Formula 1

F1, Williams azzarda: un piano di lavoro al limite

F1: Williams sta cambiando bramosa di riscatto. Parliamo di una nobile decaduta con un glorioso passato fatto di tanti titoli mondiali, piloti e costruttori. La scuderia britannica non vuole certo farsi trovare impreparata nella lotta contro le grandi scuderie. Per questo cerca di avvantaggiarsi con il lavoro, per così dire. Giocando in contropiede, tenta di anticipare le mosse dei suoi temibili avversari pensando in ottica futura. La squadra di James Vowles aveva progettato la sua monoposto attuale, la FW46, apposta per sopperire alle difficoltà tecniche sorte nel corso del 2023.

Vettura sovrappeso che generava non poche difficoltà nella guida, cosa ben evidente. Dopo aver alleggerito il telaio di 14 chilogrammi e aver modificato sospensioni e fondo, la Williams si diceva pronta ad affrontare piuttosto serenamente l’anno in corso, che avrebbe dovuto segnare, almeno in parte, la sua risalita. Ciò che si vede in pista, però, sembra non rendere giustizia all’ambizioso progetto. La scuderia di F1 con base a Grove ha collezionato appena quattro punti nelle ultime tredici gare prima della pausa estiva, trovandosi alle spalle soltanto una spenta Kick Sauber, ancora a digiuno da inizio campionato.

La situazione dei piloti non è migliore: sorpassato addirittura da Bearman, terzo pilota Ferrari che ha corso solamente a Jeddah quest’anno, Albon si accontenta di uno sbiadito e poco gratificante diciottesimo posto, seguito a ruota da Logan Sargeant, ventesimo. Risultati mediocri a dire poco. Ma se è vero che le difficoltà rendono più forti, la Williams pare voler utilizzare l’esperienza negativa collezionata quest’anno come spinta verso la parte alta della classifica e perché no, riportarla al lustro dei vecchi tempi di Mansell, Jacques Villeneuve e Alain Prost.

Alain Prost a bordo della sua Williams – GP Hockenheim edizione 1993

Vowles si è espresso di recente riguardo gli investimenti a lungo termine della scuderia, che si muoveranno su tre principali fronti d’azione, i più importanti, a detta sua: la vettura in cantiere sarà molto più leggera, aerodinamica migliorata così come il reparto sospensivo. Sui dettagli tuttavia si resta molto “abbottonati”. Il team principal di F1 dichiara di aver già visto Red Bull e Mercedes ritirare gli aggiornamenti appena fatti perché non garantivano quanto promesso in galleria del vento o addirittura creavano problemi: non un comportamento usuale, specialmente per le scuderie di un certo spessore. 

Williams studia il futuro per tornare nell’olimpo della F1

Williams cercherà di concludere la stagione in corso al meglio delle proprie possibilità. Ciononostante la priorità non sarà di certo questo. L’obiettivo primario, di fatto, resta quello di mettere la vettura 2026 nella galleria del vento il prima possibile. La ragione è molto semplice: realizzare al meglio tutti gli studi del caso per accrescere, in ottica nuovo regolamento, il know how di tecnici e ingegneri. Proprio per questa semplice ragione il tentativo è quello di accantonare “l’attualità” per poi pensare al futuro. Parliamo di una strategia già ampiamente conosciuta nel mondo della F1.

James Vowles, direttore tecnico del team Williams

Una tattica che è stata messa in pratica da altre squadre del calibro di Red Bull, anche se per la ragione opposta (erano talmente competitivi che non serviva più aggiornare la vettura e ci si poteva concentrare su quella dell’anno seguente). Williams difficilmente si è concentrata a metà stagione sui programmi futuri. Resta da capire, quindi, se attualmente abbia le risorse per fare un doppio salto verso il 2026. Una contesto che potrebbe assomigliare ad un salto nel vuoto per una scuderia come quella britannica. Un bel balzo che potrebbe però trasformarsi in una caduta libera.

Lo sosteniamo in base alle difficoltà conclamate nel coordinare più menti in un solo progetto, totalmente diverso da quello messo in atto sino ad ora. Non ci resta che attendere per capire se la visione della Williams sarà proficua, e se in quel caso la troveremo nell’arco di qualche anno a lottare per le migliori posizioni della classifica, oppure se stia facendo il passo più lungo della gamba. Ed effettivamente, a leggere certe dichiarazioni, un pò di legittimo dubbio viene. D’altronde, lo stesso James Vowles sembra non crederci a sufficienza… problema da non sottovalutare, quando sei il “boss” del team.

Come è giusto che sia in questi casi si deve presumere che sia tutto da ricondurre al desiderio della Williams di non sbilanciarsi troppo per non mostrare ancora le sue carte, poiché scoprire che il team non ha sufficiente fiducia nel progetto 2026 significherebbe mettere in dubbio anche la capacità di Mercedes nel fare un buon lavoro con la prossima power unit, da cui dipende in gran parte la nuova stagione regolamentare. Ricordiamo però che il team inglese ha un’altra freccia al proprio arco: ci riferiamo al il neo-acquisto Carlos Sainz sul quale Vowles conta parecchio per il futuro.

Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) prossimo pilota Williams

Lo spagnolo è un pilota di grande talento, come ha dimostrato ampiamente in Ferrari. Per questo, la Williams dovrà onorare gli impegni presi con lui se intende trattenerlo, soprattutto in considerazione della clausola contrattuale che gli consentirebbe di lasciare la squadra in determinate condizioni prima della scadenza dell’accordo. La storica scuderia di Grove si avvicina al 2025 con un profondo rinnovamento e con le potenzialità per riconquistare un posto tra i migliori. Sarà in grado di farlo? La sfida sarà tradurre queste potenzialità in risultati concreti.

Autore: Elisa Cuboni

Immagini: Williams F1 – F1Tv

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