Lo stacco frizione di Charles è molto buono, aspetto che gli consente di evitare l’attacco in partenza. Bene anche Sainz che, approfittando della partenza non eccezionale di Lando lo infila senza troppi problemi. Nei giri successivi Hamilton si fa parecchio minaccioso negli specchietti del ferrarista. Il suo futuro compagno di squadra si fa molto pressante e con l’aut del DRS alla fine riesce a passare Charles. Nel mentre Carlos è costretto a cedere la posizione su Lando che ha più ritmo. Interessando notare come nel settore centrale la rossa sia abbastanza in palla.
La numero 16, infatti, malgrado l’aria sporca della Mercedes di Lewis, riesce a tenere il passo. Il problema arriva nei tratti a alta velocità di percorrenza dove il drag della Ferrari si fa sentire e inibisce la voglia di Charles nel restituire il “favore” per tentare il contro sorpasso sull’inglese. La corsa pare decisamente più tattica di quanto ci sia aspettava perché i valori in campo tra le vetture di testa non sono poi così differenti. Verstappen sta cercando di rimontare ma al momento no va oltre la settima piazza.
Giusti alla tornata 8 le cose non cambiano. Leclerc resta in scia alla Mercedes di Hamilton, mentre Sainz, tallonato da Norris non molla George Russell. Il muretto della Ferrari chiede ed ottiene dai “due Carlo” un tyre fase update per capire lo stato della gomme. Carlos fa sapere che sta iniziano a lottare con le Hard, mentre il suo compagno sembra non avere troppi problemi con le Pirelli a banda gialla. Giro 12, Lewis entra ai box. Bozzi si apre in radio e seguendo il Plan A si va a coprire la sosta del sette volte campione del mondo. Pe questo Charles viene richiamato ai box.
Il monegasco chiede se esiste la possibilità di subire l’undercut da Perez che si trova a circa 2 secondi. Il cambio gomme di Leclerc è molto pulito e torna in pista in quinta piazza sempre alle spalle del britannico. Un treno di Hard nuove di pacca per lui, con il quale dovrà prestare tanta attenzione nelle prime tornate per non accorciare la vita utile dello pneumatico. Sainz in questo momento comanda la gara e come conferma il suo ingegnere di pista, Riccardo Adami, ha un passo buono sulle gomme cerchiare di bianco. Si mantiene pertanto la scelta di continuare sul Plan D.
Fanno sapere a Sainz che il bilanciamento della sua vettura è molto buono, questo malgrado abbia ben 15 passaggi sul groppone. Nel suo caso la strategia è quello di allungare il più possibile il primo stint, per poi godere di un chiaro vantaggio nella sua seconda parte della corsa quando monterà un’altra mescole. Bozzi è molto preciso e fornisce un pletora infinita di suggerimenti. Parliamo di come amministrare le gomme i quasi ogni curva, come usare il sistema frenante per guadagnare in entrare e alcuni ragguagli sul differenziale a centro curva per avere la migliore rotazione in tutti i settori.
Tornata 20, Sainz viene richiamato ai box. Nel suo caso la Ferrari ha deciso di montare un set di Pirelli a banda gialla nuova di pacca. Quando lo spagnolo torna a calcare l’asfalto belga abbandona la prima posizione accodandosi in nona piazza alla McLaren di Lando Norris. Adami fa sapere che non c’è bisogno di effettuare una slow intro, potendo iniziare a spingere abbastanza sin dalle prime curve. Con nove tornate sulla Hard Bryan chiede il secondo tyre fase update della corsa, informando il monegasco del fatto che Norris sta iniziando a gestire il passo. Bozzi inoltre si complimenta con il rendimento di Charles.
In effetti Leclerc, senza troppi problemi, si sta mantenendo a debita distanza da Hamilton senza mollare la presa sul britannico. Nel mentre viene suggerito a Carlos un provvedimento relativo al ritmo, in quanto dopo aver completato alla perfezione il ciclo di isteresi della gomma cerchiata di giallo, può iniziare a spingere di più in curva 10. Ancora box per Charles sul quale viene utilizzata una strategia e due soste. Al giro 25, infatti, quando sono 19 le tornate ancora da percorrere, la numero 16 monta le Hard per poi andare sino al termine della gara.
Il ferrarista torna a spingere piazzandosi in settima posizione. Per evitare l’undercut anche Lewis effettua la sua sosta e quando torna in pista si trova alle spalle di Sainz, davanti a Charles. L’occasione della Ferrari per frenare Hamilton si palesa. Vedremo se l’iberico sarà bravo a disturbare la sua corsa. Adami infatti gli chiede di difendere al massimo dall’attacco dell’inglese per poi, qualche giro più tardi, realizzare la sosta. Carlos però non sembra d’accordo e chiama la sosta di immediato. Il muretto box italiano ne prende atto e accetta la sua richiesta.
Al madrileno vengono cambiate le gomme passando alle Pirelli a banda bianca nuove, ottavo posto per lui dietro a Norris una volta tornato in pista. Risulta abbastanza chiaro come Sainz abbia pensato (giustamente) in maniera esclusiva alla propria corsa senza dare una mano indiretta al compagno di squadra. Leclerc nel frattempo continua a tenere il passo su Hamilton. I due hanno un passo estremamente simile e resta il vantaggio dell’inglese che sfrutta meglio i tratti ad alta velocità di percorrenza. Oltre ad inseguire Lewis per, il ferrarista deve guadarsi negli specchietti.
Oltre a Piastri a circa due secondo Verstappen sta andando davvero forte in questa ultima parte della corsa e in questo momento si trova a circa 8 secondi. Per di più, un po’ a sorpresa, il leader della corsa resta Russell che al contrario del suo compagno di garage ha scelto di effettuare una sola sosta. La McLaren numero 81 si avvicina mentre la Mercedes numero 44, in maniera progressiva, sta costruendo un piccolo gap. Momento non facile per Charles al quale viene concesso di iniziare a spingere di più in determinate curve. Oscar è oramai negli scarichi della rossa.
Il primo tentativo dell’australiano in curva 5 non va a buon fine grazie alla difesa arcigna di Leclerc che poco dopo, aprendosi in radio, chiede se deve lottare al massimo con Piastri. Il muretto suggerisce un’opposizione “normale”, tanto che al giro successivo la McLaren passa in curva 5. Bozzi infatti aveva ricordato che Verstappen stava arrivando e la possibilità di prendere Hamilton non era di certo scomparsa. Nel mentre Sainz resta dietro a Perez occupando la nona piazza. Una gara non esaltante la sua dove comunque si toglie la soddisfazione di passare Checo passando al settimo posto.
Tornata 38 su 44, anche Max arriva negli scarichi della rossa. Leclerc sta spingendo davvero al massimo per spremere il più possibile la sua SF-24. Tuttavia il passo del campione del mondo in carica e migliore e quanto mancano 4 giro alla fine la lotta diventa serratissima. Per fortuna la scelta Red Bull di tornare sull’ala più carica ha limitato fortemente le possibilità di sorpasso a Verstappen. Nonostante l’olandese avesse più ritmo, infatti, passare la rossa per lui non è stato possibile.
Per contro la Ferrari ha sofferto lo stesso problema con Mercedes e la McLaren di Piastri, decisamente più veloci sul rettilineo. Una gara davvero inattesa perché a vincere è Russell che realizza uno stint di 34 giri sulla Hard. Si pensava che Hamilton con 16 giri in meno sul groppone potesse batterlo e invece l’inglese è stato superlativo nella gestione gomme. Terzo posto per Piastri che mostra una maturità superiore rispetto ad un Norris pasticcione. Per Leclerc resta l’amara soddisfazione di aver tenuto dietro Verstappen aggiudicandosi la quarta piazza.
Discutibile la prima chiamata ai box perché forse era meglio farsi passare da Perez che aveva realizzato l’undercut. Per il resto va detto che Ferrari che la gomma dura ha funzionato molto bene sulla rossa con Leclerc che per gran parte della gara è stato capace di replicare i tempi di Hamilton. Ciononostante la rossa non aveva il passo per vincere, mancava qualcosina. Di fatto è stato superato in pista da Mercedes e McLaren ed è lì che di fatto ha perso la possibilità di vincere. Gara onesta per Carlos, settimo davanti alla seconda Red Bull che era partita davanti a lui.
Autore: Zander Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv