Red Bull ti mette le aaali, spot storico della marca austriaca. In F1 pare che il solo Max Verstappen stia facendo incetta di bibite energetiche, perché da solo sta trascinando il team verso l’alto. Basta osservare il rendimento di Sergio Perez per carpire che la RB20 è lontana parente della monoposto schiaccia sassi targata 2023. Eppure continuano a vincere, appunto grazie all’olandese. In Austria, Gran Premio di casa, l’obiettivo non è stato raggiunto e in parte, almeno questa volta la colpa va ascritta pure al fenomeno di Hasselt. Nessuna polemica sia chiaro, solo poteva gestire il duello con Norris diversamente.
Nel farlo avrebbe potuto portare a casa un ulteriore successo, oppure accontentarsi di un onesto secondo posto. Secondo gradino del podio che avrebbe senz’altro fatto più comodo del risultato ottenuto. Da quando non Newey non c’è più le sembrano funzionare in maniere differente. Peggio, insomma. Ciononostante l’accoppiata Red Bull–Verstappen resta il punti di riferimento della massima categoria del motorsport. Una fusione che fa ammattire gli avversari e, pure in Inghilterra, resta il binomio più accreditato per portare a casa ancora una volta la palma del migliore.
Il Circus fa tappa a Silverstone. Sulla carta uno dei circuiti più favorevoli alla RB20. Negli ultimi weekend per la scuderia di Milton Keynes non sono mancate complicazioni, lo sappiamo molto bene. A livello di setup, i tecnici della scuderia austriaca hanno avuto grossi problemi lo scorso anno. Con i competitor che si avvicinano, McLaren su tutti, i margini di errore aumentano. Non sempre la via che viene intrapresa per costruire la messa a punto a livello aero-meccanico è stata quella giusta. In questa stagione lo abbiamo notato molto spesso.
In questi ultimi mesi, infatti, il team campione del mondo in carica non è riuscito a curare determinati atteggiamenti della monoposto. In questo caso è subentrata la bravura di Verstappen. Uno dei parametri più importanti a Silverstone sarà l’efficienza aerodinamica, ovvero il rapporto tra il carico prodotto e la resistenza generata. Il circuito infatti ha uno spettro di curve parecchio differenti tra di loro. Ci sono molti tratti veloci in cui serve un’alta quantità di carico, ma non mancano zone più lente a media o bassa velocità in cui il grip meccanico prevale.
Con McLaren, la Red Bull è la vettura più completa al momento. Di conseguenza, i leader della classifica hanno un range di setup abbastanza ampio con cui possono “giocare”. La versione che produce alta downforce non dovrebbe essere utilizzata, vista quest’anno solamente a Monaco. Considerando che il fondo della monoposto produce tanta spinta verticale pulita, scevra dalla deportanza, la scelta per l’Inghilterra ricadrà sulla specifica da medio-alto carico vista anche in Austria. Versione decisamente più versatile che, abbinata con la giusta versione della beam-wing, andrà a ottimizzare il rendimento.
A Barcellona, durante le prove libere, la RB20 soffriva un certo quantitativo di sovrasterzo a centro curva. Lo sappiamo: a determinate velocità e in certi tipi di curva, il posteriore della Red bull è un po’ leggero nella fase di inserimento sino a fine curva. Mentre dall’apice in poi la vettura mostra parecchia stabilità ed è li che fa la differenza. Inoltre, è molto agile nei cambi di direzione, complice un anteriore molto rigido. Caratteristica che potrebbe favorirli in curve veloci come le Becketts. Nelle zone più lente lo scorso anno tendevano a costruire bene la parte di ingresso, guadagnando fino all’apice, cercando poi di gestire l’uscita.
In buona percentuale di curve ciò ha funzionato. Quest’anno, con una vettura con caratteristiche differenti, cercheranno di ottimizzare la fase di uscita, cercando di “mettere giù” meglio la trazione. Meteo: questo fine settimana si prevede pioggia e temperature massime di 17°C. Il clima in Inghilterra è molto variabile, elemento che potrebbe avere delle conseguenze sull’utilizzo degli pneumatici. Il circuito di Silverstone ha un profilo di energia (simile al Giappone) che si immette negli pneumatici molto elevato. Per questo in genere non si hanno problemi di attivazione.
La Red Bull in condizioni simili non ha mai sofferto grattacapi. La quantità di “frizione” che riescono a creare sulla gomma è sufficiente e riescono a scaldare bene la carcassa. Per questo weekend, inoltre, sono attesi alcuni aggiornamenti nel corpo vettura. Ci riferiamo a modifiche che non saranno molto visibile ma che, almeno nella speranza dei tecnici, dovrebbero poter fare un bella differenza. Questa la volontà, perché gli avversari sono sempre più vicini e la necessità di realizzare un passo avanti impera.
Autori: Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich
Immagini: Oracle Red Bull Racing – F1Tv