Telemetria, Red Bull di Verstappen e Ferrari di Leclerc: gasa di 0.457 secondi. Durante le Fp2 la rossa ha mostrato prestazioni sottotono, auto nervosa lungo il secondo settore dove perde circa 3 decimi. Bozzi ha continuamente segnalato via radio che il “main lost” si verificava nelle curve 8 e 9, a causa del sottosterzo, con una gap pagato sino a 3 decimi in queste curve. Per affrontare questo problema, Charles è rientrato ai box per aggiungere 2 click di angolo all’anteriore, con l’obiettivo di migliorare l’assetto e risolvere il sottosterzo in centro curva che si tramutava in sovrasterzo in uscita.
Difatti, da curva 7 a curva 10 è dominio Red Bull, con la vettura di Verstappen che si esalta nelle curve veloci, riuscendo a portare 5 km/h in più a centro curva. La difficoltà della Ferrari emerge soprattutto dall’utilizzo dell’acceleratore: Leclerc non riesce ad avere la fiducia necessaria per percorrere le curve 7 e 8 a pieno gas, a differenza di Verstappen, che è molto più deciso e aggressivo nei cambi di direzione. Il monegasco è sempre in ritardo sull’acceleratore e costretto a sollevare il piede prima del previsto, andando anche a frenare in inserimento di curva 7 per puntare l’anteriore e ridurre il sottosterzo.
La Ferrari, tuttavia, sembra essere abbastanza competitiva in trazione in uscita dalle curve 3, 10 e 12, curve lente in cui è fondamentale accelerare il prima possibile. In queste sezioni, la rossa riesce sempre a guadagnare qualcosa in accelerazione. Verstappen ha avuto un leggero sovrasterzo in uscita da curva 3 (infatti ha dovuto leggermente alzare il piede mentre stava attaccando il cordolo), il che gli è costato circa 0.150 secondi, perdita che si riflette fino a curva 6, come si vede chiaramente dal grafico relativo ai microsettori.
La Mercedes si è dimostrata molto brillante con entrambi i piloti, in particolare con Russell, sia in qualifica sia nella simulazione di passo gara. Negli ultimi Gran Premi, abbiamo osservato un netto miglioramento delle performance delle Frecce d’Argento, che su questa pista vengono accentuate dalle temperature relativamente basse e dalla natura front-limited del circuito. Solitamente, la Mercedes ha sofferto il caldo e le piste rear-limited, ma in questa situazione le condizioni sono favorevoli.
Russell sembra esaltarsi soprattutto nelle curve medio-veloci. Infatti, nel secondo settore guadagna 2 decimi su Norris e raggiunge picchi di Forza-G maggiori, indicando una maggiore generazione di grip da parte della vettura. Russell riesce a parzializzare meno in centro curva, sintomo di una vettura ben bilanciata, e accelera prima di Lando in quasi ogni curva, guadagnando molto in trazione, come evidenziato nelle curve di accelerazione.
Il pilota inglese della McLaren, invece, primeggia nelle curve medio-lente (1-3-10-11-12), riuscendo a guadagnare sempre in frenata, in quanto tendenzialmente riesce a frenare più tardi portando più velocità in ingresso curva (in curva 1 +4km/h in curva 3 +10km/h). Infatti, anche dal grafico relativo alla forza-G longitudinale si evince molto bene come la MCL38 si comporti bene in frenata.
Un dato da sottolineare è anche il fatto che la Mercedes sembra essere più su di motore, tanto da guadagnare sempre in tutti gli allunghi e raggiungere velocità di punta maggiori (le più alte di tutta la griglia). Una fattore che però dobbiamo senza dubbio ancora verificare nella giornata di domani, quando tutte le scuderia alzeranno le rivoluzioni dei propulsore e il gioco si farà per forza di cose molto duro.
Autore e grafici: Marco Iurlandino
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv