Analisi Tecnica

F1, FIA: il sospetto dei controlli mirati è verosimile

A partire da questa stagione di F1, la FIA alla vigilia di ogni gara pubblica l’esito della ispezione fisica effettuata dai delegati della Federazione Internazionale sulla monoposto scelta in modo randomico al termine della precedente gara. Il documento denominato “Post Race Check” descrive in modo macroscopico le verifiche di conformità effettuate e il relativo esito. Sinora tutte le monoposto controllate nei precedenti dodici gran premi non hanno evidenziato difformità rispetto a quanto prescritto da regolamento tecnico vigente. Tutto normale quindi?

Nì, perché il termine “randomly” utilizzato all’interno del documento per indicare la scelta casuale della vettura da controllare inizia ad avere le sembianze di una bugia. Tanto per chiarire il concetto al termine del gran premio d’Inghilterra quale monoposto è stata ispezionata in modo casuale? La Mercedes numero 44 di Lewis Hamilton profeta in patria che è tornato al successo dopo quasi mille giorni di astinenza. Tuttavia tali controlli sembrano essere effettuati in relazione a criteri che esulano dalla casualità. 

Riepilogo delle monoposto controllate dalla FIA al termine dei GP – @robertofunoat

Nove verifiche su dodici sono state effettuate su monoposto dei quattro top team nei rispettivi momenti di maggiore competitività. Le monoposto del Cavallino Rampante sono state ispezionate dai tecnici della FIA a valle del successo australiano di Sainz e in corrispondenza del debutto dei principali update stagionali: nella tappa italiana del gran premio dell’Emilia Romagna e in Spagna.

Sempre casualmente grazie alla crescita esponenziale delle performance anche il team di Woking ha iniziato ad essere estratta tra le monoposto soggette a verifiche di compliance. Ciò che stupisce è che a metà stagione la quasi totalità dei team che lottano per le posizioni meno nobili dello schieramento non siano mai state sorteggiate. Parliamo di Williams, Haas, Sauber e Aston Martin. 

F1, FIA: il sospetto dei controlli mirati è verosimile

Nonostante il livello della competizione in F1 non ha eguali nel mondo dello sport, i sospetti all’interno del paddock si propagano con una rapidità impressionante grazie al fatto che gli addetti ai lavori costituiscono una grande comunità. Non a caso circus sta a indicare uno spettacolo itinerante in cui i protagonisti si conoscono, si frequentano nonostante la rivalità derivante dalla appartenenza a scuderie che lottano in pista per primeggiare. Tutti i trick sapientemente progettati dalle scuderie difficilmente sono stati scoperti in passato dalla FIA bensì grazie al fisiologico passaggio di tecnici da un team all’altro.

Un caso emblematico è stato l’agreement tra Ferrari e FIA in merito alla Power Unit della rossa dichiarata legale nelle numerose verifiche effettuate dalla Federazione Internazionale, ma di cui disponeva di accurati dettagli forniti dalla concorrenza che ne dimostravano l’illegalità. Questa premessa per sottolineare che in più circostanze l’organo federale ha dimostrato di non possedere gli strumenti e le competenze per verificare la compliance delle numerose parti che compongono una vettura di Formula 1.

controlli della FIA dopo la corsa dei primi dodici Gran Premi della stagione

Quando ha affondato il colpo su alcune soluzioni adottate dai team lo ha fatto sotto sollecitazione dei competitor. Per tale ragione, oltre che per la scelta apparentemente tutt’altro che randomica delle monoposto da verificare a fine gara, il sospetto che i controlli siano mirati non è inverosimile. Siamo nel campo delle congetture ma prendendo visione del set di monoposto ispezionate la casualità sembra essere la presenza della Alpine di Ocon e della Visa Cash App RB di Yuki Tsunoda nel suddetto elenco.

Probabilmente l’organismo normativo ed esecutivo del motorsport deve fornire l’impressione di agire in modo imparziale, senza sollecitazioni esterne che ne minerebbe il valore reputazionale in qualità di organizzazione indipendente nonchè custode dei valori del motorsport. 

Autore: Roberto Cecere

Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv

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