Analisi Tecnica

F1, Ferrari: handling inconsistente e gestione gomma deficitaria

F1, la classifica della Ferrari è chiara: Leclerc è in sesta posizione, a quasi un secondo di distanza dalla vetta. Eppure, rispetto a ieri, la rossa ha fatto un passo in avanti in termini di setup. La vettura vista il venerdì’ aveva molto più sottosterzo, soprattutto nella prima piega e nel tratto che va dalla curva 7 fino alla curva 10. Questa carenza di rotazione si trasformava poi in un eccesso, generando sovrasterzo. Da ieri, i tecnici di Maranello hanno lavorato molto sulla messa a punto, cercando di restituire alla SF-24 un front-end solido, e così è stato.

La vettura italiana si inseriva molto meglio nella sezione centrale, anche se spesso si sono visti alcuni controlli in uscita. Una volta sistemato il bilanciamento della SF-24, l’handling è tornato ad essere quello abituale, cioè un po’ sovrasterzante in uscita. Questo fattore ah senza dubbio limitato l’efficacia della vettura in fase di trazione, specialmente tra la curva 9 e la curva 10, con quest’ultima che ha un peso specifico maggiore poiché precede un tratto Ada latta velocità di percorrenza che porta poi verso la 11.

micro settori: Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) – vs Lando Norris (McLaren) – Q3 Gp Olanda 2024

A seguire possiamo proporre il confronto diretto tra Ferrari e McLaren, utile ad evidenziare le aree in cui la rossa attualmente pecca in maniera pesante. Nel primo settore, la SF-24 guadagna in frenata, beneficiando di una notevole stabilità in queste fasi. Tuttavia il bilancio della prima curva è negativo, con una perdita di 1 decimo e mezzo rispetto alla MCL38 del britannico. Nel settore centrale, Leclerc fa meglio di Norris nell’inserimento alla curva 10, che però sfrutta un mezzo con molto più grip e riesce a guadagnare in tutto l’allungo successivo.

F1, Ferrari testa ma poi scarta l’ala da alto carico versione Monte Carlo

La Ferrari aveva un bilanciamento buono, ma il livello di aderenza è inferiore in tutte le fasi di cornering. In curva 10 è stato fatto un buon lavoro, con i piloti che oggi riuscivano a stare più vicini al cordolo interno, cosa quasi impossibile nelle Fp2. Entrambi si sono lamentati via radio della totale inconsistenza della monoposto. In altre parole, non c’era costanza nell’handling, specialmente alla curva 10. Ogni giro era diverso, come ha detto Sainz, il quale ha sofferto maggiormente tra i due. Questo è legato al bilanciamento, ma soprattutto alle gomme, che hanno costituito ancora una volta una variabile in più.

In alcune zone le mescole andavano in overheating, mentre in altre erano un po’ troppo fresche, creando una certa inconsistenza anche su questo fronte. L’unico settore in cui perdevano meno era il terzo, dove riuscivano a mantenere un distacco di un decimo dalla vetta. L’ultima curva veniva affrontata bene e le velocità di punta erano buone. Le Mercedes e le Red Bull hanno toccato i 335 km/h, mentre la prima delle due rosse è sui 333 km/h.

Charles Leclerc (Ferrari) impegnato a Zandvoort

Si tratta di un delta abbastanza contenuto. Già nell’approccio al weekend avevano costruito una messa a punto che privilegiasse la massimizzazione della top speed. Nella terza sessione di prove libere è stata testata l’ala ad alto carico di Monaco. Forse solo a causa delle condizioni meteo, ma sta di fatto che la storica scuderia italiana aveva deciso di portarla qui a Zandvoort. Tuttavia sull’asciutto non è stata mai provata, poiché a livello di efficienza era molto lontana dal target impostato per il setup.

F1, McLaren vs Red Bull: Verstappen recupera 1.5 edcimi tra la 7 e la 10

La McLaren ha costruito un ottimo setup, riuscendo a trovare il compromesso migliore tra i tre settori. Nel T1 guadagnavano molto alla prima curva, dall’apice in poi. Solo in questi pochi metri recuperava 1 decimo alla Red Bull di Verstappen. Quest’ultima continua poi a perdere anche nella fase di trazione in uscita dalla 3, ovvero la parabolica. La MCL38 godeva di un buon bilanciamento complessivo, solo leggermente sovrasterzante a centro curva. Nulla di troppo evidente. Anzi, questo leggero sovrasterzo aiutava a ruotare la monoposto giovando nel settore centrale, dove la RB20 riusciva a guadagnare soprattutto nella fase di inserimento.

È qualcosa di inusuale, considerando che normalmente la Red Bull tende a costruire il proprio vantaggio nella seconda metà della curva. Verstappen ha accusato una certa inconsistenza nell’handling della sua monoposto, ma è comunque riuscito a mettere insieme un giro secco molto competitivo. Nonostante fosse difficile da trovare, il bilanciamento era buono. Red Bull è riuscita a proporre una direzione da prendere durante la giornata di ieri che oggi è stata ulteriormente sviluppata. Nell’arco di quattro curve (7-10), la RB20 recupera circa 1 decimo e mezzo alla McLaren.

analisi micro settori – Q3 Gp Olanda 2024

La bravura dei tecnici Red Bull è stata quella di trovare un buon compromesso di rigidità con l’anteriore, che ha permesso di avere un inserimento solido, mantenendo poi il vantaggio in fase di trazione. La McLaren ha invece fatto la differenza nei tratti di accelerazione e negli allunghi, riuscendo a guadagnare su tutte le monoposto nell’ultima curva. Infine, la Mercedes ha perso prestazione tra ieri e oggi, anche se la temperatura della pista è rimasta la stessa, intorno ai 30°C.

Il team di Brackley ha sofferto diversi problemi con il front-end, che peccava in termini di grip in diversi punti del tracciato. Fin dall’inizio delle qualifiche le vetture tedesche hanno accusato molto sottosterzo, soprattutto Hamilton, che è finito fuori dal Q2. In curva 9, Russell ha faticato a cercare il cordolo interno durante l’ultimo tentativo del Q3. Alla curva 10, cercava di chiudere la traiettoria, ma la vettura rispondeva innescando un momento di sovrasterzo, con il posteriore che andava in difficoltà. Mercedes da rivedere insomma, in una pista che non sembra piacere troppo alla W15.

Autori e grafici: Zander Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich

Immagini: Scuderia Ferrari- F1Tv

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Zander Arcari