Formula 1

F1, Gp Ungheria Fp1: Ferrari verifica la SF-24 che sembra funzionare

F1, Ferrari effettuerà importanti test aerodinamici per il 13° round della F1 targata 2024. L’obiettivo è molto semplice: raccogliere con estrema perizia una pletora di dati in pista per poi confrontarli con quelli che si ottengono al simulatore. Per farlo nel miglior modo possibile, i tecnici del Cavallino Rampante hanno installato grandi quantità di rastrelli attorno alla parte anteriore della vettura con l’obiettivo di studiare la massa fluida che investe pance e ingresso del fondo. I tecnici della rossa potranno analizzare se il campo di pressione reale corrisponde a quello calcolato al CFD

F1, GP Ungheria Fp1: Ferrari studia il set-up come la mescola Hard

Sainz scende in pista per le prove programmate. In questa configurazione effettua essenzialmente 3 giri per racimolare i dati necessari. Lo fa effettuando diversi constant speed. Medesimo lavoro per Leclerc che sebbene non avesse nessun tubo di pitot sulla SF-24, ha percorso come il compagno diverse tornate “tranquille” per la raccolta dati. La rossa numero 55 torna ai box, mentre la 16 resta in pista e inizia a spingere. Va detto che ambedue le Ferrari montano un treno di Pirelli a banda bianca. Charles, a margine del promo giro push fa prendere fiato alle gomme.

Nel passaggio di cool-down gli viene suggerito di passare alla modalità Soc 1, per avere la massima potenza ibrida a disposizione. Tornata nella quale il monegasco non spinge eccessivamente. Il programma di lavoro, infatti, si basa principalmente nel capire il comportamento della vettura. In linea generale l’handling è buono ma di certo non perfetto. Lo testimonia il controllo sul volante che effettua in curva 14. Bozzi chiede i primi feedback che di fatto il ferrarista si riserba per il momento. Non chiede cambi di carico all’avantreno, perché il carico sui due assi pare bilanciato.

Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) con i rastrelli sulla SF-24 – Fp1 – GP Ungheria 2024

Nel mentre la vettura di Sainz torna in pista senza rastrelli, sempre con il medesimo set di gomme cerchiate di bianco. Malgrado le mescole più dure del lotto, le due rosse sono comunque costrette ad effettuare spesso un doppio giro per raffreddare le gomme visto le altissime temperature qui a Budapest. In linea generale, per questa prima sgambata possiamo asserire un fatto: più carico aiuta senza subbio la rossa. Ciononostante si notano diversi scivolamenti sul posteriore, specie sulla vettura di Leclerc. Lo testimonia il lungo in curva 12 dove termina con l’anteriore sinistra sulla sabbia.

Pare decisamente più a suo agio Carlos, ancora una volta. L’approccio maggiormente sobrio e calcolatore dello spagnolo sta pagando di più al momento. Si nota come un certo grado di sottosterzo faccia presenza specie nel T2. Tuttavia, considerando che le Pirelli usate dalla Ferrari sono appunto a banda bianca, quindi con un livello di grip decisamente più basso rispetto al resto degli avversari, meglio attendere i riscontri successivi e senza dubbio più probanti in tal senso.

F1, GP Ungheria Fp1: Ferrari spinge con le Soft

Per il secondo run le due monoposto italiana abbandonano la corsia box con le gomme rosse. L’extra grip della Soft senza dubbio aiuterà parecchio i “due Carlo”. Così è per Charles che a bordo della sua SF-24 si piazza incisa alla classifica momentanea. A dirla tutta, il monegasco prende un po’ di traffico nel terzo settore dove incontra due vetture, mentre sull’ultima curva soffre un leggero sovrasterzo ed è costretto ad alzare il piede. Poco dopo è la volta di Sainz che ottimizza la prestazione con una tornata molto pulita. Lo testimonia il crono con i 3 decimi rifilati al compagno di garage.

Leclerc non è del tutto soddisfatto della vettura, per questo chiede ed ottiene un cambio di carico sviluppabile sul front-end: “plus 2 click” per avere più spinta e bilanciare il carico rispetto al retrotreno. Osservando il tempi, solo nel T1, il monegasco si becca un decimo e mezzo di distacco dall’iberico. “Main lost” curva 1, 12 e 14 per lui. Bozzi, ingegnere di F1 che gestisce le comunicazioni in pista, suggerisce di usare un quantitativo maggiore di freno motore alla 1, per cercare di limare il gap. Charles ascolta ma non sembra troppo convinti che il provvedimento possa essere effettivo.

Nota a margine prima di commentare le brevi ma comunque fattuali prove con tanta benzina a bordo. L’eccesso di rotazione nelle curve veloci continua a fare presenza, ma d’altra parte la messa a punto della vetture è “solamente” buona, non ottimale. Prova del fatto che sono arrivati diversi ritocchi all’avantreno. Passando alle breve ma intenso test high fuel, anzi tutto va detto che c’è la diversificazione delle gomme: Soft per Carlos, Hard per Charles. Nei passaggi abbiamo notato una vettura composta e abbastanza prevedibile, un buon segno perché l’assetto scelto sembra una buona base.

Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) a bordo della sua SF-24 – Fp1 – GP Ungheria 2024

Fondamenta sulle quali andrà però costruita la perfetta messa a punto. Per dare un primo riferimento con tanta benzina a bordo, senza prendere troppo sul serio il tempi, va senz’altro detto che l’handling resta buono. La pulizia di guida si palesa a differenza delle recenti prove libere dove le rosse erano spesso scomposte. I riscontri numerici attesi sembrano fare presenza. Il condizionale è d’obbligo in questi casi. Meglio prestare prudenza e attendere la seconda sessione di libere, dove senz’altro capire qualcosa in più. Per ora buona la prima, come si suol dire…

Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz 

Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv

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Zander Arcari