Verstappen paragona le ultime gare di F1 a una spirale “negativa”. Eppure, almeno apparentemente non c’è nulla di nuovo nel mondiale dal 2022. Red Bull è sempre in testa anche nel 2024. Max guida ancora il campionato piloti con 56 punti dopo aver vinto il Gran Premio di Canada, e la squadra di Milton Keynes si trova un testa al campionato costruttori di 49 lunghezze. E su sei gare, la scuderia campione del mondo ne ha vinte sei. Eppure sono proprio gli stessi numeri ad indicarci che le cose sono molto più difficili per il team che sta dominando l’era tecnica delle monoposto a effettuo suolo 2.0.
Giusto per fare un esempio, nel 2023 la RB19 vinse tutte le gare in calendario eccetto una, Singapore, in cui Sainz riuscì per una sola volta ad interrompere il dominio di Verstappen che sembrava assolutamente inscalfibile. In questo campionato, tra le altre cose, le ultime quattro tappe stagionali ci hanno raccontato le difficoltà crescenti sia dal punto di vista puramente sportivo, ma anche da quello “politico” con un “accerchiamento” dei rivali proprio verso la Red Bull, che già di suo ci aveva messo tanto per mettersi in un circolo vizioso.
E non solo o non soltanto per le accuse mosse ad Horner, ma anche per le polemiche interne che hanno di sicuro creato non poche tensioni nella lotta intestina fra lo stesso Horner e Marko/Jos Verstappen o fra la fazione austriaca e quella tailandese acuitesi dopo la morte del fondatore Mateschitz. Ma anche per i saluti di Newey e le continue notizie su un possibile approdo del campione del mondo in Mercedes. Senza dimenticare le continue bordate polemiche che arrivano anche da Zak Brown e le continue punzecchiature di un vecchio volpone come Toto Wolff.
Insomma, è chiaro che se l’anno scorso Verstappen vinceva in ciabatte in F1, oggi si deve spesso sudare la proverbiale pagnotta. E poiché i campionissimi fanno la differenza soprattutto quando serve, possiamo tranquillamente affermare che in questo campionato la Red Bull continua ad essere davanti agli avversari soprattutto grazie a Max. Per capirlo basta vedere il rendimento estremamente negativo del compagno di squadra dell’olandese, cioè Perez. Ovvio che Checo, in quanto a talento puro, è distante dal pilota di Hasselt. Tuttavia non è certo un brocco o un pilota poco veloce. Eppure nelle sue mani la RB20 è davvero distante dai primi.
Lo stesso Max Verstappen ha affrontato la questione del particolare momento Red Bull nelle recente interviste rilasciate ai media a seguito del Gran Premio del Canada, non round della campagna agonistica della F1 targata 2024. Le sue parole, andiamo a leggerle: “Penso che siamo molto concentrati, stiamo ancora facendo molte cose bene ma, per un motivo o l’altro, non siamo più nello stesso “flusso” che abbiamo avuto l’anno scorso, dove tutto sembrava andare davvero bene per noi nella maggior parte dei circuiti e non c’era nessun problema di affidabilità”.
“A volte sembra quasi che siamo in una spirale e forse ci vuole del tempo per uscirne”, ha aggiunto Verstappen che ha concluso positivamente: “Ma sì, alla fine dei conti siamo di sicuro in cima a tutto. Certo, ci sono sempre cose che puoi fare meglio. Analizzeremo di nuovo tutto e cercheremo di migliorare”. La speranza, soprattutto per chi non tifa Red Bull, è che da Barcellona in poi non cominci una terza fase di questo mondiale di F1 con un nuovo lungo monologo Red Bull.
A questo punto diventano cruciali tutti gli aggiornamenti che i top team continueranno a sfornare per cercare di migliorare le loro prestazioni in pista. A tal proposito, proprio in terra iberica, Red Bull potrebbe introdurre alcune novità sulla RB20. Upgrade necessari perché Ferrari, McLaren e Mercedes stanno spingendo. Sono molto vicini. Starà agli avversari far sì che non ci sia di nuovo il deprimente spettacolo andato in pista nella scorsa stagione. Tenendo presente anche il “fattore Verstappen“, che si esalta nelle difficoltà, sbaglia raramente, ed ha una freddezza ormai invidiabile in F1.
Autore: Mariano Froldi – @MarianoFroldi
Immagini: Oracle Red Bull Racing – F1Tv