Formula 1

F1, Ferrari cerca i 3 decimi necessari per tornare a vincere

Ferrari torna in pista dopo la pausa estiva della F1 che volge al termine. I team sono già al lavoro per prepararsi al prossimo Gran Premio, che si terrà sul tracciato di Zandvoort, patria del campione del mondo in carica. La prima parte della stagione è stata piuttosto movimentata: dopo un iniziale dominio della Red Bull, i diretti rivali hanno mostrato i muscoli, rivelando alcune vulnerabilità della corazzata austriaca. Solo grazie all’ottimizzazione dei weekend di gara e alle contemporanee défaillance dei concorrenti, Verstappen e la Red Bull sono al comando delle rispettive classifiche iridate.

Molti indicano il Gran Premio di Miami come la sliding door della stagione, ovvero il momento in cui per la prima volta il tre volte campione del mondo è stato battuto in gara da un avversario. Tuttavia, dati alla mano, anche in Florida la monoposto da battere era la RB20, nonostante il team di Woking avesse introdotto in occasione della prima tappa americana della stagione l’unico grande aggiornamento alla McL38. All’epoca si diede molta rilevanza al fortunoso ingresso della safety car, che favorì la prima vittoria di Lando Norris.

Più tardi, a partire dalla vittoriosa trasferta negli Stati Uniti, le monoposto papaya hanno dimostrato un eccellente passo gara nei successivi otto Gran Premi. Tranne che nell’atipico toboga del principato di Monaco, Lando Norris o Oscar Piastri hanno spesso registrato il primo o il secondo miglior passo in gara, con differenze a volte ridotte a pochi centesimi di secondo. La differenza sostanziale è che Verstappen è riuscito a ottenere risultati migliori della concorrenza, anche con un passo medio inferiore, a Imola, Montreal e Silverstone.

Passo medio in gara e rilascio update – Credit: @robertofunoat

Per quanto riguarda la scuderia di Milton Keynes, sembra che il campione del mondo olandese stia davvero raschiando il fondo del barile. Negli ultimi due round, in Ungheria e trai boschi delle Ardenne, la monoposto di F1 numero 1 ha accusato un gap superiore ai due decimi al giro, traducendosi in piazzamenti fuori dal podio. Negli ultimi otto Gran Premi, la RB20 è stata la monoposto con il miglior passo gara solo in due circostanze: al Montmeló e in Austria, dove è avvenuta la collisione con Lando Norris in curva 3.

Nonostante lo sviluppo della monoposto dei campioni del mondo in carica di F1, attraverso il rilascio di due grandi aggiornamenti (a Suzuka e a Budapest), l’ultima creatura di Adrian Newey sembra aver raggiunto il massimo del suo potenziale. Le sorti del campionato piloti appaiono ora più legate alla costanza di rendimento di Max Verstappen piuttosto che a una seconda parte di stagione dominante.

Distacco del passo gara Red Bull rispetto a quello del vincitore – Credit: @robertofunoat

F1, Ferrari: la concorrenza Red Bull cerca continuità

L’analisi puntuale del passo gara dei quattro top team, associata al rilascio dei rispettivi aggiornamenti, consente di valutare i miglioramenti e la differenza nella logica di sviluppo delle monoposto. In questo contesto, è particolarmente interessante l’evoluzione della McL38, che ha “un paio di aggiornamenti significativo. Nel Gran Premio di Cina, precedente alla vittoriosa trasferta in Florida, le monoposto del team diretto da Andrea Stella avevano offerto la prestazione più deludente della stagione. Alla luce dei dati analizzati un considerazione sorge spontanea.

Sarebbe più corretto affermare che McLaren abbia portato alla prima gara negli Stati Uniti una versione “B” della propria vettura. Il cambiamento è stato così radicale da far pensare che la vera monoposto 2024 abbia debuttato proprio a Miami. Diverso è stato l’approccio della Mercedes, che, nonostante abbia iniziato la stagione sui medesimi livelli del biennio precedente, ha frazionato l’aggiornamento della W15 in diversi step evolutivi, iniziati a Miami e conclusi (per il momento) in Belgio. La vittoria di George Russell al Red Bull Ring sia stata favorita dalla collisione tra Verstappen e Norris.

Oscar Piastri (McLaren F1 Team) entra a bordo della sua MCL38 – Gp Monaco 2024

Tutto vero. Ciononostante i successi in Inghilterra e in Belgio sono una chiara dimostrazione che la monoposto tedesca ha finalmente trovato l’equilibrio e una finestra operativa più ampia per essere competitiva su bagnato, umido e asciutto. Infine, il Cavallino Rampante ha visto la sua stagione compromessa dal secondo step evolutivo, che non ha risposto in pista come previsto dalle simulazioni in galleria del vento e al simulatore. Un grave problema che di fatto ha rovinato quanto fatto di buono nei mesi che hanno preceduto la tappa monegasca.

Al netto della vittoria a Monaco ottenuta per mano di Charles Leclerc, dove il passo gara impostato dalla Ferrari del monegasco è stato volutamente orientato a conservare il compound Hard montato dopo la bandiera rossa al primo giro, la SF-24 è stata chiaramente dominante solo nel vittorioso Gran Premio d’Australia. In quella occasione, ricorderemo tutti come Max Verstappen fu costretto al ritiro nelle prime fasi di gara a causa di un noto problema all’impianto frenante posteriore destro che di fatto ha messo fine alla sua corsa alla tornata numero 4.

Distacco del passo gara Ferrari rispetto a quello del vincitore – Credit: @robertofunoat

Anche l’aggiornamento portato a Imola non è stato sufficiente per prendere il comando, sebbene abbia permesso alla Ferrari di restare almeno in scia a McLaren e Red Bull. Pance rovesciate che non hanno funzionato come si pensava, perché la gestione dei flussi non ha fornito quei vantaggi sperati. In questo momento la Ferrari si configura come la quarta forza in pista. Tuttavia l’obiettivo dichiarato è risalire la china attraverso aggiornamenti che possano fornire una piattaforma competitiva. Questa sarà la base su cui progettare la monoposto 677 di Leclerc e Lewis Hamilton per la prossima stagione.

Autore e grafici: Roberto Cecere – @robertofunoat

Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv

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Pubblicato da
Roberto Cecere