Il futuro di Adrian Newey inizia adesso: il progettista britannico è in uscita dalla Red Bull e non prenderà più parte allo sviluppo della RB20, la monoposto che sta concorrendo per la stagione 2024 di F1. Il genio di Stratford-upon-Avon ha presenziato a Miami per l’ultima volta come facente parte della squadra corse dell’azienda austriaca, ma non ha preso parte ad alcun briefing tecnico, ma solo in quello riguardante le strategie in merito alla Sprint Race e alla gara di domenica.
Come confermato anche dallo stesso Horner nel post weekend, Adrian si sta concentrando sulla RB17, l’hypercar della Red Bull, ed è quello che ci è stato detto anche nel comunicato ufficiale dello scorso 1 maggio, quando è stato reso noto l’addio di Newey. L’inglese parteciperà ancora a qualche gara di questa stagione, è vero, ma soltanto in quegli eventi legati al coinvolgimento dei clienti hypercar, quindi nulla a che vedere con il team di F1.
Certo, fa specie vederlo prendere appunti sulla Ferrari in griglia di partenza, osservarla da vicino (come spesso fa a dire il vero, non è mica una novità, ndr) per poi allontanarsi dal mondo F1 per un anno. La Scuderia di Maranello resta in primissima fila per accaparrarsi le idee di Newey a partire da metà 2025, ovvero da quando scadrà effettivamente il contratto con l’azienda Red Bull e di fatto anche il periodo di gardening che, ufficialmente, è iniziato proprio nel giorno del comunicato d’addio.
In casa Red Bull però non tutti stanno remando nella stessa direzione. Ormai lo sappiamo, ci sono le due fazioni: quella austriaca con il CEO Mintzlaff ed Helmut Marko da una parte, e quella anglo/thailandese, con il socio di maggioranza Chalerm Yoovidhya e Christian Horner in grado di costruire un muro quasi invalicabile, quantomeno all’apparenza. Ecco, Newey stava un po’ nel mezzo, anche se i suoi messaggi, puramente visivi nei test in Bahrain, facevano capire come stesse dalla parte del suo amico e connazionale imbrigliato nello scandalo sessuale nel quale è stato coinvolto.
Il genio britannico ha voluto ringraziare tutti nel comunicato d’addio rilasciato lo scorso 1 maggio, mettendo dentro anche ovviamente Dietrich Mateschitz, scomparso a ottobre 2022, il figlio Mark e Oliver Mintzlaff, oltre che Yoovidhya e ovviamente Horner. C’è però una figura che Newey non ha voluto menzionare in quelle righe, ovvero quella di Helmut Marko, storico consulente della Red Bull.
A quanto pare tra i due non scorre buon sangue, nonostante abbiano iniziato questa avventura nello stesso momento insieme a Christian Horner. I tumulti degli ultimi mesi e le fazioni create hanno quindi accresciuto una divisione interna, nella quale il ruolo di Helmut non viene di fatto più riconosciuto da chi sta con il team principal, mentre nel lato austriaco della muraglia, Mintzlaff continua a sostenere l’operato del consulente, figura chiave anche per quanto concerne il ruolo di Max Verstappen, il quale ha sostenuto a Jeddah di non poter fare a meno di Marko.
Lo stesso Helmut si è detto sorpreso del prossimo addio di Newey, andando praticamente controcorrente rispetto a quanto affermato da Horner negli ultimi giorni, ovvero che Adrian stava trattando l’uscita già da diverso tempo, a conferma di una spaccatura totale nella squadra, ma che al momento non sta inficiando nei risultati in pista, nonostante il mezzo passo falso di Miami, se così possiamo chiamarlo.
Del futuro di Newey dopo l’uscita dalla Red Bull non si sa ancora nulla, quantomeno ufficialmente. La Ferrari è in pole position, ve lo stiamo raccontando da diverse settimane ormai e sembra essere un po’ il segreto di Pulcinella, anche se altri team, come ovvio che sia, si sono fatti avanti negli ultimi giorni per cercare quantomeno un contatto con il genio britannico, il quale però, ufficialmente, vuole prendersi una pausa come dichiarato ai microfoni di Sky nell’ultimo weekend di gare.
L’Aston Martin si era mossa per prendere Newey mettendo sul piatto una bella somma, la quale però è stata rifiutata. Sottolineiamo ancora una volta come la fretta di volersi svincolare dalla Red Bull sembrerebbe del tutto insensata qualora si decidesse di smettere per sempre con la F1, e questo è uno dei motivi che continua a spingerci verso l’approdo a Maranello del britannico nel prossimo futuro.
Frederic Vasseur nel corso del fine settimana di Miami si è limitato a un “No comment”, preferendo l’analisi di quanto visto in pista in Florida. Decisione più che legittima da parte del team principal della Ferrari, il quale ha incontrato a Londra Newey un paio di giorni prima. Qualche parola l’ha voluta spendere anche l’amministratore delegato del Cavallino, Benedetto Vigna, il quale non si è voluto sbilanciare sulla questione, affermando di come Adrian partecipi anche alle Cavalcade, l’evento che la Ferrari organizza ogni anno per i clienti di tutto il mondo, ma oltre questo, bocche cucite.
Le cose potrebbero andare anche per le lunghe, il sogno di avere l’accoppiata Newey-Hamilton pronta per il 2026 resta vivo nei tifosi della Ferrari, i quali intravedono un futuro che possa rivelarsi vincente, ma c’è ancora un piccolo passo da fare prima di una firma che potrebbe essere cambiare le sorti della scuderia del Cavallino Rampante nei prossimi anni in F1.
Autore: Andrea Bovone
Immagini: Red Bull Racing – Scuderia Ferrari