Si evince inoltre come abbia amministrato le gomme nello snake del primo settore, dove parzializza parecchio rispetto a Charles, effettuando lift & cost alla fine delle 3 rette.

confronto telemetria Leclerc vs Verstappen – F1 Sprint – GP Miami 2024

Per quanto concerne il degrado il valore è praticamente uguale tra i due piloti presi in esame (-0.017 vs -0.016). Anche la media del passo come abbiamo detto è senza dubbio molto incoraggiante per la Ferrari, in quanto la F1 Sprint di Miami risulta essere la mini corsa con la differenza minore di passo rispetto a Red Bull, meno di due decimi per ogni tornata mediamente. Per la gara di domani però, non bisogna dimenticarsi di Perez che, dopo essersi liberato di Ricciardo, ha segnato tempi quasi simili a quelli di Leclerc. Altro assente illustre è Norris che con la sua McLaren poteva senza dubbio performare molto bene, a quanto pare.

F1, GP Miami Q1: Ferrari studia la Soft

Dopo un ultima occhiata alla telemetria si accendono i motori nel garage della Ferrari. Prima sgambata che prende corpo con le due SF-24 che si posizionano in file nella corsia box. Notiamo che le gomme sono Pirelli a banda rossa usate. Charles non è poi cosi d’accordo di uscire così presto e lo fa presente via radio, ovviamente senza polemica alcuna. Le temperature sono molto buone, fattore che aiuterà la vettura italiana a immettere la giusta energia sugli pneumatici. Resta da capire se questa volta, al contrario di ieri, anche Sainz sarà in grado di massimizzare la qualifica e accedere al massimo potenziale dei compound.

Nel primo run con le scrub Soft le rosse si trovano da subito a proprio agio. Qualche piccola sbavatura per Sainz che però alla fine della tornata risulta comunque più rapido del compagno. L’handling pare molto buono e si confermano le ottime sensazioni della sessione classificatoria del venerdì. Resta un pelo di sottosterzo nel T2, zona più lenta del circuito, che però sembra essere controllato con estrema facilità dai “due Carlo”. Nemmeno il tempo di entrare in garage e, con un altro set di usate, Carlos torna in pista. Charles lo segue trenta secondi più tardi, ma nel suo caso il treno di pneumatici è nuovo di pacca.

Charles Leclerc (Ferrari SF-24) in sella alla sua SF-24 – Qualifiche Gp Miami 2024

Outlap messo assieme i ferraristi passano alla mode race e si lanciano nuovamente. Anche in questo caso la guidabilità delle vetture italiane è molto buona. Peccato per l’errore di Leclerc commesso in entrata di curva 17. Il monegasco arriva lungo e non riesce a prendere il punto di corda limitando la trazione verso il rettilineo principale. Inoltre Marcos gli suggerisce di sacrificare la 11 per poter ottimizzare il rendimento alla 12. I due piloti della Ferrari tornano ai box, lo spagnolo fermato anche dalle bilance.

Quando mancano 3 minuti alla fine della prima parte della qualifica Charles si lancia per il suo ultimo tentativo. Sainz un po’ attardato per via del controlli effettuatati dalla FIA lo farà tra poco. I ferraristi non migliorano il proprio crono ma senza dubbio accrescono la confidenza con la propria vettura. La Q1 volge quindi al termine. Passare il taglio era una mera formalità. Si accede pertanto alla seconda manche dove senza dubbio il gioco inizierà a farsi molto più duro.

F1, GP Miami Q2: Ferrari testa la SF-24

Le condizioni della pista sembrano ottime. Sarà da tenere sotto controllo l’evoluzione dell’asfalto in questo caso. Le rivoluzioni del propulsore salgono per le SF-24, potendo usufruire di una spinta maggiore del propulsore a combustione interna in combinato con il sistema ibrido. La warm-up-strategy farà ancora la differenza. Da quello che ci sembra di aver capito, nell’ultima sgambata della Q1 è stato fatto un test per capire al meglio le modalità per immettere l’energia corretta sui compound. Ci siamo, le due rosse accendono il motore e abbandonano il garage. Primo run nel quale le auto italiane saranno dotate delle mescole Pirelli a banda rossa, nuove per ambedue i piloti.

