Formula 1

F1, Ferrari modifica alcuni criteri sul lavoro in pista

F1, Ferrari cosa si aspetta dal futuro a breve termine? Il quesito porta con se una marea di ragionamenti. Il recente passato ci porta a dire che Red Bull vincerà anche nel 2024. Per lo meno questa pare essere la situazione più accreditata, in quanto la squadra di Milton Keynes può vantare ancora un certo vantaggio prestazionale e soprattutto è abituata a vincere. Possiede un gruppo di lavoro alle spalle super preparato e porta in dote, sebbene a livello pratico non faccia più parte della squadra, tutto il know how di un certo Adrian Newey. Scusate se è poco.

Inoltre Red Bull non ha ancora presentato un pacchetto di aggiornamenti cospicuo. La modifica con il sistema modulare di raffreddamento non ha portato vantaggi cronometrici, come gli stessi protagonisti hanno reso noto. Mentre altre piccole modifiche al fondo non sembrano aver potenziato il livello competitivo della RB20. Fattore che viene confermato dagli ultimi 3 round del mondiale di F1, dove Verstappen ha vinto “solo” a Imola, risultando sconfitto dalla McLaren MCL38 di Lando Norris a Miami e dalla Ferrari SF-24 di Charles Leclerc nella recente gara tra le stradine del Principato.

Abbiamo parlato a più riprese dei “problemi” Red Bull. Una vettura di F1, la RB20, che soffre sul front-end quando il tracciato richiede uno spostamento del centro di pressione al retrotreno. Per di più, quando le altezze da terra non sono quelle prestabilite da progetto, misura necessaria per affrontare determinati layout, il vantaggio sul carico sviluppato dall’auto sugli avversari svanisce. Senza contare la questione cordoli che ha dato prova come i bolidi colorati blue racing, non riescano a massimizzare il rendimento quando i kerbs sono alti e numerosi.

Helmut Marko – Max. Verstappen (Oracle Red Bull Racing)

C’è poi la questione simulatore, perché un certo disequilibro tra il campo ipotetico e quello reale fa presenza. Verstappen lo ha sottolineato così come Helmut Marko. Ottantunenne originario di Graz che in questo momento di flessione si aggrappa al talento dell’olandese, perché sino a quando il team attualmente campione del mondo di F1, non metterà un pezza sui grattacapi portando diverse novità sulla RRB20, spera che l’estro del pilota di Hasselt possa in qualche modo aiutare, magari sommando un cifra al valore della sua Red Bull, potendo comunque battere gli avversari piuttosto agguerriti.

F1, Ferrari: Vasseur non suona la carica e mantiene alta la concertazione

Vasseur, tutti questi fattori menzionati nei precedenti paragrafi li conosce molto bene. La sua “paura”, in questo momento, è quella che il gruppo di lavoro possa farsi prendere dall’euforia e smarrire la concertazione. Aspetto che in F1 non può verificarsi se il target è quello di fornire sempre e comunque la miglior versione di se. Per questo il condottiero della Ferrari non molla e predica concentrazione. Pensare di essere al top è negativo, perché significa a livello intrinseco che più in alto non si può arrivare. Il team di Maranello ha tutta l’intenzione di continuare a percorrere la curva di apprendimento.

Le aree dove poter realizzare un ulteriore salto di qualità sono basicamente tutte quante. Non esiste un solo aspetto che non si possa migliorare, perché in F1 ogni minimo dettaglio può fare la differenza e di fatto sbloccare potenzialità in altri settori del team. Nelle ultime due corse, ad esempio, abbiamo assistito all’integrazione attiva di Bozzi durante le sessioni. Un innesto davvero azzeccato. Non ce ne voglia Xavi Marcos, ma preparazione, maniera di comunicare, solidità e sicurezza in radio si notano eccome. Un upgrade che in pochi si aspettavano dopo 6 round di campionato.

la gioia di Bryan Bozzi, nuovo ingegnere di pista di Charles Leclerc, al termine dei festeggiamenti per il trionfo della Ferrari a Monaco

Con una visione di insieme più ampia, possiamo senza dubbio confermare (anche da quello che abbiamo visto con i nostri occhi a Monaco) che un cambio di mentalità all’interno della scuderia è andato in scena. Aggressività, voglia di rischiare e tanta consapevolezza dei propri mezzi che aiuta non poco nel raggiungimento dei target prefissati. Per di più, come abbiamo scritto più volte sulle nostre pagine osservando gli on board, si è notato si dalla prima corsa dell’anno la volontà di massimizzare la corsa. Questo perché i punti si fanno la domenica, ovviamente.

F1, Ferrari cambia approccio in merito al programma di lavoro da svolgere in pista

La diversa metodologia di lavoro rispetto al 2023 consiste nel validare l’assetto durante le Fp1, senza pensare al giro secco o in generale alla qualifica. Un’impostazione che in maniera progressiva ha pagato, specie nelle ultime gare del mondiale di F1. Senza dubbio manca ancora la quadra però, in quanto tale contesto lavorativo ha in qualche modo sacrificato le sessioni classificatorie. Per questo, secondo le informazioni raccolte, sappiamo che per Ferrari il prossimo step riguarda proprio congegnare qualifica e gara. Continuare nel lavoro sulla corsa e nel mentre potenziare il rendimento al sabato.

Tale provvedimento è imperativo osservando i valori in pista. Quando tre scuderie sono così vicine, divise da un decimo di rendimento o poco più con alto quantitativo di carburante a bordo, è chiaro che la posizione di partenza può in gran parte determinare il risultato finale. D’altronde in questa F1 targata wing car, abbiamo capito come spesso i distacchi così risicati sul passo non consentano di superare il proprio avversario in gara. Ferrari ci sta lavorando su, tramite un preciso studio sul piano di lavoro che nei prossimi Gran Premi dovrebbe già fare presenza.

un sorridente Frederic Vasseur (Scuderia Ferrari) osserva il team dall’hospitality – GP Monaco 2024

In ultima istanza, per rispondere alla domanda che apre lo scritto, possiamo affermare con certezza un fatto: per il futuro a breve termine in F1, la Ferrari si aspetta di realizzare un ulteriore salto di qualità. Parliamo della somma di vari fattori tra i quali aggiornamenti, affinamento delle tecniche lavorative in pista, ottimizzazione dell’attuale pacchetto tramite la messa a punto e, per ultimo ma non per questo meno importante, la forza mentale. Caratteristica quest’ultima, capace di mantenere sempre al massimo la concentrazione per raggiungere gli aneliti fissati prima del weekend di gara.


Autore e foto: Alessandro Arcari – @berrageiz

Immagini: Scuderia FerrariOracle Red Bull RacingF1Tv

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Pubblicato da
Zander Arcari