Sainz abbandonerà Ferrari. Lo spagnolo ha la data di scadenza sulle spalle. Il Cavallino Rampante ha preferito puntare sulla grande esperienza di Hamilton per il prossimo futuro. Una mossa astuta che sta sbloccando diverse situazioni. Innanzi tutto l’operazione Lewis porterà un grande know how accumulato negli anni passati a Brackley. Ci riferiamo alle metodologie di lavoro adoperate e tante altre informazioni preziose sul team pluripremiato. Senza contare i riscontri economici della prossima partnership, capaci di innalzare il valore del marchio. Un sodalizio che porterà una pubblicità enorme in giro per il mondo, con effetti iperuranici sulle tasche del team di Maranello.
Ma il sette volte campione del mondo porta con se un’altra dote strepitosa. Parliamo dell’appeal che la storica scuderia italiana sta maturando. Il Re Nero, scalzato Sainz, sta facendo da apri pista per il reclutamento di diversi tecnici e ingegneri, tra i quali il progettista di F1 più geniale di sempre: Adrian Newey. Il fenomeno di Stratford-Upon-Avon ha rescisso il contratto con la Red Bull. Lo ha fatto prima della scadenza sebbene continuerà a collaborare con la squadra austriaca nella realizzazione dell’Hypercar RB17. Mossa che consentirà al sessantacinquenne di Colchester di accasarsi altrove tra 12 mesi, in tempo per incidere sulle vetture regolamentate dal corpo normativo 2026.
Ferrari sta limando i dettagli per definire il colpo del secolo. Un dream team che sarebbe in grado di produrre un ciclo fantastico almeno sulla carta, pari all’epoca d’oro vissuta da Schumacher all’inizio del nuovo millennio. Newey è molto vicino alla rossa. Non ci resta che attendere, insomma, sperando che non ci siano ripensamenti dell’ultim’ora. Red Bull perde un pezzo fondamentale che ha scritto la storia della scuderia austriaca. Il nugolo di tecnici rimasti tra i quali spiccano Pierre Waché (Technical Director), Enrico Balbo (Head of Aerodynamics), Craig Skinner (Chief Designer) e Ben Waterhouse (Head of Performance), secondo molti hanno tutte le carte in regola per portare avanti i progetti e non far rimpiangere l’inglese.
Verstappen è un super vincente. Nessuno come lui ha ottenuto una vittoria in F1 a soli 18 anni, 7 mesi e 15 giorni, peraltro al debutto con Red Bull. Parliamo di un talento cristallino sin dalla tenera età che, raggiunti i 26 anni, oramai può essere definito un pilota maturo considerando l’esperienza maturata durante gli ultimi due lustri. Il suo padre putativo nello sport risponde al nome di Helmut Marko. L’ottantunenne originario di Graz segue l’olandese da sempre. Il rapporto tra i due è strettissimo, indissolubile. Secondo quanto appreso dalla nostra redazione, come peraltro ribadito da molti altri organi di stampa internazionali, il rapporto di questo binomio nei confronti di Christian Horner si è incrinato da tempo, oramai.
Una situazione già di per se difficile aggravata dall’addio di Newey. Perdere Adrian è un colpo psicologico notevole per Verstappen. Non si tratta di sfiducia verso chi è rimasto, ma bensì nella persona che non è stata in grado di trattenere il progettista britannico. Ci riferiamo al team principal della Red Bull. Al momento Mercedes non offre le garanzie che Max vorrebbe, pare ovvio. Ciononostante l’offerta inviata a Milton Keynes incuriosisce non poco il tre volte campione del mondo di F1. Questo considerando l’enorme investimento che la scuderia di Brackely è pronta a realizzare non solo per avere l’olandese ma in linea generale sul team.
In tutto questo Sainz sta a guardare. La prima scelta per lo spagnolo della Ferrari, secondo le ultime notizie è cambiata. Carlos ha capito che potrebbe avere una chance di approdare in Red Bull con o al posto di Verstappen. Una possibilità ancora più ghiotta se Max dovesse abbandonare il team anche in vista del 2026, ritrovandosi punta di diamante di un top team. Sistemazione che permetterebbe all’iberico di coronare un sogno: avere la possibilità concreta di lottare per vincere il campionato. Scenario ipotetico che Audi non sembra in grado di offrire essendo un team debuttante in F1. Senza contare l’anno sabbatico obbligatorio in Stake lottando per entrare nella zona punti.
Per questa ragione Sainz non ha recapitato la risposta attesa alla casa dei 5 anelli, perché punta al sedile Red Bull. Senza dubbio la questione non è affatto semplice e il pericolo di restare a piedi esiste. Rischio che però Sainz sta correndo, in quanto a quasi 30 anni vuole trovare ad ogni costo il contratto della vita. Verstappen resta pertanto l’ago della bilancia. Una sliding door che almeno per il momento il ferrarista non vuole precludersi. La questione non sembra destinata a risolversi in tempi brevissimi. Nel frattempo però, almeno per il madrileño, serve mettere in piazza un rendimento super per convincere con i fatti Red Bull, o in seconda battura Mercedes. che lui è l’uomo giusto.
Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari – Oracle Red Bull Racing – Carlos Sainz