Formula 1

F1, Mercedes e l’incertezza tecnica: set-up sbagliato a Monza

Mercedes ha deluso a Monza. E pensare che per il 16° round della F1 2024, il team di Brackley era convinta di poter lottare per la vittoria. Lo abbiamo scritto chiaramente tramite il titolo di un nostro articolo, dopo aver parlato con un paio di tecnici direttamente in pista, il sabato, a margine della sessione classificatoria. Ancora una volta però, come successo in Olanda, qualcosa per la scuderia pluripremiata non è andata come doveva. Parliamo degli aspetti tecnici che non sono stati curati a sufficienza andando a vanificare gli sforzi profusi dal gruppo di lavoro.

Mercedes non ha una vettura per vincere il mondiale di F1. Ciononostante ha vinto tre gare e la possibilità di tagliare il traguardo per primi in alti round del campionato comunque resta. Per farlo, però, alcuni errori commessi durante le ultime 2 settimane non devono essere ripetuti. Wolff ha preso atto degli sbagli commessi, perché solo cerando di capire come sono andate le cose e cosa di dove fare al loro posto per fare meglio, di può davvero imparare da se stessi e non perseverare con ulteriori passi falsi. Questa la volontà della squadra tedesca per il futuro a breve termine.

F1, Mercedes credeva di poter lottare per la vittoria dopo la qualifica

A margine dell’introduzione scendiamo in dettagli. Le difficoltà principali della Mercedes versione Gran Premio d’Italia risiedono nella gestione delle gomme, piuttosto che nella strategia di gara. Dopo la doppietta di Spa-Franconrchamps poi cancellata per la squalifica di Russell, le monoposto grigie e intarsiate di nero hanno sofferto problemi nell’amministrare gli pneumatici e di riflesso nell’estrarre prestazione. In gran parte questo risultato si deve alla messa a punto tutt’altro che ottimale. George e Lewis hanno faticato parecchio a mantenere le gomme nella corretta finestra di utilizzo.

Per questo il denaro delle coperture è andato oltre la soglia stimata dalle simulazioni realizzate in fabbrica. Sul veloce tracciato di Monza, è stata l’anteriore sinistra a soffrire maggiormente. Il weekend italiano non è iniziato nel migliore dei modi per la scuderia inglese. L’incidente di Antonelli, alla sua prima uscita ufficiale con la vettura, ha ulteriormente ridotto il tempo a disposizione “castrando” il programma di lavoro del team. Contesto che ha limitato Russell e gli ha impedito di effettuare le prove high fuel nelle Fp2, penalizzandolo in termini di prestazione durante la gara.

il britannico Lewis Hamilton (Mercedes AMG F1 Team) in azione alla Variante Ascari con la sua W15 – Gp Monza 2024

Nonostante il tempo perso George è apparso subito competitivo il sabato, chiudendo a un decimo dal compagno di squadra dopo le Fp3. Si è qualificato terzo, l’inglese, davanti alle due Ferrari e al ben più esperto compagni di squadra. Prendendo in esami gli on-board di sabato pomeriggio, abbiamo notato le difficoltà di Hamilton nel gestire la sua monoposto. Pur essendo veloce, il sette volte campione del mondo era costretto a correggere di continuo la traiettoria con il volante. Segno che il setup non era completamente ottimizzato in termini di handling, come si è poi confermato durante la corsa.

George ha invece ha mostrato una guida più fluida, che gli ha permesso di fare la differenza nel terzo T3 rispetto a Lewis. Un altro aspetto critico riguarda l’incertezza costante riguardo alla specifica del fondo da utilizzare. In Belgio, pista che richiede un livello di carico superiore rispetto a Monza c’era la versione più vecchio. Mentre nelle libere italiane, è andato in scena un confronto tra le due versioni. Questa mancanza di chiarezza tecnica ha messo in difficoltà i piloti, incapaci di trovare il feeling necessario per massimizzare le prestazioni. Inoltre, sia Hamilton che Russell, hanno optato per diverse specifiche di ala anteriore, con il Re nero che ha scelto una configurazione più scarica.

