F1: Ferrari, per quanto riguarda le simulazioni passo gara, cerca di fare il massimo con Sainz. Lo spagnolo è riuscito a portare dati utili, con 7 tornate che pongono la SF-24 numero 55, immediatamente alle spalle dei duo Mercedes. Leclerc, dopo i problemi allo sterzo che lo hanno costretto a ritardare il suo oprio push lap con gomma rossa, ha realizzato solo 3 giri con alto quantitativo di carburante a bordo, per giunta due dei quali con la massima potenza dell’endotermico. Anche per questa ragione, i tempi del monegasco in media sono un secondo più veloci rispetto a quelli del compagno.
Sainz è tra i migliori nella simulazione passo gara. Lo spagnolo ha effettuato il proprio stint con gomma media, pagando poco più di due decimi alle Mercedes. La vettura numero 55 è parsa abbastanza bilanciata in tutte le tonate percorse, ed i tempi di Carlos si abbassavano col passare delle tornate. I problemi patiti durante le Fp1, legati principalmente al sottosterzo, sono stati corretti, e l’handling della monoposto italiana è parso bilanciato. Tuttavia, non manca qualche grattacapo al retrotreno dove, anche con carico di benzina, la SF-24 paga talvolta in uscita.
Con gomma Hard i tempi dei piloti Mercedes sono praticamente identici. Russell ha effettuato la sua simulazione ad inizio sessione, con pista non ancora in condizioni ottimali. I riscontri di George, pertanto, potrebbero essere migliori domenica, in condizioni simile agli avversari. Anche Hamilton sembra a proprio agio con la mescola dura. Lei due W15 ha scelto la gomma dura, per dei motivi legati alle difficoltà incontrate nelle ultime gare con le Pirelli a banda bianca. I tecnici del team di Brackley hanno pertanto voluto raccogliere maggiori informazioni con le gomme C3.
Il target era preparare un set-up in grado di far funzionare bene questa mescola. Perez e i due piloti della McLaren, pagano circa 7 decimi dagli alfieri della Mercedes. Ciononostante, le prestazioni mostrate oggi sembrano non raffigurare in modo veritiero lo stato di salute delle monoposto in testa al campionato mondiale. Le due MCL38 hanno scelto principalmente di massimizzare la prestazione nelle curve, risultanto più veloci degli avversari nel tratto centrale. Questa scelta è diametralmente opposta rispetto quella di Ferrari, ottima a livello di EOSS.
I tempi di Verstappen sono “drogati” dalle svariate bandiere gialle a seguito di alcuni lunghi registrati in pista. Per questo, come si nota nel grafico, le prestazioni di Max sono parecchio altalenanti, e non si riesce ad individuare la vera forza del tre volte campione del mondo. Inoltre, la velocità nei rettilinei è parecchio inferiore rispetto quanto vedremo in gara. Com’è solita fare Red Bull al venerdì, anche dopo i problemi avuti a Monza, la power unit Honda non era al massimo della potenza. Nel suo long run, Max lasciava in media 7 km/h rispetto Sainz infondo al rettilineo principale.
Sempre dal grafico relativo al degrado degli pneumatici, si osserva come il decadimento prestazionale ottenuto da Sainz è molto buono. Lo spagnolo migliorava le proprie prestazioni di cirva un 2 decimi e mezzo ad ogni tornata. Il duo Mercedes, invece, ha confermato la strategia che osserviamo da ormai parecchi venerdì. Russell ha dato immediatamente uno stappo repentino allo pneumatico, mentre Hamilton è partito più cauto. I numeri sembrano indicare come migliore la strategia di gestione gomma quella eseguita dal futuro ferrarista.
Osservando la legenda in alto a sinistra e ponendo i valori del degrado in termini assoluti, Russell ha un decadimento prestazionale doppio rispetto a quello di Hamilton. Mentre Perez, linea blu scura, mostra più fedelmente il livello della RB20 nei long run. Il messicano ha un andamento simile ai due piloti della McLaren ma, come il compagno, è stato per due volte rallentato dalle bandiere gialle. Queste hanno innalzato tempi medi e usura nella parte finale dello stint di Checo. Piastri è stato in pista per quasi il doppio delle tornate del compagno, amministrando in modo migliore le gomme.
Come si osserva dal grafico, il decadimento prestazionale del giovane australiano è praticamente nullo, con unico drop dopo 6 passaggi. Norris, invece, va in difficoltà dopo tre giri, perdendo un secondo e mezzo in sole tre tornate. Se McLaren vuole fare della gestione gomma un’arma a proprio favore per battere gli avversarie più scarichi aerodinamicamente, deve cambiare qualcosa. Soprattutto per quanto riguarda Lando, saranno necessarie alcune modifiche alla messa a punto per limitare il degrado.
Stessa cosa deve necessariamente fare Ferrari, anche se per una motivazione differente. Ci riferiamo all’amministrazione di una vettura un po’ troppo sovrasterzante in fase di uscita di curva. Tuttavia possiamo dire che il weekend della rossa sembra essere partito bene malgrado i problemi sofferti da Leclerc. Sebbene la messa appunto per Charles sia stata difficoltosa nelle prime libere, la vettura con un assetto da medio carico riesce a ottenere una buona EOSS e contiene egregiamente il degrado. Elementi indispensabili per tentare di vincere a Baku.
Autori e grafici: Leonardo Pasqual – @PasqualLeonardo – : Zander Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv