Formula 1

Norris e la McLaren devono ancora crescere

La lotta tra McLaren e Red Bull ha ravvivato un mondiale che a inizio anno sembrava già segnato. Max Verstappen, leader indiscusso del campionato non ha più la vettura più forte in griglia, e addirittura a Silverstone, sede del successo di Lewis Hamilton, la RB20 è sembrata per alcuni tratti anche la terza forza in pista. Questo però non ha frenato l’olandese, capace comunque di vincere delle gare nonostante non avesse a disposizione la monoposto migliore.

La squadra di Woking si è palesata a inizio maggio come prima contendente della Red Bull, ma per diversi motivi è stata vinta una sola gara, quella di Miami, laddove la MCL38 è di fatto uscita allo scoperto per la prima volta in questa stagione. Diverse sono state le gare nelle quali Norris avrebbe potuto conquistare un successo, ma tra errori suoi e quelli commessi dal team, specialmente alle strategie, chi ne è uscito realmente vincitore è stato proprio Verstappen, anche quando a vincere i Gp sono stati altri.

Max Verstappen (Red Bull) festeggia il secondo posto di SIlverstone

Parliamo nella fattispecie della Mercedes, terza incomoda ultimamente, capace di conquistare Spielberg e Silverstone con Russell e Hamilton sicuramente per meriti, ma anche approfittando dei casotti combinati dalla McLaren: in Austria, Norris è stato sì spinto fuori da Verstappen, ma avrebbe potuto e dovuto gestire meglio la lotta con l’olandese, considerando i tentativi falliti di sorpasso prima del fattaccio. In Gran Bretagna invece, appena qualche giorno fa, l’ennesimo errore di strategia ha messo fuori dai giochi l’inglese.

Già in Canada, per esempio, la scuderia di Woking ha buttato alle ortiche la vittoria non fermando Norris in regime di Safety Car mentre si trovava in testa. Anche in quel caso, il team non ha operato al meglio, cosa che invece costantemente fa la Red Bull: quando la vettura non risulta essere la migliore, la squadra prende sempre le decisioni migliori, lo abbiamo visto anche a Silverstone, il tutto aggiunto al talento smisurato di Verstappen, in grado di sfruttare ogni minima caratteristica a favore della sua monoposto.

McLaren: sbagliando si impara, ma senza esagerare

Questo è sicuramente un aspetto importante e che la McLaren deve necessariamente migliorare: pur essendo una delle squadre più storiche della F1, a Woking devono riabituarsi a lottare costantemente per le zone alte della classifica, d’altronde il nome conta ovviamente, ma quando si opera in pista, se non hai un background importante alle spalle, è normale che maturerai soltanto con l’esperienza, e quindi sbagliando.

Lando Norris (McLaren) costretto al ritiro – Gp Austria 2024

E’ un po’ il processo che sta attraversando proprio il team capitanato da Andrea Stella, molto analitico e sincero nel dopo gara di Silverstone: bisogna quindi evitare di commettere certi errori che a posteriori sembrano anche banali, ma che sul momento vanno presi in tempi davvero rapidi. Abbiamo fatto certe discussioni anche sulla Ferrari nel recente passato, questo perché anche a Maranello non c’era, e forse non c’è tutt’ora, l’abitudine a giocarsi le posizioni più importanti costantemente.

Dentro al calderone però dobbiamo metterci anche Lando Norris: il britannico fino allo scorso anno è sembrato sempre troppo leggero con Verstappen, tant’è che nell’edizione 2023 proprio della gara di Silverstone, fece scalpore il modo in cui non si è difeso all’attacco di Max. Eppure già all’epoca la McLaren aveva tutte le carte in regola quantomeno per giocarsi la vittoria di quella gara e il podio con entrambe le vetture.

Il pilota inglese è sicuramente maturato da allora, ma sembra ancora soffrire e non poco questo status di primo vero antagonista del tre volte campione olandese. Forse è un qualcosa che al momento sembra più grande di lui: facendo un paragone con Leclerc, possiamo asserire con assoluta certezza di come il monegasco, a parità di condizioni, si sia dimostrato più di una spanna sopra lo stesso Lando. Con questo non vogliamo certo sminuirlo, ci mancherebbe, è un grandissimo talento, ma l’impressione è che debba ancora fare quel click decisivo a livello mentale.

Charles Leclerc (Ferrari) – Sprint Race, Gp Austria 2024

Zak Brown, CEO della McLaren, continua a spronarlo, dichiarando di come Norris sia un pilota aggressivo una volta indossato il casco. Non lo mettiamo assolutamente in dubbio, ma senza quello scatto decisivo nella propria testa, Lando rischia di rimanere un incompiuto. Ha la vettura più veloce da due mesi, eppure ha vinto soltanto una volta. Tra lui e il team c’è bisogno di quella convinzione in più per giocarsela davvero contro i più grandi degli ultimi anni, altrimenti va tutto a vantaggio di Red Bull e Mercedes, squadre vincenti e in grado di approfittarne ad ogni minima occasione, come abbiamo visto appunto da Imola in poi, eccezion fatta per Monaco, unico lampo rosso di questo periodo.


Autore: Andrea Bovone

Immagini: McLaren Media Centre – Red Bull Content Pool

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