F1, Mercedes: setup troppo scarico, EOSS nel dritto insufficiente

Monza: allo start della gara Russell ha subito compromesso la sua strategia perdendo la terza posizione e ritrovandosi settimo dopo un lungo in curva 1. L’inglese è finito alle spalle di Max Verstappen buttando alle ortiche la terza piazza guadagnata in qualifica. Durante il primo stint con gomma media, il limite principale per le Mercedes era il tratto centrale del circuito. Le due W15 perdevano una media di mezzo secondo rispetto alla Ferrari di Leclerc, specialmente a centro curva nelle due di Lesmo, dove vetture tedesche non riuscivano a portare la giusta velocità di percorrenza a centro curva. Elemento che si traduceva in una perdita di tempo anche nelle fasi di trazione.

l’errore in partenza di George Russell (Mercedes AMG F1 Team) a bordo della W15 – GP Monza 2024l’errore in partenza di George Russell (Mercedes AMG F1 Team) a bordo della W15 – GP Monza 2024

Parliamo di un aspetto essenziale in quelle curve che richiedono un anteriore molto preciso per evitare di allargare troppo la traiettoria finire nella ghiaia esterna. Nel terzo settore, poi, si riscontravano problemi simili alla Variante Ascari e alla curva Parabolica (Alboreto), con un deficit all’apice di circa 10 km/h rispetto alla McLaren MCL38 di Oscar Piastri. Nel secondo stint con gomme Hard, per Mercedes sono emerse ulteriori difficoltà nella mera gestione degli pneumatici. La W15 non era affatto “pulita” nel suo comportamento, aspetto che ha incrementato il degrado dei compound, in particolare quello dell’anteriore sinistra.

La gestione dell’asse anteriore sinistro era senza dubbio cruciale per ottenere buoni riscontri cronometrici e mostrare il livello corretto di competitività per restare competitivi. Lo era poiché i piloti che riuscivano a mantenere questa gomma più pulita dal graining hanno fatto parecchia differenza. Se osserviamo la telemetria, sia quella di Hamilton che quella di Russell, si nota una certa eccellenza nei tratti più rapidi il rettilineo. Questo dato compensava in parte il tempo perso a centro curva e in accelerazione, come successo nel primo stint, anche se non era sufficiente per restare al top.

Tirando le somme dell’ultimo appuntamento iridato della campagna agonistica di F1 in corso, possiamo sostenere che Mercedes abbia sbagliato il setup a Monza. Processando i dati raccolti, infatti, emerge che il carico aerodinamico utilizzato era troppo basso, inferiore al livello ottimale come la Ferrari che però, tramite il nuovo fondo, è stata in grado di offrire una spinta verticale sufficiente. Per la W15 le velocità a centro curva erano insufficienti. Inoltre, nelle fasi di cornering le temperature delle gomme si alzavano a causa dell’eccessivo scivolamento in uscita.

George Russell (Mercedes AMG F1 Team) durante la sosta gomme con la usa W15 – GP Monza 2024

Puntare sulla velocità nei rettilinei non è stato sufficiente, insomma. Per di più, la mappatura ibrida per favorire l’EOSS a scapito della trazione non ha aiutato. Dal ruolo di seconda forza dietro alla McLaren, recitato tra Austria e Belgio, Mercedes ha perso molta prestazione divenendo la quarta forza. Per tornare competitiva, la scuderia di Brackley deve ritrovare la giusta direzione tecnica, seguendo un’unica linea guida in termini di componenti applicate alla vettura. Solo così i piloti potranno massimizzare la prestazione della monoposto.

Autori e grafici: Zander Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich Leonardo Pasqual – @PasqualLeonardo

Immagini: Mercedes AMG F1 Team – F1Tv

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Zander Arcari