I primi dieci piloti della griglia hanno scelto di partire come le gomme Medium. Parte il giro di ricognizione. Le mescole dei ferrasti sono usate. Solite procedure per la prova di partenza nell’installation dove ambedue le Ferrari pattinano un po’ troppo. Tanto lavoro per portare in temperature i compound anche se il sole splende su Zandvoort. Sono 3 e mezzo i burnout prima di posizionarsi sulla griglia di partenza. I “due” Carlos partono abbastanza bene e ambedue recuperano un posizione. Leclerc si trova alle spalle di Piastri ma non riesce a tenere il suo ritmo. Bastano due tornate per capirlo.
Piuttosto deve vigilare gli specchietti, perché alle sue spalle Perez si fa minaccioso. Giro 3, Ferrari chiede ai propri piloti di preservare le gomme in curva 7. Nel mentre Sainz si trova a panino tra le due Aston Martin. Bozzi è molto attivo in radio, per questo suggerisce a Charles di focalizzare la sua attenzione in curva 1 nella fase di frenata. Tenere dietro il messicano non sarà semplice ma al momento pare che il monegasco ci riesca agevolmente. Tornata 8, Sainz con una bella manovra sorpassa Alonso e si prende l’ottava piazza, per poi mettere nel mirino Gasly.
Dopo una prima fase di stallo pare che le gomme della numero 16 inizio a funzionare meglio. A questo va sommato l’handling molto buono di Leclerc che gli permette di rifarsi sotto alla McLaren di Piastri. Il muretto box fa sapere al pilota nativo di Monaco che al momento la strategia prevede la scelta “Plan A“. Tutto questo mentre Carlos attacca e metter dietro pure il francese dell’Alpine. Subito dopo si apre in radio e chiede di raffreddare le gomme che dopo la battaglia con la vettura numero 10 sono troppo calde. Proseguono i suggerimenti per il primo settore.
Leclerc sta lavorando molto bene sulle traiettorie che in questo momento gli consentono di mantener un buon ritmo, molto simile ai piloti che lo precedono. Il Cavallino Rampante richiede ai propri piloti il primo tyre fase update della corsa, quando Bozzi suggerisce di entrare in alcune curve del T2 in maniera più delicata per poi avere dei benefici in fase d’uscita. Ferrari al giro 15 decide di diversificare la tattica, per questo Sainz passa al plan B. Considerando che poco dopo gli viene chiesto di fare più tyre saving nelle curve 1, 2 e 3, con ogni probabilità la strategia è quella di allungare il primo stint.
Charles non ha la minima intenzione di mollate Piastri. Con alto quantitativo di carburante la bordo le velocità di percorrenza delle curve lunghe diminuiscono per tutti. Questo è un vantaggio per la rossa che però potrebbe trasformarsi in limite nell’ultima parte della gara con poco carburante. Le gara prosegue senza novità per qualche passaggio, con le posizioni dei ferraristi che restano invariate. Per info, i “due Carlo” vengono informati che l’usura degli pneumatici è quella attesa dopo le verifiche nei consueti briefing della domenica mattina.
La corsa è molto tattica, di più di quanto si poteva pesare. Norris, dopo la solita partenza non eccezionale si riprende la testa della gara al passaggio 20 e da lì impone un ritmo superiore alla gara che Max pare non sembra in gradi di mantenere. Sainz ha quai raggiunto la Red Bull numero 11 che proprio che di fatto ha perso terreno sulla SF-24 di Leclerc. La corsa è un po’ noiosa ma d’altronde su questo tracciato ce lo potevano aspettare. Al giro 25 ecco la sosta di Charles. Lo scopo è quello di provare un undercut su Piastri. La sostituzione delle gomme è rapida e la numero 16 torna in pista in 9 piazza.
Il Ferrari si trova alle spalle di Alonso che “cede” la posizione al monegasco troppo rapido per lui. Le gomme Hard montate sulla rossa vanno molto forte da subito, tanto che Charles mette assieme un super giro. Tornata che gli consente di realizzare l’undercut su Russell, fermatosi un giro più tardi rispetto al ferrarista. Al contrario Piastri resta in pista per il momento. Charles impiega 3 giro per raggiungere Gasly e passarlo agevolmente. I questo momento si trova i sesta piazza alle spalle di Verstappen che come lui ha già pittato. Sainz invece veleggia in terza piazza ma come Perez, davanti a lui, deve ancora effettuate la sosta.
Al passaggio numero 30 lo spagnolo prende la corsia box. Sosta rapida che però non gli consente di prendersi la posizione sul messicano per un soffio. Peccato. Messe da parte otto tornate nel secondo stint, notiamo come i tempi sul giro di Leclerc non sono all’altezza dei riscontri cronometrici di Norris, Piastri. Al giro 15 è la volta di Piastri che rientra ai box. L’australiano monta un treno di Pirelli a banda bianca con le quali cercherà di terminare al corsa. Oscar si torva ora in quinti piazza, alle spalle di Russell che cerca di mantenere costante il distacco su Charles che lo precede in terza posizione.
