Le prove libere del Gp del Canada hanno soddisfatto i piloti della Mercedes. Sia Russell che Hamilton, finiti in seconda e settima posizione al termine della sessione pomeridiana, hanno speso parole al miele per il comportamento della W15. Specialmente il sette volte campione del mondo, e questo è un inedito, si è trovato molto a suo agio con la vettura, in una pista che comunque lo ha visto protagonista assoluto con ben sette vittorie, e trovandosi bene a prescindere a Montreal, forse per lui viene più facile avere delle considerazioni positive.
Stando però allo storico degli ultimi due anni e mezzo, solitamente è il più giovane dei due britannici ad essere un inguaribile ottimista, mentre stavolta, forse scottato dal passato, George è sembrato più cauto rispetto al più esperto compagno di squadra. C’è evidentemente la consapevolezza di come Ferrari, Red Bull e McLaren siano al momento di un altro pianeta, però il meteo variabile può giocare a favore delle Frecce d’Argento.
Anche perché ai piani alti ci sono stati problemini: Verstappen ha accusato un guaio al sistema di recupero dell’energia (ERS) su una power unit nuova di zecca, mentre le McLaren sono nelle retrovie con i due piloti un po’ confusi, ma forse, semplicemente, non hanno avuto il giusto timing di utilizzo della gomma soft. Quella che sembra più in forma, ancora una volta, è la Ferrari, con un Leclerc in super forma con gomma media.
Dare un giudizio attendibile sulla Mercedes è senza dubbio complicato in questo periodo storico, specialmente dopo due sessioni di prove libere tutt’altro che lineari come quelle che abbiamo visto ieri in Canada. La sensazione bella e buona è che nessuno abbia imparato granché, o perlomeno, questo è il pensiero di Russell, più equilibrato del solito e senza alcuna grande aspettativa per il prosieguo del weekend di Montreal.
“E’ stato difficile imparare qualcosa da queste libere – ha detto l’inglese alla fine delle FP2 –. Le condizioni cambiavano in continuazione, giro dopo giro. La macchina nel complesso si è comportata bene, ma avremo delle risposte più concrete sul confronto con gli altri soltanto domani. Comunque la fiducia era molta oggi, sono a mio agio con la monoposto. Nelle FP3 solitamente ti concentri sulle qualifiche, ma noi dovremo provare anche il passo gara, e sarà necessario essere molto chiari sui cambiamenti che vogliamo apportare prima delle qualifiche”.
Inevitabilmente, come affermato anche da Russell, il programma di tutte le squadre è stato scombussolato, e nelle FP3 che vedremo oggi, pioggia permettendo, assisteremo ad un lavoro compresso e tanto traffico in pista. Onestamente, c’è tanta curiosità, non ce ne voglia Mercedes, di capire a che punto siamo nel triello tra Red Bull, Ferrari e McLaren, un qualcosa che non abbiamo potuto vedere ieri durante le FP2.
Per quanto riguarda l’altra Mercedes, lo abbiamo detto: Hamilton aveva la smania di scendere in pista e girare per prendere confidenza con la monoposto e crearsi quel ritmo che su questo tracciato arriva completando tornate su tornate, un po’ come a Monaco. Le condizioni erano comunque variabili, tra asciutto e intermedie, ma questo non ha fermato il sette volte iridato, anzi tutt’altro.
“Volevo scendere sempre in pista, indipendentemente dalle condizioni, e mi ha fatto piacere massimizzare il tempo a disposizione, è quello che serve su un tracciato come questo – ha detto Lewis -. Devi creare il tuo ritmo giro dopo giro, e poi dovevamo anche capire le condizioni variabili del tempo e il nuovo asfalto”.
“La macchina è andata sempre forte, in ogni momento, ma non sono riuscito a completare il mio giro più veloce. Qui andiamo bene, mi sono divertito tantissimo. Ultimamente il sabato è stato più impegnativo per noi, ma sono fiducioso in vista delle qualifiche, la macchina reagisce bene ai miei comandi, quindi nel complesso la giornata è stata davvero buona”.
Non vedevamo un Hamilton così preso bene da tantissimo tempo, bastava guardarlo nell’intervista fatta alla F1 subito dopo le prove libere mentre gli uscivano queste parole dalla bocca. Forse sa di avere a disposizione, in determinate condizioni, una monoposto in grado di togliergli qualche soddisfazione a Montreal, ma occhio, perché la dura e cruda realtà potrebbe palesarsi in men che non si dica.
Autore: Andrea Bovone
Immagini: Mercedes AMG F1 Team