Red Bull aveva la necessità di aggiornare la RB20. In F1 gli update sono sempre necessari, specie se come ne l caso della campagna agonistica 2024 la convergenza prestazionale è arrivata. McLaren ha oramai raggiunto le prestazioni della vettura austriaca. Da Miami in poi il fatto è acclarato. Grazie a super Max Verstappen la squadra di Milton Keynes ha mantenuto la leadership. Talento davvero grande dell’olandese alla quale il gruppo di lavoro attualmente si aggrappa. Per dare un mano al campione del mondo in carica serviva qualche novità che potesse alzare il rendimento.
Per questa semplice ragione il reparto tecnico diretto da Pierre Waché, sostituto “naturale” di Adrian Newey, ha elaborato alcune modifiche ai bolidi austriaci. La ragione è sempre la stessa: migliorare le performance e fornire ai propri piloti un’arma più tagliente per difendersi da una concorrenza sempre più agguerrita. Durante la prima sessione di prove libere la RB20 numero 1 ha mostrato le migliorie in questione. Update sul quale è ancora presto per sbilanciarsi, ma secondo un primo giudizio del fenomeno nativo di Hasselt, ascoltando via radio i suoi commenti, pare che le cose vadano nella giusta direzione.
Grazie alle immagini in arrivo dalla pitlane britannica possiamo prendere in esame le diverse migliorie che i tecnici della Red Bull propongono per questo dodicesimo round del campionato mondiale di F1 targato 2024. Parliamo di modifiche sulla quale la scuderia in testa alla classifica nutre forti aspettative. Aggiornamenti che un po’ spaventano i diretti competitor, perché se il salto di qualità attesa sarà confermato dalla pista, le due vetture colorate blue racing potrebbero riguadagnare del margine importante sul resto dei top team. Senza ulteriori preamboli andiamo a vedere di cosa si tratta.
Red Bull si presenta in Inghilterra con un nuovo fondo. Come specificato dalla FIA, le modifiche dovrebbero riguardare la porzione del pavimento che avvolge la struttura anti impatto laterale (SIS). La posizione relativa nello spazio di tale struttura rimane invece invariata. Le modifiche in sè non sono affatto semplici da notare. Tuttavia, osservando le foto con perizia, notiamo subito che i pannelli che compongono il fondo hanno una forma differente. I contorni in rosa evidenziano il perimetro del pannello che ricopre la SIS, ora di dimensioni più piccole. L’orientamento della fibra di carbonio rimane invece invariato.
Andando nello specifico, le modifiche dovrebbero concentrarsi “sopra e dietro la struttura la SIS”. Prendendo in esame nel dettaglio la disposizione delle fibre e cercando di calcare i contorni del fondo in quella zona, vediamo che effettivamente ci sono alcuni aggiornamenti. La freccia verde indica infatti un ‘bulk’, presente nella specifica di fondo in Austria, ma non presente in Inghilterra. Lo scalino che si viene a creare tra la struttura SIS e il fondo nella zona più esterna appare invece lo stesso. Un cambio del genere ha a che fare con la traiettoria che si intende applicare al fluido mentre scorre verso il posteriore.
Dopo aver raccolto dati dalla pista e averli confrontati con le simulazioni CFD, i tecnici hanno deciso di modificare questa zona per energizzare i fluidi che vanno verso la cosiddetta ‘edge-wing’, ovvero l’estrattore laterale sul bordo tagliente del fondo. Elemento che di riflesso genera una sovrappressione in quest’area dell’auto che contribuisce a sigillare meglio il fondo, nonché a generare qualche punto in più di carico locale. Come conseguenza di questo upgrade, lo stesso bordo tagliente è stato modificato in minima parte. Innalzando la pressione locale al di sopra del pavimento, l’estrattore laterale lavora con un fluido differente.
L’incidenza dei profili che compongono la edge-wing è stata quindi incrementato. Ricordiamo che, per la Red Bull, tale elemento ha il compito da un parte di espandere il fluido lateralmente, mentre d’altra, grazie alle appendici verticali preposte all’estrazione con una sagomatura di profili aerodinamici, produce carico. Aspetto che concorre all’incremento generale della downforce frontale, con il probabile avanzamento del centro di pressione anche se di entità minore. Non escludiamo una diverso volume complessivo in questa zona che potrebbe produrre un differente campo di pressione.
Autori: Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich
Immagini: Albert Fabrega – @AlbertFabrega