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Haas, fondamenta meccaniche solide: la Ferrari può ripartire

Nella giornata di ieri la Haas ha comunicato il rinnovo con la Ferrari per quanto riguarda la partnership tecnologica, e il nuovo contratto ha validità fino al termine della stagione 2028. Altre cinque stagioni in cui il team statunitense potrà acquistare non solo la power unit ma tutta la tecnologia della Scuderia di Maranello come prescritto nel regolamento tecnico sotto la voce TRC (Transferrable Components, nda).

I TRC sono componenti di cui i team o terze parti detengono la proprietà intellettuale, ma che possono essere fornite ad altre xcuderie. Dal suo ingresso in F1 la compagine a stelle e strisce è sempre stata una fedele cliente della storica Scuderia italiana, nella buona e nella cattiva sorte. Sì, perché facendo ampio ricorso ai TRC inevitabilmente il team di Gene Haas vive di luce riflessa in termini di competitività.

Quando la Ferrari ha sviluppato un ottimo progetto tecnico ne ha beneficiato anche la compagine americana, basti pensare al biennio 2017-2018 e più recentemente la prima parte della stagione 2022. Anni in cui il team, ai tempi diretto da Güenther Steiner veniva spesso e volentieri ribattezzata la “Ferrarina” per indicare la evidente familiarità dei rispettivi progetti tecnici. Viceversa le stagioni più buie per le rosse hanno inevitabilmente fatto retrocedere in fondo allo schieramento le monoposto del team con sede centrale in quel di Kannapolis.

Transferrable Components – Credit: @robertofunoat

Dopo un 2023 avaro di soddisfazioni, la squadra americana ha cambiato pelle assegnando il ruolo di team principal ad Ayao Komatsu dopo dieci stagioni di gestione Steiner. Grazie alle ottime performance di Nico Hulkenberg, la monoposto numero 27 è stata frequentemente presente in Q3 e la scuderia punta decisa alla sesta posizione occupata al momento dalla Racing Bulls nella classifica costruttori distante appena 4 punti. La VF-24, a differenza dei precedenti progetti tecnici ha iniziato a divergere dalla filosofia aerodinamica della Scuderia e quindi ad avere un’identità diversa dalle monoposto rosse. 

Elenco Update Haas portati a Silverstone – Credit: – FIA.com

In Gran Bretagna ha debuttato una sorta di versione B della monoposto, in virtù delle numerose modifiche apportate alla precedente specifica, e il risultato è stato sorprendente. A differenza di SF-24 e VCARB01, la nuova veste aerodinamica ha messo le ali alla monoposto a stelle e strisce consentendo a Hulkenberg di stampare il sesto crono in qualifica davanti ad entrambe le Ferrari e concludere la gara nella medesima posizione a un tiro di schioppo da Sainz. Utilizzando la scala gerarchica molto in voga, Haas in quel di Silverstone è stata la quinta forza in pista.

F1, la tecnologia Ferrari consente uno step importante alla Haas

Tra il serio e il faceto, la Haas ha dimostrato che sulla base tecnologica Ferrari sia possibile effettuare step di performance sensazionali. Certamente questo balzo in avanti dovrà essere confermato nei prossimi round, ma la prestazione di Hulkenberg nell’esigente Silverstone non può essere frutto del caso in quanto la VF-24 2.0 ha dimostrato la propria consistenza in qualifica, e in una gara che si è disputata in condizioni metereologiche mutevoli.

Con asciutto, bagnato e umido la Haas ha dato la paga a tutti tranne, ai top team. Fatte le dovute premesse, la performance della monoposto 27 deve far riflettere proprio perché sotto il “vestito” in fibra di carbonio c’è sostanzialmente tutta tecnologia Ferrari. Parliamo di: 

  • Struttura d’urto posteriore
  • Scatola del cambio
  • Supporto del cambio
  • Frizione
  • Sistema di azionamento della frizione
  • Albero della frizione
  • Componenti interni della scatola del cambio
  • Componenti ausiliari del cambio (sistema dell’olio, retromarcia, ecc.)
  • Sospensione anteriore interna
  • Sospensioni anteriori
  • Gruppo montante anteriore (esclusi assali, cuscinetti, dadi e sistema di ritenzione)
  • Assali anteriori (all’interno della superficie di contatto con il distanziale della ruota) e cuscinetti
  • Sospensione posteriore interna
  • Sospensioni posteriori
  • Gruppo montante posteriore (esclusi assi, cuscinetti, dadi e sistema di ritenzione)
  • Assali posteriori (all’interno della superficie di contatto con il distanziale della ruota) e cuscinetti
  • Sterzo servoassistito
  • Componenti dell’impianto di alimentazione non elencati come OSC o SSC o LTC
  • Pompa idraulica
  • Sensori e valvole di controllo del collettore idraulico
  • Tubi tra pompa idraulica, collettore idraulico e cambio o attuatori del motore
  • Scambiatore di calore secondario (nel sistema dell’olio e del refrigerante)
  • Supporti della power unit alla scatola del cambio e alla cellula di sopravvivenza
  • Sistema di scarico oltre le uscite della turbina e della wastegate
  • Sistemi di cablaggio

Prendendo visione di questo lungo elenco di componenti progettate e prodotte da Ferrari e utilizzate in larga parte dalla Haas, la domanda sorge spontanea: come è possibile che un team che utilizza la piattaforma meccanica del Cavallino Rampante sia riuscita a implementare uno sviluppo privo di effetti collaterali di carattere aerodinamico? La buona notizia in casa Ferrari è che sviluppando correttamente l’interazione delle componenti aero-meccaniche si può liberare ancora tanto potenziale inespresso, grazie alla bontà delle componenti meccaniche utilizzate dagli statunitensi.

Nico Hulkenberg (Haas) a punti in Austria e in Gran Bretagna

Probabilmente gli uomini di Maranello hanno vissuto in Inghilterra la stessa sensazione di Mercedes quando veniva sonoramente bastonata da Aston Martin lo scorso anno, pur utilizzando metà monoposto realizzata a Brackley. Il risultato di Haas non deve deprimere ma essere uno stimolo per la storica Scuderia italiana: le fondamenta sono solide ma bisogna ripartire rapidamente dopo il flop dell’ultimo update.


Autore: Roberto Cecere

Grafiche e Tabelle: Roberto CecereFIA

Immagini: Scuderia FerrariHaas F1 Team

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Roberto Cecere