Formula 1

Mercedes dimentica Hamilton: lui scommette sulla W15

In Canada abbiamo visto Hamilton decisamente più in palla con la sua Mercedes. A differenza del recente passato, pare che il britannico si senta ora più a suo agio con la vettura. Pare che inizi a credere che la W15 possa fornirgli una vettura competitiva, in grado di lottare per le posizioni che contano. A Lewis non piace lottare per le posizioni di rincalzo e quando è costretto a farlo è come se qualcosa dentro di lui non funzionasse al meglio. Arrivare settimo o nono non fa tanta differenza, per questo, in tali casi, spesso sembra più arrendevole del compagno di squadra.

Russell che al contrario sta cercando di rosicchiare ugni piccolo punticino. Deve dare il massimo George, perché il team Mercedes di F1 non ha mai creduto su di lui sino in fondo. Basti pensare quando Wolff lo ha relegato al voltante della Williams per tante stagioni, preferendogli un buon pilota, Bottas, che però non si è dimostrato affatto alla sua altezza. Senza contare che attualmente, considerando che il sette volte campione del mondo ha già da un pezzo le valigie pronte per Maranello, il britannico originario di King’s Lynn deve necessariamente dimostrare di essere capace a prendere il testimone del Re nero.

Obbiettivo di certo tutt’altro che facile, per i risultati ottenuti negli anni addietro e per l’enorme talento mostrato da Lewis nell’epopea sfavillante vissuta in Mercedes e perché Wolff, senza mezze misure, sta facendo una corte spietata a Max Verstappen. Il team principal austriaco giudica l’olandese come unica alternativa all’altezza di Hamilton. Per di più sta facendo carte false per dare modo a Kimi Antonelli di crescere in prima possibile, in quanto già dalla prossima annata lo vorrebbe al volante delle vetture tedesche puntando fortemente su di lui.

George Russell – Toto Wolff – Lewis Hamilton (Mercedes AMG F1 Team) – Gp Bahrain 2023

Uno scenario che costringe Russell a dare il massimo in ogni singola curva del weekend di F1. Al contrario Hamilton si sta “godendo” la stagione. Sia chiaro… Lewis non non ha perso la voglia di correre. Sa bene di essere uno dei piloti più grandi di tutta la storia della massima categoria del motorsport. Ciononostante, all’interno dell’attuale scenario Mercedes, va però considerato che le attuali dinamiche sono ben differenti rispetto alla passata stagione. La gratitudine verso il re nero resta altissima per il team di Brackley anche se. è ovvio, in questo momento l’appoggio più grande è per George.

F1: Hamilton non è più priorità per Mercedes, mossa ampiamente prevedibile

La prossima avventura di Hamilton in Ferrari è una di quelle sfide epiche. Alla sua età, approdare alla corte del Cavallino Rampante non sarà semplice anche tenendo presente che, la Ferrari, non vince un titolo dall’oramai lontano 2008. Proprio quando a laurearsi campione del mondo del la prima volta fu Lewis, strappando per un soffio il mondiale dalle mani dell’allora ferrarista Felipe Massa. Brasiliano che tutt’ora, a margine dei sedici anni passati, sta cercando di ottenere quel titolo per vie legali. Lewis dicevamo, in Canada ha lottato alla pari con Russell e per poco non gli è finito davanti.

Lewis Hamilton, la garanzia per Adrian Newey in Ferrari?

Quando una scuderia di F1 punta chiaramente su di un pilota, fa in modo di creare tutte le condizioni adatte per supportarlo al massimo. Nel farlo il sostegno per il compagno squadra viene meno. c’è poi un aspetto importante nella carriera di Lewis che dev’essere valutato. Per la prima volta da quando corre il talento di Stevenage non è al centro dei pensieri della scuderia. Lo fu anche nell’anno del suo debutto, quando in poche gare McLaren, per mano di Ron Dennis, decise di favorire Hamilton a discapito di un due volte campione del mondo dal nome di Fernando Alonso. Stiamo parlando della stagione 2007 che tutti sappiamo come andò a finire.

Evidentemente questa condizione un po’ pesa nell’economia prestazionale del pilota anglo caraibico. Pure lui è un essere umano, molto più sensibile di tanti altri piloti, sebbene al volante spesso è parso una sorta di “automa” imbattibili programmato per vincere. L’attuale situazione che Mercedes sta vivendo con la propria coppia di piloti non è una novità assoluta in F1. Quando un pilota è in uscita difficilmente parliamo della sua miglior stagione. Di certo una decisione del genere con un’annata di anticipo non sta rendendo facile le cose per l’anglo caraibico.

Un ulteriore constatazione sui fatti: aspettarsi che nell’ultimo campionato assieme, tenendo presente quanto detto sino ad ora e sommando al fatto che la scuderia sta cercando di risalire la china con una serie di sviluppi, risulta abbastanza scontato che l’interesse verso il rendimento di Lewis passi in secondo piano. Specie se come la squadra di Brackely, lottare per il titolo costruttori non è un obiettivo reale e raggiungibile. Nulla di scandaloso fa presenza in questo ragionamento. Hamilton è oramai il passato di Mercedes, piaccia o no, e come tale viene gestito.

Lewis Hamilton (Mercedes), sette volte campione del mondo

Tuttavia il rammarico del britannico alla fine del fine settimana speso sull’isola di Notre Dame fa riflettere. La delusione muove montagne e pare proprio che Lewis voglia cambiare questo status, perché Mercedes sta crescendo e quando “l’istinto killer” di un pilota fenomenale entra in azione tutto può succedere. Non ci resta che attendere il proseguo del mondiale, in quanto ogni minima occasione di trionfo o di lottare per vincere sarà sfruttata al massimo da Hamilton. Non potrebbe essere altrimenti per un campione del suo calibro. Su questo fatto pochi dubbi fanno presenza.

Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz 

Immagini: Mercedes AMG F1 Team

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Zander Arcari