Formula 1

F1, GP Austria Fp1: Ferrari ritocca il set-up per alzare il grip alle basse velocità

La storica Scuderia Ferrari si deve cancellare gli ultimi due round di F1 dove il rendimento non ha rispettato le attese. In Austria la possibilità di far bene pare esserci. Gli stessi protagonisti lo hanno confermato, sostenendo che i dati ottenuti al simulatore driver-in-the-loop hanno fornito un riscontro chiaro in tal senso: Il Cavallino Rampante può giocarsi la vittoria al Red Bull Ring. Per dare conferma al campo ipotetico arriva la pista. Un prima ed unica sessione di prove libere, dove l’attenzione verso la messa a punto delle vetture sarà cruciale in vista della Sprint Race.

Sì… ancora una volta il particolare format studiato ad hoc da Liberty Media farà presenza. Via Fp2 ed Fp3, dentro un’ulteriore qualifica e una mini gara da 100 km. L’occasione per la rossa c’è e secondo le informazioni raccolte direttamente dal paddock di Spielberg, vige un ottimismo all’interno del garage Ferrari. Appuntamento di F1 dove i tecnici di Maranello puntano ad ottimizzare il rendimento della SF-24 nelle curve ad alta velocità di percorrenza e, contestualmente, la messa a punto scelta mira a potenziare le velocità di punta in fondo ai tratti rettilinei.

ala posteriore della Ferrari SF-24 – GP Austria 2024

Per il resto prossimo dire che la sterile polemica relativa ai “due Carlo” è rientrata. Sainz e Leclerc si sono chiariti come sempre. Questo non significa che gli incontri ravvicinati tra i due non avverranno più. D’altra parte Carlos pensa al proprio futuro e punta a mettersi in mostra, mentre Charles cerca di fare squadra. Vasseur non ne ha fatto un dramma anche se un bacchettata verso i ferraristi è comunque arrivata. Senza ulteriori preamboli diamo un’occhiata al garage delle Ferrari, tenendo presente che su ambedue le rosse sono presenti gli aggiornamenti della Spagna. pance snellite e nuova versione del fondo modificato in diverse aree.

F1, GP Austria: Ferrari soffre di sovrasterzo nel T1

Il box della Ferrari appare abbastanza tranquillo, segnale che la situazione è sotto controllo. Il gruppo di lavoro è pronto a massimizzare i sessanti minuti a disposizione dove verrà testato all’assetto studiato in fabbrica. I dati raccolti aiuteranno a validare gli update che la scuderia italiana, al Red Bull Ring, conta di poter usare molto meglio rispetto alla scorsa settimana in Spagna. Condizioni meteo per le Fp1:23,5°C la temperatura dell’aria, 31,4°C quella dell’asfalto. Umidità al 64%, 2.6 Km/h l’intensità del vento che soffia dal quadrante est.

Le due rosse abbandonano la corsia box. Per il primo run della sessione, entrambe le monoposto italiane montano un set di Pirelli a banda bianca. Mescola che offre un rendimento più continuo nell’arco dello stint, favorendo la raccolta dati sulla messa a punto per capire al meglio ogni singolo aspetto della vettura. Si cura parecchio il warm-up nell’outlap. Sistema ibrido settato su Soc 2, alto rendimento per i moto generatori. Cambio settato su Gx3. Mode push inserita e si parte. Sainz deve alzare il piede per il traffico di una Red Bull.

Charles al contrario effettua la sua tornata e a quanto pare, primissimo feedback, il bilanciamento della SF-24 sembra buono. Tocca poi a Carlos che, come anticipato nella nostra preview, fa un po’ di fatica nelle curve 1 e 3 in quanto mostra un atteggiamento sovrasterzante. Nel secondo tentativi migliorano le cose sebbene sia senza dubbio più spinta. Adami e Bozzi suggeriscono l’utilizzo di vari toggle per gestire la rotazione con il differenziale, idem per il cambio suggerendo di usare una marcia in meno in curva 4. Nessun ritocco sull’ala anteriore per il ferraristi, aspetto che conferma un buon balance.

Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) a bordo della SF-24 – Fp1 – GP Austria 2024

Dopo un paio di passaggi si torna a spingere. Giri di cool down dove, telemetria alla mano, il muretto box della Ferrari ha fornito una pletora infinita di consigli per ottimizzare la guida, curva per curva. Molto gettonate le regolazioni pre-mappate, utilizzabili tramite i toggle collocati nella parte posteriore del volante. Si passa ora ad una modalità motore più spinta: Engine 1 per testare la bontà del propulsore endotermico 066/12. Per dare un giudizio su questo primo run, possiamo dire che l’eccesso di rotazione stimato fa presenza nel T1.

Per questo si sta lavorando parecchio, specie su curva 3 che presenta pure un banking negativo per limitare il sovrasterzo. Per quanto riguarda la seconda e terza parte della pista, come previsto, l’handling della SF-24 pare molto buono. Frutto di una assetto mirato per massimizzare proprio quest’aera del tracciato. Mentre Leclerc torna ai box Bozzi si apre in radio per fare una domanda diretta al monegasco: “Charles, sei contento della macchina?”… “Non completamente, ne parliamo ai box“.

F1, GP Austria: Ferrari cambia le altezze da terra della SF-24

Per il secondo run gli pneumatici restano i medesimi: Hard. Continua pertanto lo studio sull’assetto. Il primo a scendere in pista è Carlos. Numero 55 che scalda le gomme e si lancia. Nel T1 però commette un errore e per questo alza il piede. Adami suggerisce di modificare la migrazione di carico tramite una regolazione per affinare il balance. Tre minuti più tardi è la volta di Leclerc che, come il compagno, abbandona la pit-lane con le Pirelli cerchiate di bianco. Per il monegasco è interessante notare un fatto: nella sosta sono arrivate delle regolazioni a livello sospensivo.

Max Verstappen (Oracle Red Bull Racing) lasciato a piedi dalla Red Bull RB20 – Fp1 – GP Austria 2024

L’aderenza alle basse velocità era troppo bassa. Ragion per cui Charles ha richiesto e ottenuto uno step in meno sulle barre antirollio. In altre parole si è andato ad ammorbidire a livello generale di uno step lo schema sospensivo. Stesso lavoro realizzato sulla vettura di Carlos che peraltro, nel suo caso, sceglie più carico installato all’avantreno. Nemmeno il tempo di capire se le modifiche sono effettive e arriva la bandiera rossa: Max Verstappen fermo sul rettilineo di partenza è vittima di problemi tecnici. Stop alla sessione che non dura molto, giusto il tempo per rimuovere la Red Bull RB20 dalla pista.

Tornati a calcare l’asfalto del Red Bull Ring, con alto quantitativo di benzina a bordo sempre con le Hard, si nota come la vettura numero 16, sulle rette del T1 e nel T3, mostri un pompaggio aerodinamico più accentuato. Con ogni probabilità Leclerc ha scelto di abbassare la vettura per avere più carico. In questa sgambata 5 giri senza alzare il piede, il balance delle rosse sembra migliorato. Resta da capire se questo “nuovo handling” si tradurrà in una migliora a livello cronometrico. Per l’ultimissima fase della sessione di montano le gomme Soft con l’obiettivo di testare il rendimento per la qualifica.

Si cura in modo particolare l’outlap per centrare alla perfezione il rendimento delle gomme. Sebbene un leggero sovrasterzo continui a fare presenza pare che in effetti sia stato minimizzato. Senza dubbio anche l’extra grip fornito dalle mescole cerchiate di rosso hanno contribuito. Dando un’occhiata ai tempi, si nota come la perdita prestazionale più alta per Leclerc rispetto a Verstappen avviene nelle ultime due curve: due decimi sui 3 e mezzo totali presi solo in questo tratto. Nel tentativo successivo non cambiano le cose e proprio alla 9 arriva una sbavatura.

Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz 

Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv

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Pubblicato da
Zander Arcari