Formula 1

Ferrari, aggiornamenti bocciati: Hamilton azzecca il timing dell’ultima sosta

Tutte le scuderie al vertice, compresa la Ferrari, hanno deciso di partire con la gomma media nel Gp di Gran Bretagna. Si sapeva che la gara avrebbe vissuto dei momenti di pioggia, per cui bisognava utilizzare una gomma che consentisse di allungare lo stint. Notiamo che di base tutti avevano almeno una gomma Media e una Hard nuova. Nessun piloti di quelli che sono arrivati in Q3 avevano una gomma Soft nuova.

Tabella FUnoAT

Nei primi giri hanno mantenuto le posizioni, con le due Mercedes che sono fin da subito riuscite a far lavorare molto bene la gomma Media. Hanno costruito un gap non indifferente nei primi 14 giri, parliamo di 4.5 secondi. Verstappen in quel momento aveva diversi problemi con il front end, segno che il sottosterzo visto ieri non era frutto solamente dei danni al fondo.

Max ha parlato con la suqadra in quegli istanti, facendo sapere che l’anteriore era sovraccaricato, e poco dopo si è lamentato di non riuscire a far funzionare l’asse frontale. Dal box gli hanno dato alcuni consigli sui settaggi per cercare di far lavorare megio il frontend. La McLaren di Norris ha quindi potuto chiudere il gap sulla RB20 numero 1. 

In questi giri, una delle principali discussioni nei team radio delle varie squadre riguardava la pioggia. Ad ogni momento arrivavano aggiornamenti. Per tutti la questione era semplice: bisognava evitare il pit stop finché non fosse arrivata la pioggia, per cui le gomme dovevano esser preservate. 

Secondo alcuni team l’acqua sarebbe dovuta arrivare dalle curve 15 e 16. Parliamo anche di Ferrari: Leclerc sulla Media ha recuperato, arrivando a ridosso del compagno di squadra. Entrambi i ferraristi hanno fatto un buon lavoro di mangament della gomma gialla. Solo su curva 11 sono state date alcune indicazioni per cercare di preservare maggiormente la gomma.

Ferrari, Leclerc sbaglia entrando ai box e passando alla Intermedia

Nel momento in cui è arrivata la pioggia, strateghi e piloti, compresi i Ferrari dovevano azzeccare il momento migliore per fare la sosta e passare eventualmente alle Intermedie., anche perché lo scroscio sarebbe dovuto abbastanza presto, così da permettere alla pista di asciugarsi nel breve tempo. Dalle previsioni, la pioggia sarebbe poi dovuta tornare circa 10 minuti più tardi. I piloti sono quindi rimasti in pista per diversi giri con gomma Media su un fondo umido.

Il primo a provare qualcosa di diverso è stato proprio Leclerc, che al ventesimo giro si è fermato per tentare l’azzardo della gomma Intermedia. Fin da subito in casa Ferrari si sono accorti che lo pneumatico non andava, ma in gran parte è stata una scelta dettata dal volere di Charles. Dopo lo scroscio iniziale si aspettavano un ulteriore periodo di pioggia più in là nella gara. La Ferrari non ha preso la decisione giusta, ma a quel punto bisognava tentare di mantenere la gomma da bagnato in vita, senza rovinarla troppo, in modo da evitare un secondo pit-stop quando sarebbe tornata la pioggia.

Tabella FUnoAT

Dal grafico dei distacchi qui sopra si può notare chiaramente l’inefficacia del pit stop Ferrari di Leclerc. Nel momento in cui si è fermato, ha inziato a perdere tantissimo race time, rovinando completamente la corsa. Sulla pioggia Max non funzionava affatto. Con un fondo umido ed una vettura sbilanciata, fino al primo stop non hanno potuto fare molto.

Si nota infatti uno scollamento netto tra l’olandese e le due McLaren, oltre che le due Mercedes. Con le medie soffrivano veramente tanto.  Sulla pioggia c’è stato anche un chiaro cambio di tendenza alla leadership. Notare l’inversione del comando della gara tra Mercedes e McLaren. Era tutto una questione di gomme e come queste lavoravano giro per giro. 

Ferrari, Leclerc arranca: Verstappen anticipa la sosta

La pioggia è tornata al giro 26. Verstappen faticava moltissimo e si è quindi fermato alla tornata successiva per montare le Intermedie. Sulla sua RB20 hanno anche aumentato l’incidenza dell’ala frontale di ben 4 click. Una regolazione molto importante per cercare di limitare il sottosterzo che stava accusando Max. La Red Bull ha preso una decisione strategica molto buona, anticipando di un solo giro la decisione dei leader ha potuto rimettersi in gioco, facendo di fatto un undercut molto potente. L’olandese è uscito a meno di 4 secondi da Hamilton, in quel momento in terza posizione. 