Dobbiamo fare un complimenti alla Ferrari. Il team italiano sino ad ora ha gestito egregiamente la corsa. Strategie azzeccate e ottima gestione degli pneumatici. Molto interessante commentare un altro fattore che riguarda l’handling dei ferraristi, specie quello di Leclerc, capace di fare la differenza per amministrare al meglio la SF-24. La numero 16 soffre di un eccesso di rotazione in uscita da alcune curve che però, il monegasco, anche grazie al saggio utilizzo dei manettini pre-mappati del differenziare, riesce in qualche modo a neutralizzare mantenendo abbastanza stabile la piattaforma aerodinamica dell’auto.
Nel mentre Piastri raggiunge e supera Russell. Il passo della MCL38 era nettamente superiore. L’australiano si trova ora alle spalle di Charles con un distacco di circa 4,5s. Bozzi cera di motivare il suo pilota e lo spinge a mantenere la massima concentrazione. Non cambia la posizione di Sainz che segue da molto vicino la RB20 di Perez facendosi vedere a più riprese nei retrovisori. Si parla anche di strategia. Ipotizzando una safety car, chiedono ai ferraristi cosa ne pensano delle gomme che montano. Ambedue, nel caso Bern Maylander dovesse scemare in pista, preferirebbero entrare ai box e fare un sosta per montate le Soft.
Giro 45, Piastri è oramai negli scarichi della rossa. Tenerlo dietro sarà parecchio complicato, considerando il passo gare di Oscar e la maggiore velocità grazie alla combo DRS e resistenza aerodinamica minore. Per il momento il monegasco si difende molto bene e via radio si pompa da solo con un “let’s go!”. Nel mentre Sainz pesca il jolly e passa Perez. Pure lui si lascia andare ad una piccola esultanza spagnola: “vamos!”. Ancora una volta la gara è in fase di stallo. Ferrari sta tenendo dietro la McLaren numero 88, in attesa di capire se l’australiano realizzerà una sosta ulteriore o no. Cambierebbe tutto.
In questo momento l’obietto di Sainz è quello di raggiungere Russell che si trova circa 3 secondo fanti a lui. Dopo un periodo di tre giri dove Leclerc ha dovuto realizzare diversi doppiaggi torna a girare in free air con Oscar che lo segue a poco più di un secondo. La missione di Carlos sta funzionando e la Mercedes di di George è quasi a tiro. Ancora una volta vanno fatti i complimenti ai due piloti della Ferrari che stanno facendo una gara davvero precisa e consistente. Tornata 56 tutto prosegue secondo i piani. Charles sta andando molto forte e la McLaren resta dietro.
Russell effettua la sua seconda sosta e cede la posizione a Carlos che a questo punto sale in 5 piazza alle spalle di Piastri. Quando mancano 15 tornate al termine del Gran Premio il decadimento prestazione delle gomme non arriva per le Ferrari. Con poca benzina le SF-24 si comportano molto bene, mostrando un bilanciamento di base davvero buono e per certi versi sorprendente considerando quello che abbiamo visto nella giornata di ieri. Bozzi spinge molto. Lo fa in radio suggerendo a Charles di abbassare ancora il ritmo se può, perché a questo punto Piastri sta iniziando a fare sul serio.
La McLaren numero 88 ha circa dieci giri in meno sul groppone, aspetto che l’australiano vuol fare pesare. Ancora Bozzi, ancora radio, suggerimento: aumentare la rotazione in curva 10. Sono oramai otto le tornate da disputare. Il ritmo delle due Ferrari e quello della MCL38 di Piastri è similare. Il pilota della McLaren non è mai riuscito ad avvicinarsi alla rossa tanto da tentare l’attacco, sino ad ora. Adami parla ancora di gestione gomme per evitare un possibile overheating nel finale. Altri cinque giri e le cose non cambiano. Leclerc tiene dietro la MCL38. Sainz “comodo” in quinta piazza.
Alla vigilia della gara era impensabile che la rossa potesse sfoderare un prestazione del genere. La messa a punto scelta dalla Ferrari non ha funzionato in qualifica, ma in gara ha fatto una grande differenza. Per il resto va fatto un plauso ai ferraristi nell’amministrazione delle mescole e alla SF-24 che almeno oggi, in gara, ha fatto vedere che non è una vettura proprio da buttare. Il Gran Premio termina e Leclerc taglia il traguardo in terza piazza a 3 secondi da Verstappen. Podio meritatissimo battendo la McLaren. 5° posto per Sainz che recupera 5 posizioni riscattando la brutta prestazione di ieri. Chapeau!
Autore: Zander Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari – F1TV