Ferrari riparte dall’Olanda, quindicesimo round della F1 2024. Il team di Maranello pensa di aver quasi risolto i problemi che la affliggono dal Gran Premio di Spagna. Sebbene la “toppa” al fondo abbia solo in parte funzionato, tramite lo studio al simulatore, il Cavallino Rampante è convinto di poter mettere assieme un buon weekend di gara. Zandvoort che da quando è tornata nel calendario della massima categoria ha sempre fatto penare la rossa. Un contesto competitivo che questa volta vuole essere gestito in maniera differente. Tante e belle le parole di Vasseur a tal proposito.
C’è una questione relativa alle altezze da terra che pare possa essere in parte risolta. A livello teorico parliamo di una regolazione peculiare degli schemi sospensivi. Staremo a vedere però, in quanto i proclami non servono a nulla senza i fatti. Ferrari deve uscire in maniera definitiva da questa impasse tecnica che dura oramai dal mese di maggio. Troppo tempo sprecato in un mondiale che offriva ottime chance. Red Bull sta soffrendo non poco ma ad approfittarne sono McLaren e Mercedes. La scuderia italiana vuole recuperare terreno e, d’ora in poi, provare a giocarsela alla pari con gli avversari.
La pausa estiva della F1 è finita. Si torna a correre vicino ad Amsterdam. Parliamo di un circuito che rappresenta un banco di prova cruciale per la rossa, la quale deve offrire risposte concrete in una stagione sino ad ora in parte deludente. I problemi sono ormai chiari. Le pance rovesciate, su cui si è concentrato lo sviluppo dal Gran Premio di Imola non hanno dato i risultati sperati. Sebbene non siano completamente inefficaci, il loro rendimento è inferiore alle aspettative e la direzione presa con gli aggiornamenti introdotti a Barcellona si è rivelata controproducente.
Soluzione che di fatto ha creato diversi problemi di instabilità nel flusso d’aria che attraversa il fondo della vettura e raggiunge il diffusore. Per risolvere questi grattacapi, sono stati introdotti alcuni update correttivi, con diverse modifiche alla chiglia per stabilizzare il flusso e ridurre l’insorgenza del porpoising, fenomeno difficile da controllare per via dei compromessi sulla messa a punto che la Ferrari è costretta ad adottare. Non ci resta che attendere ancora qualche giorno, innanzi tutto per capire con quale impostazione aerodinamica scenderà in pista la SF-24.
Zandvoort presenta una combinazione tra curve ad alta velocità e altre di percorrenza media come la 1, 3, 8 e 9. Pieghe con una pendenza verso l’esterno che tende a generare sottosterzo. Dal punto di vista aerodinamico, si cerca a utilizzare configurazioni ad alto carico, probabilmente la stessa vista a Montecarlo e in Ungheria. L’efficienza sarà cruciale, considerando che i sorpassi sono limitati e le velocità di punta giocano un ruolo molto importante. Ferrari cercherà pertanto un carico efficiente, regolando l’incidenza dell’ala posteriore per poi trovare un buon equilibrio con la beam–wing.
L’oramai nota piccola appendice recita spesso un ruolo fondamentale nella scelta della spinta verticale installata e, per l’Olanda, la SF-24 potrebbe mostrare un approccio diverso dal solito. Nelle ultime due edizioni Ferrari ha sofferto problemi di bilanciamento tra alta e medio-bassa velocità. Rispetto alla passata stagione, la vettura del 2024 si presenta con un anteriore decisamente più solido. Stiamo parlando di un elemento che dovrebbe essere in grado di aiutare a risolvere i problemi di grip frontale, fenomeno che nel recente passato si manifestava caricando eccessivamente l’asse posteriore della F1.
Con un’ala ad alto carico e un bilanciamento arretrato, la Ferrari ha offerto prestazioni migliori rispetto ad altri circuiti di F1 dove la configurazione era differente. Lo ha fatto riducendo la complessità del compromesso tra alta e bassa velocità, aspetto che rende il set-up più semplice da ottimizzare. Per quanto riguarda i tratti guidati, le pieghe più lente per intenderci, come la 10 e il cambio di direzione 11-12, è fondamentale riuscire a massimizzare la trazione in uscita, anche a scapito dell’inserimento. Una sorta di “patto” sull’handling parecchio efficace.
La messa a punto dovrà tener conto pure dell’erogazione elettrica, per garantire un rilascio di potenza efficace in determinati punti strategici della pista. Nel farlo i tecnici della Ferrari dovranno essere bravi a trovare un buon compromesso tra trazione e velocità di punta. Il linea generale, tendendo a mente le caratteristiche della vettura italiana ciste sino a questo punto, la SF-24 è in grado di costruire un buon vantaggio nella prima metà della curva, dall’entrata fino all’apice. Tuttavia a Zandvoort dovrà concentrarsi anche sulle capacità di accelerazione per migliorare la fase di uscita.
Infine un occhio alle condizioni meteorologiche. Secondo le previsioni ufficiali della F1 il clima dovrebbe essere abbastanza mite, con le temperature dell’asfalto che potrebbero innalzarsi parecchio. Parliamo di un aspetto interessante, in quanto potrebbe rappresentare un piccolo vantaggio per la Ferrari. Se il team riuscirà a sfruttare la sua tendenza a scaldare meno le gomme, pertanto, il margine sulla gestione termica in queste condizioni potrebbe essere favorevole. Trovare un buon setup di compromesso sarà essenziale per sfruttare al meglio queste condizioni.
Autori: Zander Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv