F1. Già nel primo settore della pista di Silverstone, si intravede la costante di rendimento nella lotta per la pole position tra Mercedes e McLaren. Le vetture di Brackley raggiungono delle EOSS migliori rispetto alle monoposto di Woking, che al contrario eccellono in trazione. Inoltre, bisogna ricordare come i giri analizzati per Norris e Sainz, si riferiscono al primo tentativo del Q3.
Il terzo classificato di oggi, ha abortito l’ultimo giro a causa di un sottosterzo in accelerazione dopo curva 13. Questo lo ha condotto sull’erba, costringendolo ad alzare il piede. Sainz invece ha mancato il punto di corda alla 4, accusando anche un grosso sovrasterzo nella stessa piega. Questo errore nasce anche della preparazione imperfetta del proprio push, dovuto ad un tempismo non ideale nell’uscita dal garage. Mancanza che lo ha obbligato ad una lotta per la posizione con Alonso e Piastri.
F1. Tornando alla telemetria, si osserva come Russell sia costantemente più veloce nel primo rettilineo, senza però effettuare una grande differenza sugli avversari. Norris invece, riesce a far scorrere meglio la propria vettura nel cambio di direzione. Le prime differenze in termine di stile ed impostazione si notano alla 3. Sainz porta molta più velocità in ingresso, massimizzando il rendimento della propria monoposto in staccata.
A centro curva, Carlos ha la velocità minima più elevata, ma andando sul gas perde il posteriore, lasciando i tre decimi che aveva acquisito in staccata. Questo gli impedisce di posizionare bene la propria monoposto nel transitorio tra curva 3 e 4, pagando successivamente in trazione nel rettilineo che porta verso curva 6.
Norris e Russell hanno un’impostazione differente di curva 3, con Lando è rimasto molto più cucito al cordolo toccandolo. George invece sta più largo aumentando il raggio di curvatura e trovando un’accelerazione migliore. Tuttavia, dopo aver raggiunto il 100% del throttle, il pole man subisce uno snap al posteriore andando sul kerbs esterno. Errore che gli fa perdere qualche km/h rispetto a Norris. Sainz riesce a recuperare una trazione non ottimale tramite l’ottima spinta garantita in accelerazione della Power Unit Ferrari, ed all’utilizzo del DRS. Lo spagnolo insieme a Russell, raggiunge la top speed più elevata prima della staccata di curva 6, 315 km/h.
Nel settore centrale, Russell e Norris fanno la differenza rispetto alla Ferrari di Sainz, nella percorrenza di curva 6 e 7. Lo spagnolo è più conservativo in staccata ma non riesce a portare molta velocità in appoggio, a causa della mancanza di grip nel medio lento. Solo in uscita dalla 7 Carlos limita il danno, girando più lontano dal cordolo e portando qualche km/h di velocità in più.
I due piloti inglesi al contrario stanno più vicini all’apice, indice di come le monoposto leader nella giornata di oggi riescano a trovare più angolo volante, massimizzando il grip senza scomporre la vettura. Tra la staccata di curva 6 e la trazione dopo la 7, Sainz perde complessivamente tre decimi rispetto Russell, circa metà del distacco a fine giro.
A Copse non si notano correzione da parte dei tre piloti, ma il ferrarista deve alzare maggiormente il piede (circa del 20%) perdendo velocità soprattutto in fase d’ingresso. Alle Becketts i tre piloti sopraggiungono con una velocità di 308 km/h. Anche nella sezione più veloce della pista non si notano grandi correzioni, a parte la fase di ingresso nel rettilineo degli hangar di Russell. Facendo un compere tra la telemetria e gli on board, il pilota della Mercedes paga la velocità superiore dopo curva 12, con un leggero sottosterzo in accelerazione dopo la 13.
Questo lo obbliga ad utilizzare un angolo volante maggiore, ed a essere più conservativo nell’utilizzo del gas. Il poleman di oggi, pertanto, lascia qualcosa in accelerazione, Norris infatti gli recupera mezzo decimo di secondo. In queste curve, Sainz paga nuovamente la mancanza di grip che attanaglia la Ferrari SF-24. Come alla 7, il pilota spagnolo non mostra grandi correzioni alla guida, ma è obbligato a portare meno velocità in curva per non perdere la vettura.
Nel settore conclusivo del circuito Russell, particolarmente nell’ultimo tentativo, massimizza il rendimento della propria W15, allargando la forbice del distacco con Norris. Nell’Hangar Straights, il polemam mantiene una velocità media superiore, anche grazie ad un ottimo DRS. George tocca le velocità massima di 325 km/h dando l’input di staccata in ritardo. Questo gli consente di portare maggiore velocità in curva, sfruttando le proprie mescole in uno stato migliore, parzializzando meno rispetto gli avversari.
Dopo la curva 15 i tre piloti raggiungono il 100% del gas quasi simultaneamente, mentendo una velocità molto simile nel tratto che precede l’ultima staccata del tracciato. Come nella piega appena descritta, Russell posticipa l’input sul freno alla 16, massimizzando il rendimento della propria monoposto in ingresso. L’inglese però risulta più lento nel transitorio con curva 17 come nella fase di accelerazione finale.
Il sabato dedicato alle qualifiche è stato estremamente negativo per la storica scuderia Ferrari. Le vetture di Maranello denotano una mancanza di grip in appoggio nel medio lento e salvano la prestazione solo grazie all’ottima power unit. Per ritrovare la bussola verranno effettuate nuove prove al simulatore in vista del weekend di Budapest. Nel frattempo, la gara di domani obbliga la rossa a migliorare la gestione gomma rispetto venerdì, sperando che il probabile meteo avverso possa favorire la rimonta.
Autore: Leonardo Pasqual – @PasqualLeonardo
Immagini: FUnoAT