Mercedes si approccia al quattordicesimo round di F1 con parecchia consapevolezza. Il team di Brackley sa di non essere all’altezza di McLaren e Red Bull. Tuttavia sta lavorando per raggiungere questo livello di competitività, in quanto i tecnici di hanno capito che la possibilità non è così remota. La convergenza prestazionale ha oramai messo piede all’interno della massima categoria del motorsport e gli equilibri sono sempre più sottili. Una stagione che è partita pensando all’ennesima dominio del team austriaco, in realtà si è rivelata una piacevole sorpresa.
Tante battaglie in pista con diverse scuderie cha a turno hanno lottato per vincere. In queste ultime gare manca all’appello Ferrari che, dopo un avvio di mondiale importante si è persa con gli aggiornamenti della Spagna. Per Mercedes è stato l’esatto contrario, in quanto dopo una partenza alquanto complicata è riuscita a correggere la vettura con diversi update. Una capacità di reazione importante che non è finita qui. A sostenerlo è lo stesso Toto Wolff. Il team principal e co-proprietario della scuderia tedesca è sempre molto agguerrito è di recente ha promesso aggiornamenti continui sulle due W15.
Quello del Belgio è un tracciato molto complesso poiché richiede diversi compromessi, sia dal punto di vista aerodinamico che da quello meccanico. La W15 non é riuscita a costruire una messa a punto perfetta durante il week-end dell’Ungheria. In pratica non sono riusciti a ottimizzare i tratti dove esaltare le capacità della propria monoposto, come il primo e l’ultimo tratto del tracciato. Il settore centrale era territorio McLaren e Red Bull che potevano avvalersi di un livello di carico più alto derivante dal fondo. In generale Mercedes costruisce il setup ottimizzando la vettura nel lento.
A Spa-Francorchamps non ci sono molti tratti lenti, se non la prima curva e l’ultima chicane. Probabilmente, come farà Ferrari, partiranno dal massimizzare le velocità di punta, nel primo settore alla fine del rettilineo del Kemmel e poi nell’ultimo tratto prima della staccata verso la Bus Stop. Per ottimizzare le velocità bisogna lavorare principalmente sull’aerodinamica e sulla strategia di scarica della batteria. Ci sono aeree del tracciato molto lunghe dove si usufruisce della potenza ibrida e il rischio che questa venga a mancare negli ultimi metri di questi rettilinei esiste. Una condizione che si vuole evitare.
Mercedes è spesso riuscita a utilizzare assetti scarichi per massimizza l’EOSS, anche se nel computo del giro totale non erano sempre molto competitivi. L’attuale monoposto ha peculiarità ben differenti rispetto ad alcuni mesi fa. Nel settore centrale però sarà difficile riuscire a sfidare Red Bull e McLaren. Queste due auto hanno molto carico derivante dal fondo e anche un livello di efficienza maggiore, mentre le velocità minime della W15 in questa tipologia di curve è inevitabilmente minore. Anche in Inghilterra, dove hanno vinto, non costruivano il loro vantaggio nei tratti ad alta velocità.
Bensì andavano a contenere il distacco in queste zone sopracitate. Le motivazioni sono semplici: per la W15 resta un bilanciamento maggiormente sovrasterzante nel veloce che quindi limita l’efficacia della monoposto. Al contrario l’anteriore é abbastanza solido, anche se non ai livelli McLaren. Ragion per cui riescono a costruire un certo vantaggio in ingresso. Ricordiamo che in Austria all’uscita di curva 3 Hamilton era il migliore. Per cui dipende molto da che setup riescono a costruire e quali compromessi riescono a trovare. Già dal punto di vista aerodinamico dovranno quindi fare una scelta.
Utilizzare l’ala posteriore da medio carico scelta per Austria e Inghilterra, oppure optare per la specifica da più basso carico che fu adottata in Arabia Saudita. Ecco che dovranno capire quale livello di carico potrà adattarsi meglio al tracciato, in grado di fornire il migliore compromesso lungo il giro. L’ala da maggior carico può aiutare la percorrenza del settore centrale e aggiungere del carico al posteriore. Ma di riflesso potrebbe limitare eccessivamente le velocità di punta. Nel caso, Mercedes dovrà adottare l’ala da basso carico con una maggior incidenza o con un’altra configurazione della beam-wing.
La scelta verrà presa anche in base al livello dei competitor nelle varie aree. L’ulteriore incognita riguarda il meteo che può variare di maniera repentina. Abbiamo visto come la W15 sia altamente sensibile alle temperature. Forse questo é il parametro più importante per la Mercedes. Se fa troppo caldo, a prescindere dal setup, non riescono a contenere le temperature sul secondo asse (retrotreno) e di riflesso l’handling della vettura peggiora. Qui in Belgio la colonnina di mercurio sarà più bassa e per questo si potrebbe sbloccare la performance in modo significativo.
Proprio per tale ragione ci aspettiamo che in Mercedes riusciranno a trovare una buona performance. Resta da capire se saranno in grado di giocarsi le proprie chance per le posizioni importanti, quelle che contano. Red Bull con minori temperature potrebbe fare un passo indietro e mentre le W15, appunto, uno in avanti. Si prospetta un fine settimana alquanto interessante. Già nella giornata di domani, Fp1 ed Fp2, avremo le prime conferme. Non ci resta di attendere per saperne di più…
Autori: Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich
Immagini: Mercedes AMG F1 Team – F1Tv