Formula 1

F1, McLaren cambia strategia: update continui per vincere il mondiale

McLaren in F1 sta andando alla grande? Ni. Il potenziale per vincere ogni singola gara fa presenza dal Gran Premio di Imola, peccato che da allora i trionfi della storica scuderia di Woking si limitino alla recente Ungheria per mano di Oscar Piastri. Davvero troppo poco. I tifosi del team inglese non possono essere contenti, specie pensando che Red Bull sta attraversando un periodo parecchio difficile, dove pare abbia totalmente smarrito la ragione relativa agli aggiornamenti della monoposto. Non lo diciamo solo noi ma bensì i diretti interessati. Marko ha lanciato l’allarme a Budapest al quale hanno fatto eco le preoccupazioni di Verstappen.

Christian Horner in qualità di team principal e capo squadra deve necessariamente fare quadrato. Per questo resta positiva cercando di alimentare il morale della truppa. Ciononostante la situazione è tutt’altro che agevole. La RB20 ha dei difetti, soffre e pure nelle piste dove in teoria dovrebbe essere la favorita, come a Spa-Francorchamps grazie ad un layout che poneva l’efficienza aerodinamica al centro del weekend, è di fatto costretta a compromessi tecnici per bilanciare l’auto. Un contesto che Max sta soffrendo non poco durante le ultime settimane.

Per di più i campioni del mondo in carica stanno correndo con un solo pilota. Sergio Perez si è miseramente perso nei meandri della sua mente. Sebbene in Belgio, davanti ad un chiaro ultimatum pareva essersi ripreso, in realtà ha disputato una gara ancora una volta sottotono. Correre con un solo pilota è parecchio complicato per Red Bull, perché McLaren ha dimostrato di avere una super vettura e Mercedes non sta di certo a guardare. Scuderia di Brackley che ha realizzato un salto prestazionale in avanti negli ultimi davvero invidiabile, come dimostrato nelle pista che si srotola tra i boschi delle Ardenne.

uno sconsolato Max Verstappen (Red Bull) prima di prendere il via al Gran Premio del Belgio 2024

All’appello sta mancando la Ferrari. Il team italiano era partito molto forte e addirittura era la squadra più accreditata per raggiungere e superare Red Bull. Poi l’abisso improvviso e il passo da gambero dopo gli ultimi aggiornamenti della Spagna. Non un granché il Cavallino Rampante negli ultimi mesi, ma è comunque li che cerca di dare fastidio e di fatto, negli ultimi due Gran Premi, Leclerc è arrivato davanti a Verstappen togliendo punti al leader del campionato mondiale. Per questo fanno letteralmente incazzare i risultati ottenuti dalla McLaren che sta buttando via la chance di lottare per ambedue i titoli iridati.

F1, McLaren cambia approccio in fabbrica: piano aggiornamenti fitto per battere Red Bull

Ne abbiamo discusso giusto due giorni sulle nostre pagine tramite uno scritto dedicato. Per McLaren urge una sveglia perché la MCL38 vale molto di più di quello che il team sta dimostrando in pista. Manca esperienza? Può darsi… d’altra parte l’attuale gruppo di lavoro è “giovane” e non abituato a lottare per il vertice. Per questo ha commesso errori strategici e non è stato in grado di approfittare di occasioni d’oro durante diverse corse facendosi fregare da Red Bull e Mercedes. Per di più Lando Norris sta dimostrando una certa fragilità emozionale che rallenta le sue prestazioni.

Lando Norris (McLaren) sale sul podio – Gp Ungheria 2024

Pilota sul quale la squadra ha puntato forte in tempi non sospetti. Fase di partenza a parte, dove senza dubbio va fatto un lavoro per cercare di ottimizzare gli start a bordo della MCL38 per non buttare alle ortiche le gare, il britannico pare stia soffrendo non poco la maturità del compagno di squadra. Un Piastri che in sordina si sta mettendo sulle spalle le sorti della squadra mostrando carattere e sicurezza dei propri mezzi. Parliamo di caratteristiche che McLaren attendeva da Norris e che invece, appunto, il più esperto inglese non sta facendo intravedere.

Il team sembra comunque contento e non va bene. Il bicchiere mezzo pieno va menzionato quando non ti giochi nulla. Quando invece hai mostrato a tutti il mondo la tua bravura tecnica producendo e aggiornando una vettura sino a portata al pinnacolo del motorsport, non puoi accontentarti di arrivare dietro a Verstappen che partita in undicesima posizione. Un atteggiamento deficitario, scarico, che da un preciso messaggio al resto della truppa: anche se non si vince siamo comunque contenti e soddisfatti. Pazienza, ci riproveremo l’anno prossimo se saremo bravi.

Il peggior modo di motivare una scuderia di F1 è proprio questo. Ovviamente noi ci rifacciamo alle parole pubbliche, quelle rilasciate ai media. Speriamo pertanto che nelle “segrete stanze”, a porte chiuse insomma, dalle orecchie di Andrea Stella esca una colonna di fumo alta decine di metri e che le sue sembianze quando rimprovera piloti, tecnici e ingegneri per lo scarso rendimenti siano quelle di un drago. Non sapremo mai se tale scenario vada in onda regolarmente, ogni lunedì nei consueti briefing, quando tutti i componenti del team si rammaricano di quello che poteva essere ma in realtà non è stato.

Andrea Stella, team principal della scuderia McLaren F1 Team

Da Woking non trapela nulla in tal senso. Quello che possiamo commentare riguarda il piano di lavoro della scuderia per la seconda parte del campionato. Sempre l’ex ferrarista ora team principal della McLaren con pieno merito, ad inizio stagione aveva tracciato il “modus operandi” della scuderia inglese. Metodologia e approccio scelto con cura in quanto, a differenza dei colleghi, il team aveva deciso di portare meno novità a livello numero durante la stagione, preferendo concentrare gli update in pochi ma realmente effettivi pacchetti. Strategia che tutto possiamo dire tranne che non abbiamo funzionato.

Tuttavia il campionato scorre via velocemente e per restare aggrappati al treno che ti permette di competere per la vittoria e di riflesso giocarti almeno uno dei due mondiali, quello costruttori è più plausibile, McLaren ha deciso di modificare la sua tattica in merito agli aggiornamenti. Per questo dal Gran Premio di Olanda in poi, la squadra britannica cercherà innanzi tutto di anticipare delle novità e per di più produrre in maniera più costante. Tanti piccole correzioni che possano sempre massimizzare il rendimento dell’auto in qualsiasi scenario competitivo.

lo statunitense Zak Brown, CEO McLaren

Questo l’obiettivo che sottolinea come la voglia di provarci ci sia. Resta da capire se McLaren sarà brava a farlo senza perdere il coretto punto di lavoro della monoposto. Un fattore che ha infinocchiato Ferrari ma pure Red Bull e Mercedes. Una RB20 che non ha funzionato con recente reshaping del cofano e una W15 che ha momentaneamente messo da parte nuovo fondo e diffusore. Se McLaren continuerà a mostrare questo altissimo livello competitivo e a fine anno non vincerà nulla, la tirata d’orecchie che Zak Brown dovrà fare ai suoi dipendenti e a se stesso sarà enorme.

Autore: Zander Arcari – @berrageiz.

Immagini: McLaren F1 – F1Tv

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Zander Arcari