Si parla in radio dei comandi pre-mappati dietro al volante che gestiscono sistema frenante e differenziale a centro curva per amministrare la rotazione delle vettura. La track position pare buona, nonostante su questa pista il traffico resta un bel problema specie dal secondo settore in poi. Analizzando le velocità di punta, pare che rispetto a ieri siano più alti. I tecnici potrebbero aver modificato la deportanza al posteriore tramite la beam wing, scaricando leggermente l’auto per “combattere” la resistenza all’avanzamento che, come abbiamo visto nella Sprint Race, ha limitato il rendimento.

Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) in sella alla SF-24 – Qualifiche GP Miami 2024

Il primo tentativo prende corpo e la rossa di Leclerc, usufruendo dell’extra grip delle Soft nuove stampa il miglior crono. Sainz mette a segno un giro più lento ma le sue mescole erano usate. Dopo una breve sosta ai box dove nessuno dei ferraristi richiede una modifica al carico installato all’avantreno, le due SF-24 tornano a calcare l’asfalto a stelle e strisce. Si cura come sempre nel minimo dettaglio la strategia relativa alle gomme e poi, in curva 17, una volta inserita la modalità push si spinge forte sull’acceleratore delle vetture modenesi. Leclerc non è contento del suo tentavo, Sainz nemmeno. Taglio della Q2 comunque passato.

F1, GP Miami Q3: Ferrari mette pressione a Red Bull

Ci siamo, è giunta l’ora della verità. Sainz tornando ai box fa sapere che nell’ultima tornata ha lottato un po’ troppo con la sua vettura. Parla di un certo sottosterzo nella prima parte del settore 1. Per questo chiede ed ottiene un piccolo ritocco al setting relativo all’ala anteriore della numero 55. In questa seconda qualifica il salto di qualità atteso di Sainz rispetto al venerdì non sembra palesarsi. È un po’ come se rimanesse sempre in colpo in canna all’iberico osservando i suoi on board. Al contrario Charles sembra nettamente più scelte e soprattutto più aggressivo specie nel primo settore.

Le power unit 066/12 tornano ad accendersi. Ultimi consigli degli ingegneri all’interno del garage e le due Ferrari si apprestano a scendere nuovamente in pista. La tensione è molto alta in questo momento, considerando che la posta in palio è molto alta e ogni piccola sbavatura può essere fatale. I distacchi tra i primi sono molto risicati infatti e basta davvero poco per perdere posizioni. Ci siamo: ancora Pirelli a banda rossa, questa volta un treno nuovo per entrambi gli alfieri della rossa. Warm up in corso. Il traffico è decisamente minore tenendo presenza le sole 10 macchine classificate alla Q3.

Leclerc mette a segno un’ottima tornata che vale la seconda piazza alle spalle di Verstappen. Peccato per uno snap in curva 10. Il monegasco lo fa presente in radio, aggiungendo che anche alle 11-12 poteva fare meglio. Finalmente, meglio tardi che mai, anche Carlos si sveglia e stampa il terzo tempo non molto più lento di quello del compagno. I dei si dirigono nuovamente ai box. Due minuti per raccogliere le idee e il propulsori Ferrari tornano a fare rumore. Eccole ancora in pista le rosse, anche in questo caso con l’ultimo treno di gomme Soft nuove a disposizione.

il monegasco Charles Leclerc (Ferrari SF-24) attende in pit lane per effettuare l’ultimo attacco alla pole nella Q3 – GP Miami 2024

Massima concentrazione, silenzio in radio. Vento uguale a prima per intensità e direzione. Outlap terminato si passa alla mode race e via. I ferraristi non riescono a migliorare i propri cronometri e si devono accontentare della seconda e terza piazza dietro a sua maestà Max Verstappen. La nota positiva riguarda il fatto che la seconda Red Bull di Perez è dietro, così come le due McLaren. Possiamo dire senza dubbio che Ferrari è riuscita a massimizzare la qualifica e, in vista della gara di domani, ha tutte le carte in regola per mettere pressione al campione del mondo in carica.

In ultimissima istanza un ragionamento molto semplice che forse nasconde un minimo rimpianto. Verstappen ha trovato il perfetto equilibrio tra il primo e il terzo settore in termini di temperatura gomme. Normalmente Red Bull non era al top nel T1 perchè cercava di partire con meno energia nella gomma. Ma in Q3 Verstappen è riuscito a eguagliare Charles nel T1 e proprio li si è preso la pole. Se fosse stato Leclerc ad eguagliarlo nel T2 senza commette le due sbavature per le coperture troppo calde, la partenza dal palo sarebbe stata sua…


Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz

Grafica:  Marco Iurlandino

Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv

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Pubblicato da
Zander Arcari