Formula 1

F1|Red Bull: assetto per gestire i bump – Anteprima GP d’Ungheria

Red Bull nel mondiale 2024 di F1 sta soffrendo. Lo stesso Max Verstappen ne ha parlato, perché il dominio non esiste più e contestualmente diverse scuderie sfidano la scuderia di Milton Keynes. Ci riferiamo a McLaren in particolare che grazie alla MCL38 trova sempre il modo per attaccare la RB20. Team di Woking che non è baravo a massimizzare il fine settimana però. Se lo avesse fatto da Miami in poi, con ogni probabilità, le due classifiche iridate sarebbero alquanto differenti. C’è poi Mercedes che ha vinto le ultime due gare. Un gruppo di lavoro in forte ascesa.

All’appello manca Ferrari che come “di incanto” è scivolata dal Canada all’interno di un imbuto prestazionale. Una caos nato ancor prima dell’ultimo pacchetto di aggiornamenti e sul quale, almeno per il momento, 3 gare dopo, non arriva la quadratura del cerchio. A Budapest il Cavallino Rampante parte abbastanza fiducioso. Vedremo. Red Bull, dicevamo, che resta pur sempre assieme all’olandese il duo da battere. Un’accoppiata che non si arrende mai, massimizza ogni singola situazione e proprio per questo si trova in testa ai due mondiali, quello piloti e quello costruttori.

Max Verstappen (Oracle Red Bull Racing) – GP Gran Bretagna 2024

La Red Bull è sotto attacco ormai da diverse gare. La finestra di funzionamento della RB20 pare decisamente più ristretta rispetto al recente passato, complice soprattutto l’avvicinamento degli avversari, che porta la scuderia austriaca a cercare compromessi di set-up che in precedenza non erano difficili da trovare. Lo scorso anno, su questo tracciato, sebbene fu poi sconfitto poi in gara la pole fu conquistata da Lewis Hamilton. Il circuito di Budapest presenta un solo rettilineo, per cui l’importanza dell’efficienza aerodinamica è ridotta. Arma che sarà quindi meno potente rispetto all’Inghilterra.

F1, Red Bull sa come fare per limitare i problemi relativi ai bump

Ungheria 2023: Max costruiva un buon vantaggio in curva 1, dove però in uscita perdeva nel momento in cui andava sul gas. Alla 2 serve un anteriore con molto grip e di fatto la vettura colorato di blue racing guadagna moltissimo in ingresso, perdendo poi qualcosa nell’accelerazione verso la 3. La RB19 dello si avvaleva di un front-end molto solido, ragion preci tendeva a guadagnare tempo prezioso nella prima fase della curva sino all’apice. Un po’ quello che dovrebbe fare la Ferrari quest’anno. La RB20 è decisamente migliorata in trazione rispetto alla stagione passata ed è proprio per tale ragione che a Budapest dovrebbe trovare una buona performance.

Max Verstappen (Oracle Red Bull Racing) a bordo della sua RB20 – FP1 – GP Inghilterra 2024

Osservando il comportamento della RB20 sappiamo che guadagna terreno da centro curva in poi. Elemento rimasto inespresso a Monaco non avendo estratto il potenziale dell’auto per diversi motivi. Fattori legati in parte a una messa a punto non ottimale con un’handling sui cordoli abbastanza debole. L’auto di Verstappen sembra faticare a trovare un buon compromesso aero-meccanico su circuiti con un manto stradale più disconnesso, quindi con tanti bump, come appunto l’Ungheria. Nel complesso, con l’obiettivo di avere una piattaforma aerodinamica molto stabile, la vettura si rivela molto rigida.

Ecco perché alle basse velocità i due assi non hanno molto grip, soprattutto quello longitudinale. Nel secondo settore dell’Hungaroring potrebbero fare la differenza per costruire il giro. Red Bull che ha molto carico e generalmente un buon bilanciamento in queste tipologie di curve. In Inghilterra recuperavano su tutti nel complesso delle Becketts, anche se dobbiamo ricordare che montavano un’ala maggiormente carica, avvalendosi della più alta efficienza di cui la RB20 dispone. Qui le differenze in termini di downforce saranno minori e la McLaren sarà la prima rivale.

Nel complesso la scuderia campione del mondo dovrà abbassare la rigidità sospensiva, senza però destabilizzare la piattaforma aerodinamica. Essendoci molti bump, infatti, le rigidità richieste saranno minori, ma il compromesso finale che riescono a trovare è molto spesso competitivo. Nel terzo settore troviamo una sola curva a 90° e a media velocità di percorrenza, seguita poi da due tornanti impegnativi in cui serve tanta trazione, ma anche un buon front-end che non sia carente in rotazione. L’obiettivo è avere un’auto che fornisca fiducia nell’affrontare i bump, aspetto che non sempre è stato raggiunto quest’hanno.

Max Verstappen (Red Bull) durante il Gp d’Austria 2024 di F1

Tuttavia va detto che la Red Bull riesce spesso ad essere rapida anche in questi tratti, anche se Verstappen si trovi tutto tranne che a proprio agio. Anche le gomme giocheranno un ruolo molto rilevante in Ungheria, non potrebbe di certo essere altrimenti. Lo scorso anno la RB19 perse la pole position proprio per tale ragione, non riuscendo a massimizzare il giro secco sulla Soft. Il caldo come succedere per la Ferrari farà bene alla vettura austriaca, la quale tende a scaldare meno la gomma. È tutta una questione di quanto tempo si riesce a tenere le mescole vicino alla temperatura ideale.

Autori: Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich 

Immagini: Oracle Red Bull Racing – F1Tv

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Pubblicato da
Zander Arcari