Al giro successivo sono rientrate anche le Mercedes e Norris. Piastri ha dovuto aspettare un giro in più e così la sua gara è stata danneggiata. Le Frecce d’Argento hanno fatto un doppio pit stop. Tuttavia, il gap relativo tra i due piloti per attuare questa tattica non era sufficiente. Anche per questo Russell ha perso la posizione su Verstappen

Una volta montata la gomma Intermedia, tutti si sono accorti che questa si degradava molto velocemente. Il consumo era per lo più di tipo termico, per cui tutti cercavano delle pozzanghere per raffreddarla. L’anteriore era il principale limite. Per questo motivo in Ferrari hanno detto a Sainz di caricare meno il primo asse alle curve 11 e 15. Nel complesso tutti hanno cercato di curare l’anteriore variando i settaggi dei vari tool sul volante.

Hamilton e Norris su Soft, Verstappen tenta l’azzardo con la Hard. Ferrari lontana

Finita la pioggia, il primo a tornare alla gomma slick è stato Hamilton. Con il suo ingegnere, Lewis ha deciso che le gomme anteriori avevano raggiunto il punto di crossover. Hanno quindi pittato al giro 38 per passare alla gomma Soft. Di fatto è stata la scelta giusta, in quanto aveva un’attivazione molto rapida e mancavano relativamente pochi giri al traguardo (13).

Il giro successivo al pit stop sarebbe stato critico per Mercedes, poichè dovevano tentare l’undercut su Norris. L’inglese della McLaren è finito dietro all’uscita dei box, complice anche un un errore commesso nel posizionamento per alla piazzola (4.5 secondi di pit stop). Qui però bisogna sottolineare la bravura del team di Brackley nell’effettuare la chiamata per Hamilton.

Un giro più tardi e Lewis non avrebbe potuto tentare l’undercut e avrebbe dovuto cercare il sorpasso in pista. Norris ha marcato la scelta Mercedes montando la Soft. Entrambi avevano una gomma rossa usata. In Red Bull hanno pensato più agli ultimi giri della corsa, montando la gomma Hard nuova, che si è rivelata molto utile. 

La McLaren ha perso un’occasione. Se si consulta la tabella proposta all’inizio, si noterà che le MCL38 avevano due treni di mescole medie alla partenza. Per cui nello stint finale avrebbero potuto montare un secondo treno di Medium, che probabilmente sarebbe stato il compromesso perfetto tra la Hard e la Soft. Perchè non l’hanno montato? C’è stato un errore di fondo di comunicazione.

Il team ha chiesto a Lando che gomma volesse, ma erano loro ad aver tutti i dati per decidere in quel momento. La decisione sarebbe spettata maggiormente agli strateghi piuttosto che al parere dei piloti. La gomma Hard è stata scelta dall Ferrari con Sainz, che altrimenti avrebbe avuto solo quattro treni di Soft usate. Per gli ultimi giri hanno montato una Soft usata visto che potevano fare un free stop avendo un vantaggio ingente su Hulkenberg, in sesta posizione. 

Nell’ultima parte di gara Max aveva un passo molto forte. La Hard di fatto era la gomma giusta per riuscire ad inanellare più giri ad un ritmo sostenuto. La gestione delle temperature, e quindi della finestra operativa, è più semplice visto che questa ha una working range di alcuni gradi più alta.

Tabella FUnoAT

Qui sta la bravura di Hamilton, che ha saputo tirar fuori il massimo dalla gomma, tenendola in vita. Nel momento in cui Verstappen ha sopravanzato Norris, Lewis è riuscito a mantenere il gap di sicurezza, perdendo, nei giri rimanenti, ‘solo’ 1 secondo. Nel complesso, le temperature più fresche nell’arco di tutto il week end hanno aiutato la Mercedes.

Per quantificare la giornata odierna con dei numeri, possiamo dire che Mercedes e Red Bull erano a pari livello. Verstappen e Hamilton erano entrambi sul 1:35.1, tempo medio su tutto l’arco della gara. La McLaren di fatto era la terza forza, ma staccata di un solo decimo medio. La Ferrari è mancata, concludendo come quarta forza, ma con un gap di quasi 9 decimi al giro. La Scuderia di Maranello è in alto mare, lo si vede chiaramente.

Arrivare in una Silverstone, perlopiù con temperature così fresche, erano le condizioni più sfavorevoli per la SF-24 attuale. A livello di setup ci si aspettavano diverse difficoltà per mettere assieme l’assetto, perché di fatto la coperta si è molto ristretta. Vasseur, team principal della Ferrari ha ammesso che gli aggiornamenti, portati in anticipo rispetto alla tabella di marcia, non stanno funzionando come si aspettavano.

A livello tecnico c’è qualcosa che non combacia tra la pista e l’ambiente simulativo, quale CFD e galleria del vento. Ora hanno fatto un passo indietro per capire quale sia nel dettaglio il problema. Ciò che sospettiamo è un problema della Ferrari a livello aerodinamico, quale un fluido che si stacca in determinate situazioni, a certi angoli di imbardata o rollio. Ciò di riflesso porta il team a perdere il filo nella costruzione del setup. A livello di efficienza poi non è stato fatto un passo in avanti e attualmente questo è un grosso limite rispetto ai diretti competitor, ovvero le tre scuderie che oggi si sono giocate la vittoria. 


Autore: Niccolò Arnerich

Immagini: FUnoAT – Scuderia Ferrari

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Niccolò Arnerich