La prima parte della stagione Ferrari è stata ricca di alti e bassi. La Scuderia di Maranello ha ridotto a inizio anno il gap che la distaccava dall’imprendibile Red Bull, ed è stata indiscutibilmente seconda forza per le prime tappe di questo campionato, il quale si preannunciava ancora a senso unico nei confronti del team di Milton Keynes, ma fortunatamente i fatti hanno smentito più o meno tutti coloro che sono interessati alla F1.
La McLaren ha fatto un recupero clamoroso per certi versi, e la MCL38 è stata la vettura migliore nelle ultime gare. Anche la Mercedes ha fatto un balzo in avanti non indifferente, incredibile se pensiamo alle enormi difficoltà avute a inizio stagione, quando addirittura faticava a tenere il passo dell’Aston Martin in determinate circostanze.
Chi ha deluso nelle ultime gare, in momenti differenti, e sembra pazzesco a dirsi, sono state proprio Red Bull e Ferrari: del team di Maranello ne parleremo a breve, ma un piccolo inciso su quanto fatto dalla compagine campione del mondo in carica va fatto: la crisi tecnica partita a maggio, guarda caso proprio da quando è stato ufficializzato l’addio con Adrian Newey, ha portato la RB20 ad essere addirittura quarta forza in Belgio, o perlomeno a giocarsi il ruolo di terza con la SF-24 colorata di rosso.
Il campionato costruttori per Verstappen e compagnia è davvero a rischio, anche perché le prestazioni di Perez continuano ad essere negative, e dopo settimane di chiacchiere, inaspettatamente, Checo è stato confermato anche per l’ultima parte del campionato, mentre si pensava che al ritorno dalle vacanze estive, sulla seconda Red Bull potesse sedere Daniel Ricciardo.
Tornando alle questioni di casa Ferrari: la SF-24 è decaduta in termini di performance con l’aggiornamento, a questo punto, peggiorativo di Barcellona, ripreso per i capelli con una correzione al fondo che sembra aver dato qualche risposta positiva, ma le prestazioni rispetto a McLaren e, udite udite, Mercedes, non sono ancora all’altezza.
Un qualcosa che molto probabilmente vedremo anche in questo weekend a Zandvoort. Dopo quasi un mese di stop dalle corse e alcune settimane di chiusura in fabbrica, la Scuderia di Maranello pensa di doversi difendere in Olanda, terra di conquista di Verstappen da quando la pista orange è tornata stabilmente in calendario dal 2021.
Le parole in tal senso di Frederic Vasseur, team principal della Ferrari erano arrivate già prima delle vacanze estive: bisognava stringere i denti su tracciati come Spa e Zandvoort, per poi arrivare in un trittico di gare sulla carta amiche della SF-24, ovvero Monza, Singapore e Baku. Il capo del muretto della rossa resta ottimista, anche considerando il distacco ridotto da chi era prima il target di riferimento, ossia la Red Bull.
“Il Gp del Belgio è stato un esempio lampante – ha sottolineato il francese -. La Mercedes ha faticato tanto venerdì. Quando parlo di “fatica”, intendo dire che era in fondo al gruppo dei primi quattro team dello schieramento, ma alla fine staccata solo di due decimi. Quando riesci a fare degli aggiustamenti, anche minimi, puoi recuperare dalla settima o ottava posizione fino ad arrivare a vincere, e Spa ce lo ha dimostrato”.
La Ferrari può contare certamente sul talento di Leclerc, bravissimo in Belgio e meritatamente sul podio nonostante questo risultato sia arrivato grazie alla squalifica di Hamilton. Il monegasco ha guidato magistralmente la sua vettura, evidenziando ancora una volta come, correggendo un po’ il tiro, si possano ottenere dei risultati più o meno all’altezza della situazione.
Chiaro come i tifosi della rossa abbiano voglia di competere per le prime posizioni in ogni weekend di gara, e vedere una vettura peggiorare dopo gli aggiornamenti, in un’annata partita comunque positivamente, non è certamente bello. Vasseur però non demorde, e come sempre da quando veste il ruolo di team principal della Ferrari, ripone fiducia nel lavoro svolto in fabbrica, mantenendo calma, senza farsi prendere da qualsivoglia fretta.
“Dobbiamo prestare attenzione ad ogni singolo dettaglio, è fondamentale – ha detto Fred -. In alcune gare chiudiamo nelle stesse posizioni dell’anno scorso, solo che adesso non siamo più a 60 secondi da Verstappen, ma a 20. Significa. che adesso dobbiamo tenere tutto sotto controllo, senza reagire in maniera eccessiva e prestare attenzione ai dettagli. Resto positivo e fiducioso”.
Il mood di Vasseur è condivisibile: bisogna rimanere ottimisti, anche perché la Scuderia di Maranello pare aver imboccato nuovamente una direzione positiva con gli ultimi correttivi al fondo, in attesa del prossimo aggiornamento e che dovrebbe, il condizionale però è assolutamente d’obbligo, riportare la SF-24 in quel range di competitività tale da dar fastidio a chi per ora sta lì davanti, ovvero la McLaren.
Autore: Andrea Bovone
Immagini: Scuderia Ferrari – Mercedes AMG F1 Team