Mercedes sta vivendo un periodo difficile. La W15 non decolla e per la terza campagna agonistica consecutiva dimostra quanto sia difficile, nonostante il pool di tecnici di primordine che possiede, riuscire a dar vita a progetti validi per lottare al vertice della massima categoria del motorsport. Un limbo nel quale il team di Brackely è caduto e, al momento, proprio non riesce ad uscire. Lo testimonia il passo indietro realizzato nelle prime gare, dove dopo aver montato un nuovo fondo, si è vista costretta a tornare tristamente sui propri passi.
Una vera e propria sconfitta in piena regola tenendo a mente che, un up-grade non funzionante che al contrario di portare benefici in realtà peggiora le cose, nasconde una correlazione dati simulatore-pista del tutto errata. Lewis Hamilton lo aveva detto in tempi non sospetti, due mesi fa, sostenendo che i tempi bui per Mercedes avrebbero fatto senza dubbio presenza. E così è stato, in effetti. C’è poi la sospensione posteriore rinnovata, schema push-rod, che a tre mesi di distanza non riesce a funzionare a dovere. Il reparto dedicato alla dinamica del veicolo si trova in estrema difficoltà in tal senso.
Per questo, come riportato dalla nostra redazione, Mercedes ha deciso di anticipare gli up-date previsti per Imola. Una mossa resa indispensabile dalla necessità di capire, come direbbe l’ex ferrarista Mattia Binotto, quale strada andare a prendere per il resto del campionato. Anche perché prima della stagione 2026 c’è ancora un’annata da disputare e la scuderia tedesca non ha alcuna intenzione di continuare a perdere in malo modo. L’obiettivo mira a divenire la seconda forza dietro Red Bull e davanti alla Ferrari. Anelito utile per alzare il morale della truppa e avvicinarsi comunque alla vetta.
Nella consueta conferenza stampa del giovedì Lewis Hamilton è parso raggiante, sebbene la sua vettura, la W15, di certo non stia fornendo i riscontri attesi sulla carta. Il sette volte campione del mondo di F1 ha sorriso a 32 denti, come si suol dire. Lo ha fatto principalmente pensando al suo prossimo futuro. Un domani tinto di rosso che già lo rende fiducioso osservando il lavoro svolto dal Cavallino Rampante, da quanto al timone della nave c’è Frederic Vasseur. Alla doppia domanda su Newey il campione britannico non ha saputo controllare le sue emozioni. A volte, il linguaggio del corpo vale molto più di 1000 parole. Se son rose fioriranno…
Tornando al presente possiamo prendere in esame la prima novità sulla W15. Lo facciamo grazie allo scatto dell’amico e collega Albert Fabrega, sempre pronto a scovare le novità sulle monoposto di F1. Osservando l’immagine in arrivo direttamente dalla pit-lane a stelle e strisce della Florida, notiamo alcune differenze nella nuova specifica. Il nuovo fondo nuovo ha delle modifiche visibili sul cosiddetto estrattore laterale floor edge wing, cambiato profondamente nello shaping. In realtà dovrebbe essere solo una delle prime novità, in quanto ci aspettiamo cambi sia nella zona d’ingresso, che nell’area di espansione del fluido sul diffusore.
Il fluido che giunge all’estrattore laterale è indirizzato dalle cosiddette fence, i cui profili si vedono all’imboccatura del pavimento. Questa specifica sembra avere dimensioni minori sebbene pare estendersi di qualche millimetro in più in altezza. Inoltre possiede diverse paratie laterali aggiuntive per gestire i flussi parecchio vorticosi che scorrono lungo il bordo tagliente. Il vortice è prodotto proprio per via della forte differenza di pressione che viene a generarsi in questa zona. Ottimizzare tale fenomeno è importante per limitare l’ingresso laterale dei fluidi più sporchi che limitano l’efficienza all’effetto suolo.
Mercedes sta cercando più stabilità del carico prodotto attraverso questa macro componente. Aspetto che nelle ultime gare è migliorato grazie ad un set-up più fattuale e una migliore comprensione della monoposto. L’obiettivo mira altresì a diminuire la sensibilità generale del fondo alle varie escursioni. Se il nuovo fondo ci riuscirà, si potrebbe allargare la finestra di messa a punto della W15 diminuendo la rigidità complessiva del sistema sospensivo e, di riflesso, recuperare performance nei tratti più lenti e guidati delle pista, una delle pecche delle vetture tedesche nelle ultime uscite.
Autori e grafici: Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich
Immagini: Albert Fabrega – @AlbertFabrega – Mercedes