Venerdì piuttosto amaro per la Ferrari in quel di Spielberg. Sainz e Leclerc, entrambi qualificati nella Q3 delle Sprint Qualifying non hanno ottenuto certamente i risultati sperati. Per quanto riguarda lo spagnolo, un quinto posto con un distacco enorme dalla pole position ottenuta dal solito Verstappen, ovvero mezzo secondo, che su una pista come quella austriaca da percorrere in poco più di un minuti è un’eternità.
Ancora peggio ha fatto Leclerc: Charles ha chiuso la sua giornata in decima posizione senza avere alcuna possibilità di ottenere un tempo valido nell’ultima manche per via di un problema non ancora chiarito del tutto sulla sua SF-24, la quale si è spenta in corsia box previa attivazione dell’anti-stallo. Il monegasco è riuscito a ripartire dopo pochi secondi, ma era ormai troppo tardi, e ha tagliato il traguardo con bandiera a scacchi già esposta.
Grande delusione ovviamente per una monoposto che sembra aver assorbito in maniera negativa gli aggiornamenti, quantomeno questo ci stanno dicendo le ultime sessioni comprendendo anche il weekend di Barcellona. Dall’altra parte abbiamo il solito Verstappen in grande spolvero seguito da una McLaren assetata di podi e vittorie, con Norris secondo davanti a Piastri, mentre le Mercedes, più staccate, se la giocano proprio con la Scuderia di Maranello: Russell quarto, Hamilton sesto.
La Ferrari da considerare migliore dunque, è quella di Sainz. Carlos ha avuto sin dalle libere del mattino la sensazione che qualcosa non andasse per il verso giusto. O meglio, guardando i tempi, la SF-24 faticava e non poco a stare al passo anche con la Mercedes, in grande spolvero questa mattina con le gomme Hard, con Hamilton che ha completato ben 39 giri su quel compound nella sessione di libere.
Poi nel pomeriggio la conferma che qualcosa non andasse: McLaren e Red Bull stanno facendo uno sport leggermente diverso al momento, e prestazionalmente parlando non sono avvicinabili per la Scuderia di Maranello, la quale è chiamata a lavorare duramente per cercare di colmare il gap intanto già in questo weekend, visto che dopo la Sprint si potrà lavorare sulla vettura, e poi nel lungo periodo, perché la sensazione, ad oggi, è che gli aggiornamenti non stiano dando i frutti sperati.
“Abbiamo avuto pomeriggi migliori – ammette sommessamente lo spagnolo. In Q1 e Q2, con le gomme Medium, il feeling con la monoposto non era male, mentre in Q3 con le Soft si sono evidenziati i nostri punti deboli e abbiamo chiuso soltanto al quinto posto. Il formato Sprint ci dà ancora un po’ di tempo per sistemare alcuni dettagli per domani, quando speriamo di avere una qualifica migliore in vista della gara di domenica. Per la Sprint Race di domani mattina il nostro obiettivo è portare a casa più punti possibili e credo che ci siano le potenzialità per ottenere un buon risultato”.
Ennesima giornata storta invece per Charles Leclerc: il monegasco già da questa mattina ha sofferto, un po’ come Sainz, della poca competitività della monoposto. Nel pomeriggio le cose sono andate un filino meglio e i distacchi si sono assottigliati, ma prendendo in considerazione il tempo dello spagnolo, cinque decimi sono davvero un’enormità, e la sensazione al momento è che anche questo weekend possa essere sulla difensiva così come accaduto a Barcellona.
Poi va beh, c’è da mettere nel calderone anche quanto accaduto durante il Q3: Leclerc esce dai box sul filo dello scadere del tempo, come tutti del resto, ma perde quegli attimi decisivi per via dello spegnimento della vettura, la quale prima è andata in anti-stallo, salvo poi cessare la sua attività. Charles riesce a ripartire dopo qualche secondo, ma ormai era troppo tardi.
“Non il modo migliore per iniziare questo weekend – dichiara il monegasco -. Abbiamo faticato a tenere il ritmo dei migliori nelle prime due fasi della Sprint Qualifying, e poi al momento di effettuare il giro lanciato in Q3, si è attivato l’antistallo del motore mentre ero in pit lane che ci ha fatto perdere secondi preziosi e ci ha impedito di far segnare un tempo. Ovviamente non sono contento ma il weekend è ancora lungo. Domani cercheremo di rimontare posizioni nella Sprint Race e poi ripartiremo da zero per preparare al meglio la qualifica e il Gran Premio“.
Insomma, la Ferrari sin dal Canada ha avuto una involuzione evidente, sotto diversi punti di vista. La sensazione che anche a Spielberg le cose non andranno per il verso giusto è molto forte, ma quantomeno la possibilità di poter lavorare dopo la Sprint, in vista di qualifiche e gara, potrebbe raddrizzare un po’ un weekend nato molto male.
Autore: Andrea Bovone
Immagini: Scuderia Ferrari