Formula 1

F1, Ferrari attacca: nuova mappa aerodinamica per la SF-24

Ferrari vince al di fuori della F1. Lo ha fatto ieri “difendendo” il trionfo dello scorso anno alla 24 Ore di Le Mans. Una giornata epica per il Cavallino Rampante che, ancora una volta, ha dato prova di avere tutte le carte in regola per riuscire a precedere i propri competitor in qualsiasi scenario competitivo. Nella massima categoria del motorsport le cose non stanno andando affatto male. La SF-24 è una monoposto competitiva che attualmente, al pari di McLaren, ha dimostrato di potersela giocare con la Red Bull. Scuderia di Milton Keynes che resta il benchmark della categoria, partente favorita anche in Spagna.

Il prossimo round del calendario 2024 porterà il Circus della F1 in Catalunya. Il tracciato di Montmelò è una vera e propria galleria del vento a cielo aperto. Una pista che annovera nel suo layout tutte le tipologie di curve. Per questa ragione il compromesso relativo alla messa a punto della vettura sarà alquanto complicato, senza dubbio molto di più rispetto a Miami, Imola, Monte Carlo e Montreal, le ultime quattro gare del campionato. Oltre a Red Bull anche la McLaren si sente alquanto preparata. La duttilità della MCL38 è oramai nota, in quanto le monoposto color papaya hanno mostrato un grande adattamento a tutti i circuiti.

Lando Norris (McLaren) a bordo della sua MCL38 – Gp Canada 2024

Un approccio che la squadra di Woking pensa di poter sfruttare molto bene. Una bella sfida per capire definitivamente se potranno lottare per l’intero mondiale contro le RB20. Anche Mercedes parte forte. Giovedì vedremo un nuovo fondo sulla W15. Macro componente essenziale per le wing car, tramite la quale i tecnici di Brackely vogliono stabilizzare la generazione del carico aerodinamico delle frecce grigie intarsiate di nero. All’appello manca Ferrari. La scuderia di Maranello ha seria intenzione di cancellare di netto il weekend speso sull’isola di Notre Dame chiarendo un concetto: Canada è un caso isolato.

Mercedes come detto aggiornerà la vettura. Anche Red Bull dovrebbe farlo. Lo ha fatto sapere direttamente tramite l’arzillo vecchietto Helmut Marko. Un upgrade che dovrebbe massimizzare le performance della RB20 e cancellare in parte alcuni grattacapi sofferti nel recente passato. Come detto Ferrari vuole confermarsi al top. Per farlo sono attesi aggiornamenti. Novità che serviranno notevolmente alle SF-24, in quanto la concorrenza avanza e la pista catalana si addice in modo particolare allo studio delle nuove parti. Validare un upgrade è più semplice, in linea teorica.

Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) viene spinto nel garage a bordo della SF-24 – GP Canada

F1, Ferrari ha lavorato sul carico della SF-24

Sappiamo quali sono i punti deboli della Ferrari: le fasi di cornering quando le velocità sono medio basse, la trazione che pur essendo buona non è a livello della Red Bull e un posteriore dove alcuni punti di carico farebbero assai comodo. In questo ultimo caso possiamo dire che avere un retrotreno più stabile che possa seguire la solidità dell’avantreno nei rapidi cambi di direzione non sarebbe affatto male. Così come, contestualmente, fornire una spinta verticale maggiore permetterebbe, come sulla RB20, di “giocare” con la deportanza delle ali per gestire l’efficienza.

A questo si lega però anche un discorso, ci riferiamo, in sostanza, al rapporto tra il carico prodotto e la resistenza generata. L’obiettivo della Ferrari, anzi tutto, mira ad aumentare i benefici generati dal passaggio dei flussi che percorrono il fondo nella sua parte sottostante. Uno dei target della chiglia a singolo kick, è quello di ottimizzare la depressione locale e di riflesso ottenere, alle diverse velocità, tanta qualità dalla struttura fluida. Il tutto tenendo presente che, il pavimento di una vettura di F1, durante le diverse fasi di marcia “subisce” una variazione sulle altezze da terra in maniera continuativa.

Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) a bordo della SF-24 – GP Canada edizione 2024

Saper amministrare al meglio queste fasi significa garantire una downforce stabile ed efficiente. In questo ambito la Ferrari non ha affatto sfigurato, al contrario può esser considerato un punto di forza nelle curve ad alta velocità e in appoggio. Mappa aerodinamica della SF-24 che ha subito alcune modifiche, considerando che il carico prodotto dalla vettura è in funzione degli angoli di rollio, beccheggio e imbardata durante l’arco della tornata. Se l’influenza di questi fattori con le modifiche apportate sarà minore, di riflesso le prestazioni della rossa saliranno.

Inoltre, come detto, gli upgrade potranno offrire una continuità superiore nella produzione della spinta verticale durante la percorrenza del giro, soprattutto nelle curve medio-lente. Per questo anche il diffusore dovrebbe essere coinvolto nell’aggiornamento. Per il resto, esattamente come stanno facendo Red Bull e Mercedes, altri ritocchi aerodinamici “minori” potranno comunque fare la differenza. Giunti alla terza annata del corpo normativo vigente, un po’ tutte le scuderie stanno utilizzando le medesime soluzioni. Chi sarà capace di renderle più effettive avrà la meglio sotto questo profilo.

Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz   

Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv

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Zander Arcari