Analisi Tecnica

F1, Ferrari: i tecnici di Maranello fanno gola ai competitor

Ferrari sta risalendo la china. Il successo per un team di F1 può avere dei risvolti assai rischiosi. Fin dalla notte dei tempi, le scuderie cercano di recuperare il gap di conoscenza o tecnologia ingaggiando tecnici di spessore della concorrenza. Parliamo della pratica più veloce per comprendere i segreti degli avversari, questo nonostante esista un periodo sabatico per i tecnici che cambiano divisa: gardening leave. Provvedimento al fine di impedire l’immediato travaso di conoscenze che un ingegnere potrebbe portare in dote nel suo nuovo gruppo di lavoro.

Il ritorno della Ferrari a livelli di eccellenza in F1 rivaluta di conseguenza le figure chiave dell’assetto organizzativo ridisegnato da Frederic Vasseur. Lavoro messo assieme in poco più di un anno dal suo arrivo a Maranello. Si è tanto parlato della campagna acquisti del dirigente transalpino che, sulla scorta di un periodo di osservazione sufficientemente lungo, ha compreso quali siano le aree tecniche bisognose di innesti. Oltre agli ingaggi di Loic Serra e Jerome d’Ambrosio e altri tecnici, il possibile arrivo di Adrian Newey non è più suggestione dopo la fine del suo lungo rapporto con Red Bull.

Loic Serra e Jerome D’Ambrosio, i futuri ferraristi che posano nel primo scatto assieme

I concorrenti della Ferrari non stanno certo a guardare. La stessa scuderia italiana deve proteggerei i propri tecnici di livello dal corteggiamento, perché altre scuderie devono rifondare la propria struttura organizzativa attraverso profili di sicuro valore. E’ il caso dell’Aston Martin che, nel giro di dodici mesi, è passata dalle stelle alle stalle. L’AMR23 era la sorpresa della passata campagna agonistica e ha consentito a Fernando Alonso di salire per ben otto volte sul podio. Aspetto che ha contribuito a portare il team di Silverstone al quinto posto nella classifica costruttori.

Il team di Lawrence Stroll e la cordata di investitori da egli rappresentata non vuole essere una comparsa nel Circus. Lo dimostrano i grandi investimenti sostenuti per il rifacimento della sede della scuderia, come la realizzazione della nuova galleria del vento, asset fondamentale per la progettazione delle future monoposto. Già nel 2022 è iniziata una campagna di potenziamento del personale divenuta di pubblico dominio, a causa del contenzioso con Red Bull dovuto al passaggio di Dan Fallows in Aston Martin. Lo scorso anno è stato il turno di la Thijs Van Rees, aerodinamico senior in forza alla Red Bull.

Lawrence Sheldon Strulovitch, fondatore della scuderia britannica Aston Martin F1 Team

F1, i tecnici della Ferrari sono oggetto dei desideri di Aston Martin

Era inevitabile e forse rappresenta anche un attestato dell’ottimo lavoro in casa Ferrari. Ora anche gli ingegneri del team con sede in Via Abetone Inferiore 4 fanno gola ai competitor perché la rossa, al pari della McLaren, ha saputo risalire la china in modo progressivo, riuscendo quasi a colmare il gap con il benchmark della categoria: Red Bull. Enrico Cardile, direttore tecnico del Cavallino Rampante, è entrato nei radar della Aston Martin. La capacità di modificare il fallimentare progetto 2023 e le performance della SF-24 non sono passate di certo inosservate.

E’ evidente che l’ingegnere di F1 originario di Arezzo sia la persona più importante ai fini della realizzazione di una buona vettura, in quanto è il responsabile dello sviluppo di tutte le sue parti, coordina i vari progettisti e il loro lavoro. Il tutto ottenendo il meglio dalla sua equipe. Nel ruolo conferitogli da Frederic Vasseur, Cardile è riuscito a convincere il team principal e gli scettici che lo hanno fortemente criticato a causa delle fallimentari performance della SF-23. Un’eventuale uscita dell’ingegnere aretino dalla Ferrari in direzione Silverstone non sarebbe dovuta all’eventuale ingaggio di Adrian Newey.

un sorridente Frederic Vasseur (Scuderia Ferrari) osserva il team dall’hospitality – GP Monaco 2024

Il geniale progettista inglese ha ammesso di voler continuare la sua avventura in F1, ma il suo ruolo sarebbe quello di super consulente. Alla Rory Byrne per intenderci. In base a questo scenario Cardile e Newey potrebbero operare in armonia, anche se la grandezza del genio di Stratford-Upon-Avon potrebbe creare un cono d’ombra capace di nascondere l’operato del resto degli ingegneri Ferrari. In queste nuove dinamiche Vasseur dovrà dimostrare per l’ennesima volta le sue capacità di timoniere, abile nel tenere coesa la storica scuderia italiana proprio quando il bello pare stia per arrivare.


Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat 

Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv

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Roberto Cecere