Nella F1 2024 la McLaren sa il fatto suo. La prima giornata di prove libere nell’incantevole cornice dell’isola di Notre Dame, ha offerto pochi spunti di interesse causa condizioni meteo avverse. Il lavoro di fine tuning che tutte le scuderie effettuano il venerdì a partire dalle specifiche di setup deliberate al simulatore, è stato impedito dalle mutevoli condizioni climatiche non replicabili da alcuna sofisticata piattaforma virtuale. Pertanto i tempi delle due sessioni di prove vanno contestualizzati rispetto alle differenti condizioni di aderenza del tracciato nel poco tempo in cui c’è stata azione in pista.
Giove pluvio ha praticamente trasformato un fine settimana dal formato standard in una sorta di sprint weekend, in cui le FP3 potranno essere decisive per la definizione del miglior compromesso in termini di setup, per poi affrontare direttamente le qualifiche. Al pari di Ferrari, anche la squadra britannica sembra poter sfidare anche in Nord America Red Bull, alle prese con inconsueti problemi di affidabilità. La consapevolezza nelle proprie forze non difetta nel team di Woking per stessa ammissione di Andrea Stella, team principal della scuderia inglese.
Ai microfoni delle emittenti televisive l’ingegnere di Orvieto non si è nascosto, fornendo due risposte in merito alla possibilità di lottare per i titoli iridati sulla scorta di altrettante scuole di pensiero. L’ex ingegnere di pista di Alonso ha spiegato che la risposta “ufficiale” è che il team si dovrà impegnare al massimo, per poi verificare dove si troveranno alla fine del mondiale di Andrea Stella, team principal della scuderia McLaren F1 Team – GP Canada 2024. Nella risposta meno “diplomatica”, Stella ha ammesso che per essere ingaggiati nella lotta per le corone iridate, serve uno step simile a quello realizzato in Florida, per cercare di raggiungere con continuità il successo per colmare il gap con Red Bull.
La prima occasione utile potrebbe essere proprio in Canada. I giovani piloti del team di Woking, hanno realizzato uno step fondamentale nelle loro carriere. Norris ha rotto il ghiaccio conquistando il primo successo in F1 a Miami e Piastri è ormai a suo agio nelle primissime posizioni dello schieramento, questo nonostante abbia corso solo trenta gare nella massima categoria del motorsport. La gara nel Principato di Monaco è il suo biglietto da visita in termini di velocità pura sul giro secco e concentrazione nella logorante gara domenicale.
Ribadendo in concetto che le prove libere nella giornata di ieri siano poco significative, per stilare una griglia dei valori in pista, i piloti della storica scuderia britannica sono rammaricati e ragionevolmente preoccupati, in merito al livello di performance del proprio mezzo. Il giovane pilota australiano ha ammesso che il venerdì è stata un po’ difficile, ovviamente a causa del tempo che ha reso complicato capire dove si trovi la McL38 rispetto al resto della concorrenza.
Piastri è non è affatto contento, perché alla fine dei conti non è riuscito a completare il programma di lavoro, anche se questo impedimento ha impattato il lavoro di tutte le squadre. Il pilota nativo di Melbourne, crede che sarà un fine settimana caotico per tutti. Sulla stessa linea d’onda il feeling di Lando Norris che, esattamente come il compagno di garage, ha sottolineato quanto sia stato complicato il suo venerdì. Le ragioni ovviamente sono le medesime, poiché la pioggia non gli ha permesso di completare tutti i giri sull’asciutto che avrebbe voluto.
Autore: Silvia Napoletano – @silvianap13
Immagini: McLaren F1 – F1Tv