Formula 1

F1, l’opinione tecnica Mercedes che rimpiange il passato

Hamilton lascerà Mercedes per la Ferrari. Un addio che al team di F1 tedesco pesa non poco, in quanto sostituire un fenomeno del suo calibro non è affatto semplice. L’unico pilota che potrebbe non far rimpiangere il sette volte campione del mondo è Max Verstappen. Per questa ragione la corte spietata di Wolff verso l’olandese. Tuttavia, una volta resosi conto che arrivare la talento di Hasselt era impossibile, nel breve periodo, Toto ha virato sull’altro suo pupillo: Kimi Antonelli. L’italiano però non ha alcun tipo di esperienza. Senza dubbio le virtù non gli mancano ma pensare che possa non far rimpiangere il re nero al debutto nella massima categoria assume contorni quanto meno utopici.

In questo caso forse era meglio affidarsi all’esperienza di Sainz, individuo rapido e il linea generale molto solido. Non è andata così però, in quanto il ruolo di “tappabuchi” in attesa di Antonelli non era cosa per lo spagnolo. Carlos che nutre con fermezza un anelito: laurearsi campione del mondo in F1. Per farlo si vedrà costretto ad accettare l’ingaggio da parte di un team minore, Williams in pole, nella speranza che il domani gli possa offrire la possibilità di giocarsi il titolo iridato. Hamilton dicevamo, ancora in Mercedes ma con la testa già a Ferrari. Lewis aveva rinnovato con la Stella a tre punte, sebbene all’interno del suo accordo biennale ci fosse una clausola.

Ci riferiamo alla possibilità di svincolo dopo una stagione per accasarsi ad un’altra realtà in F1 o semplicemente scegliere di ritirarsi. Postilla del contratto che faceva presagire come la fiducia incondizionata verso Mercedes non c’era più. Scenario che ci può stare analizzando a freddo la situazione, in quanto i campioni che non vincono sono tutto tranne che sereni. Questo pure le se primavere sono 39. Sebbene le modalità di abbandono erano inattese, la possibilità che Hamilton si guardasse attorno con attenzione era palese. Per questo Allison non si definisce sorpreso, avendo contezza del contesto.

F1: Mercedes-Hamilton, la storia fantastica

Andrea Kimi Antonelli, pilota di proprietà Mercedes, si aggira nel paddock di Monte Carlo

A distanza di 4 mesi il responsabile tecnico della Mercedes parla dell’accaduto. Una faccenda già paventata nella sua mente. L’ex ferrarista sostiene che il team di Brackely fosse ampiamente preparato a quello che poi è successo. Hamilton ha scelto la Ferrari. Lo ha fatto perché, a margine di un’accurata analisi sul prossimo futuro, ha valutato che la percentuale di vittoria fosse più altra a Maranello. Per questo e pure per la vagonata di soldi dalla quale sarà ricoperto. Per l’immagine che la sua carriera prenderà essendo stipendiato da via Abetone Inferiore 4 e perché chiudere la carriera a bordo del Cavallino Rampante ha sempre il suo perché.

Se poi per sbaglio il britannico sarà pure capace di acquisire un ulteriore titolo e superare il record che attualmente detiene a pari merito con Michael Schumacher passando a 8 titolo beh… la sua storia sarebbe assumerebbe contorni mitologici. Ma torniamo a James. Ospite illustre al podcast Beyond the Grid condotto da Tom Clarkson, il britannico non sembra troppo contento delle modalità attraverso le quali Lewis ha reso noto i suoi impegni futuri. Lo si evince dalle sue critiche velate. Ciò malgrado non ne fa di certo un dramma e al contrario incensa le capacità del pilota di origine caribeña.

Il direttore tecnico della Mercedes James Allison e Lewis Hamilton

I due hanno lavorato a stretto contatto di gomito per parecchio mondiali di F1, cogliendo una marea di soddisfazioni. L’ingegnere cinquantaseienne di Louth, Regno Unito, definisce Hamilton tramite le sue caratteristiche endemiche: precisione maniacale riguardo l’assetto e la guida, talento al volante e gestione degli pneumatici. Prestazioni sciorinate con una brillantezza tale da lasciare a bocca aperto tutto il box. “Hamilton è il miglior pilota da corsa che sia mai esistito e lo penso ancora“. Il virgolettato rende alla perfezione il giudizio che James offre sul connazionale che mancherà come l’aria.

Noi possiamo aggiungere che la perdita di un pilota del genere è stata difficile da digerire. Un brutto colpo sulla stima generale della scuderia di F1 che, di fatto, ha capito come il lavoro messo assieme negli ultimi anni non è stato sufficiente per trattenere un campione del genere. Eppure Lewis aveva dato ampiamente segno del suo “mal di pancia” relativo alla strada intrapresa dalla scuderia tedesca. Scuderia che non ha seguito i suoi consigli continuando a percorre un cammino inesatto. La storia finisce qui. Resterà negli annali però e nulla potrà cancellare i risultati straordinario ottenuti dal binomio Hamilton-Mercedes.

Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz 

Immagini: Mercedes AMG F1 Team – F1Tv

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Zander Arcari