F1, GP Imola: Ferrari ha ottenuto il riscontro medio migliore nella simulazione passo gara in vista di domenica. Leclerc ha iniziato la sua prova high fuel effettuando i tempi più bassi tra i piloti in pista. I due ferraristi hanno però patito un po’ di degrado a fine stint. Ottima simulazione in termini di consistenza e lunghezza anche per Lando Norris. Il vincitore del GP di Miami ha effettuato più tornate degli avversari, sacrificando i test sul giro veloce. Dagli on board entrambe le monoposto color papaya erano bilanciate e hanno accusando il degrado più tardi rispetto alle Ferrari.
McLaren, inoltre, è l’unica scuderia ad aver testato entrambe le mescole. Piastri con gomma Pirelli a banda bianca, ha ottenuto un ritmo medio migliore del compagno di squadra, abbassando costantemente i propri riferimenti. Red Bull è rallentata da un front-end poco preciso anche nella simulazione del passo gara. Come nei giri veloci, Verstappen aveva una vettura poco prevedibile e sempre in difficoltà nel portare temperatura agli pneumatici anteriori. Come dimostra il tempo medio Max, a differenza di McLaren e Ferrari non era consistente.
Molti giri sono stati scartarti dal tempo di simulazione a causa di lunghi o errori. Nonostante le modifiche alle rigidezze o il cambio d’ala, la RB20 non è stata mai in grado di trovare il bilanciamento ideale. Mercedes sembra aver centrato la corretta finestra operativa sul circuito di Imola. Hamilton con gomma media ha mantenuto un passo simile a Leclerc e Norris, sfruttando anche uno stile di guida migliore a fine stint rispetto al monegasco. Non ci resta che aspettare domenica per le conferme, nel mentre entriamo nel vivo dell’analisi con ulteriori considerazione sulle F1 concernenti le Fp2.
Il grafico relativo al degrado, illustra come Norris non solo abbia fatto lo stint più lungo, ma bensì riporti un degrado minore rispetto gli avversari. Il pilota di Bristol ha alzato i propri tempi solo negli ultimi due giri, costruendo un buon ritmo nelle prime 13 tornate. Lando ha mantenuto i propri lap time in una finestra compresa tra il 1.20,3 ed il 1.21,0 nella parte iniziale di simulazione. Ancora migliore il decadimento prestazionale di Piastri con gomma dura. L’australiano ha iniziato la sua prova high fuel su tempi simili al compagno, abbassando i propri riferimenti nella parte conclusiva del run.
I due piloti della Ferrari sembrano aver sofferto maggiormente le ultime tornate di simulazione. Tramite gli on-board la rossa ha sofferto la mancanza di aderenza sulla gomme medie. Alla guida pulita di inizio stint è subentrato qualche problema in fase di trazione, in curve medio lente come la Tosa e la Variante Alta. Il motivo potrebbe essere legato a delle coperture posteriori in overheating che obbligheranno gli ingegneri a studiare una soluzione per evitare la circostanza. Fattore che potrebbe rallentare non poco il passo della rossa e favorire in competitor nell’arco dello stint.
Per quanto riguarda Red Bull, invece, la linea tratteggiata denota la manca di ritmo rispetto ai team migliori. Si osserva come Checo Perez, probabilmente a causa del traffico, abbia aumentato, dal terzo al quarto passaggio, il proprio ritmo medio. Max Verstappen era altalenante con i suoi tempi. L’ala posteriore da maggior carico che ha spostato il centro di pressione della monoposto al retrotreno, potrebbe aver pesato maggiormente sull’anteriore della vettura campione del mondo in carica di F1. Il bilanciamento aerodinamico spostato al posteriore potrebbe quindi essere la causa maggiore dei problemi di inserimento in curva.
Autori e grafici: Alessandro Arcari – @berrageiz – Leonardo Pasqual – @PasqualLeonardo
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv