Analisi Tecnica

F1|Gp Miami, analisi prestazione: Ferrari eccelle in appoggio ma fatica nel lento e sulle rette

F1: l’unica Ferrari ha suddiviso il lavoro nelle Fp1, per fare un primo run su gomma dura e ottimizzare velocemente l’assetto. L’obiettivo era quello di realizzare più giri consecutivi possibili con il medesimo compound che non degrada molto. Dopodiché Sainz ha messo assieme uno stint di 12 giri sempre sulla gomma Pirelli a banda bianca, utile a prendere riferimenti con alto quantitativo di carburante a bordo simulando la gara. Infine spagnolo ha provato il giro secco sulla Soft per capire come si comportava la rossa in assetto da qualifica, dove l’auto italiana si è dimostrata ben bilanciata e facile da guidare.

Nel T1 Ferrari riesce a genere un carico molto stabile che consente ai “due Carlo” di salire parecchio sul cordolo interno. Mossa utile per tenere la traiettoria migliore e guadagnare qualche frazione di secondo utile. L’assetto sospensivo mediamente più rigido adottato sembra funzionare. Un messa a punto che sfrutta appieno le potenzialità della monoposto rispetto alla passata stagione, quando la SF-23 di Leclerc si scompose determinando la perdita totale di grip che portò il monegasco a muro. Si è visto qualche snap per il minor carico ma nulla di serio.

Molto buona la percorrenza di curva 8, specialmente dell’entrata. Nel T2 le rosse producono in media velocità circa 3 km/h più basse rispetto alle Red Bull, ma al momento il team di F1 italiano pare comunque soddisfatto delle velocità di punta (EOSS). Nel corso del solo rettilineo del settore centrale perdono circa un decimo nei confronti della RB20. Arrivati nel tratto lento, alla 12 le SF-24 riescono ancora a guadagnare qualcosa, per poi cominciare a perdere. L’handling è buono e i livelli assoluti di grip sono simili tra le due vetture. Tuttavia Red Bull fa la differenza all’uscita dell’ultima curva di questo settore.

distacchi in Qualifica Sprint – GP Miami 2024

Al termine della qualifica di F1 valevole per la mini gara da 100 km, Leclerc, parlando con il box via radio, ha individuato questa curva come principale limite odierno, area della pista dove ha perso più di un decimo. In trazione Max guadagna moltissimo sia su Ferrari che su McLaren. Probabilmente arrivano in quel punto con i compound ancora in finestra rispetto alle altre due rivali. Tra la gomma rossa e la media la finestra operativa è traslata di alcuni gradi, poca differenza che però produce un gap sostanziosi cambiando completamente l’attivazione e la warm-up-strategy.

F1, Ferrari SF-24: Leclerc perde la pole per una doppia correzione nel T1

Nella Q3 della Sprint Shootout Leclerc ha cominciato il giro con la gomma leggermente sotto la finestra. Una strategia per arrivare nel T2 con le mescole di alcuni gradi più fresche avendo più grip. Mossa che ha pagato nel complesso che però non gli ha fatto prendere la pole. L’imperfetta attivazione nel primi settore, infatti, ha prodotto un paio di sbavature importanti che ha tolto prestazione alla SF-24 numero 16. Osservando i tempi, nel T3 i distacchi sono minimi verso Red Bull, dove tra l’altro Charles ha fatto un’altra correzione. Normalmente guadagnava qualcosa in questo tratto sulla RB20. Peccato, la partenza dal palo era fattibile.

Come era previsto, la rossa performa molto bene nelle curve in appoggio e ad ampio raggio come la 3 e la 6. Fatto che possiamo facilmente osservare dal grafico seguente, relativo ai micro settori della SQ3 di F1. Non sono però altrettanto buoni i riscontri sui rettilinei e nelle zone e più guidate del tracciato statunitense. McLaren riesce a fare la differenza guadagnando in alcuni tratti dei due lunghi rettilinei, grazie ad un fattore importante di cui parleremo successivamente. La Red Bull è ottima nel T1, dove è capace di sfruttare appieno l’elevato grip laterale offerto dal telaio della sua RB20. Utilizzano un’ala abbastanza scarica presente per l’unica occasione quest’anno solamente in Arabia Saudita.

confronto micro settori – Qualifica Sprint – GP Miami 2024

Specifica che alleggerisce il posteriore e produce un leggero sovrasterzo specialmente in entrata. In curva 8 Verstappen ha sofferto qualche snap nelle prove libere, con il retrotreno che tendeva a scomporsi proprio in ingresso, complice anche il vento di coda molto fastidioso. Tuttavia, in vista della qualifica, Red Bull è riuscita a centrare il bilanciamento ottimale mostrando un leggero sottosterzo. In ingresso la rossa è più solida, ma poi la RB20 costruire il vantaggio in trazione. Nell’SQ3 Verstappen ha sofferto una sbavatura tra la 14 e la 15, perdendo il posteriore dopo essere salito sul cordolo.

Parliamo di un chiaro errore del grande talento di Hasselt, in quanto l’olandese ha cercato di tagliare eccessivamente la pista. McLaren ha fatto un passo avanti significativo in F1, specialmente sul fronte efficienza. Il grande pacchetto portato qui a Miami sta già funzionando a pieno regime e non sono emersi particolari problemi di correlazione tra CFD, galleria del vento e pista. Aggiornamento che, almeno parzialmente, sembra proprio aver abbattuto il limite principale della monoposto, condiviso ancora con la vettura della passata stagione. stiamo appunto parlando dell’importante rapporto tra carico aerodinamica e resistenza all’avanzamento.

Norris fa il vuoto nel primo settore, quando in realtà nelle Fp1 mattina erano dietro a Red Bull e Ferrari. Il team di Woking ha lavorato molto bene con la Medium, la cui finestra di temperatura e il suo utilizzo si sposavano perfettamente con le caratteristiche della monoposto. Con mescola rossa hanno invece fatto un passo indietro, ma per un errore anche attribuibile ai due piloti. In effetti nelle libere non avevano girato così tanto con il compound Soft. Piastri non l’ha usata e Norris ha marcato solamente 2 tornate.

F1, anche McLaren poteva lottare per la pole

Sappiamo bene infatti, quanto possa risultare differente l’attivazione e la warm-up-strategy tra un compound ed un altro, in questi casi. I team di F1 hanno puntato a massimizzare l’accensione delle calzature Pirelli a banda rossa per la qualifica, lavorando meno sulla gomma gialla. Proprio per questa semplice ragione la McLaren MCL38 sembrava essere la sorpresa di giornata, visto che sulla media si sono ritrovati ad essere molto competitivi a livello cronometrico.

tempi ideali Qualifica Sprint – GP Miami 2024

Mettendo a confronto i tempi reali con quelli idealmente raggiungibili, notiamo come la qualifica poteva offrire risvolti decisamente differenti. Anche McLaren poteva centrare la pole, peccando però sul tyre management della gomma Soft. In Mercedes hanno portato alcuni aggiornamenti al fondo, che però al momento non sembrano fornire tutti i vantaggi sperati. Ancora non molta correlazione tra gli strumenti di simulazione usati in fabbrica e i test in pista. La vettura tedesca, la W15, non è precisa in inserimento e scoda in fase d’uscita. Il grosso problema però è nel lento, dove c’è una mancanza endemica di grip meccanico consistente.


Autori: Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich  

Immagini:  Albert Fabrega – @AlbertFabrega – F1TV

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Pubblicato da
Zander Arcari