F1: Ferrari ha conquistato la pole position con autorità a Baku. Leclerc è stato praticamente impeccabile, unendo il grande sforzo svolto dal team alla sua guida sopraffina. Questo duo ha funzionato alla perfezione, regalando un’altra grande soddisfazione ai tifosi della rossa. Il Cavallino Rampante ha realizzato un lavoro straordinario. Aspetto evidente se consideriamo che, sebbene la messa a punto di base scelta con il simulatore durante il venerdì fosse buona, una certa carenza di grip alle basse velocità era emersa nuovamente, un problema ricorrente della SF-24.
Quando una pista richiede un forte compromesso aero-meccanico, la monoposto di Maranello ha spesso sofferto, a causa del range sulla messa a punto limitato. Tuttavia, a Baku, tutto è andato per il meglio. La capacità dei tecnici nel correggere le caratteristiche sospensive tramite le altezze da terra ha dato i suoi frutti. Ammorbidire lo schema pull-rod posteriore ha fornito maggiore comfort alla rossa, che è stata inoltre caricata un po’ di più al retrotreno con l’incidenza dell’ala. La top speed ha subito una leggera diminuzione, ma il rendimento generale è aumentato.
A questo va senza dubbio aggiunta la prestazione straordinaria di Leclerc. Il ferrarista, un po’ come a Monaco, è stato letteralmente “ingiocabile” in qualifica. Nessuno poteva batterlo, nemmeno la super McLaren, che pur avendo sistemato la vettura per la sessione classificatoria, non è riuscita a eguagliare la combinazione Ferrari-Leclerc. Tutto molto positivo, insomma, se non fosse che, nonostante la conquista della pole position, in F1 non si guadagnano punti al sabato. Inoltre, nella pista di Baku, la partenza dal palo non è nemmeno così determinante, considerando il layout del circuito.
Intendiamoci, il vantaggio di partire davanti a tutti esiste, e la pole non è importante solo per la mera statistica. Tuttavia, ciò che conta davvero in Azerbaijan è il passo gara, poiché chi è capace di esprimere una performance migliore durante la corsa ha la concreta possibilità di sopravanzare i propri avversari senza troppi problemi. I tratti ad alta velocità di percorrenza per facilitare i sorpassi fanno presenza. Ferrari, però, sembra aver imparato a gestire meglio le gomme. Le brutte parentesi passate, come il Gran Premio del Giappone, hanno insegnato alla squadra come preservare le coperture.
Il supporto di Loïc Serra si fa sentire. La nostra redazione lo sottolinea da tempo: sebbene il francese, a livello teorico, potrà scendere in campo per Ferrari solo dal 1° ottobre. Tuttavia sta già lavorando da diverso tempo sulla SF-24. I suoi preziosi consigli, forniti al team di Maranello grazie alla grande esperienza maturata in Mercedes, hanno “insegnato” al reparto dedicato alla dinamica del veicolo come amministrare al meglio l’interazione tra sospensioni e aerodinamica per ottimizzare la gestione delle gomme. Non è certo un caso che, dopo la pausa estiva, l’auto italiana abbia compiuto un importante passo avanti in questo aspetto.
Ferrari è determinata a “far pesare” la sua conoscenza anche oggi, a partire dall’ora pranzo, quando alle 13:00 scatterà il Gran Premio dell’Azerbaijan. L’obiettivo della rossa è molto chiaro: vincere. Dopo quattro pole position consecutive, Leclerc vuole affermarsi anche in gara e, se tutto andrà come previsto, potrebbe riuscirci. Tuttavia, considerando diversi fattori, tagliare il traguardo per primo non sarà affatto semplice. Oltre alla gestione delle gomme, ci sono altri aspetti da tenere in considerazione per completare il lavoro del fine settimana sino ad ora molto positivo.
Vasseur si è presentato raggiante davanti ai microfoni dei media. Il manager di Draveil ha elogiato la squadra per la superba qualifica. Un plauso particolare va al monegasco, sempre in cima alla classifica nonostante l’incidente del venerdì e i problemi alla scatola del cambio che lo hanno limitato nel testare la sua SF-24. D’altra parte, Baku è una delle piste preferite da Charles e, per questo motivo, gli errori che ha commesso non hanno mai intaccato la sua sicurezza una volta tornato al volante della sua monoposto di F1. Anche per Sainz ci sono parole di apprezzamento.
La terza piazza, su un circuito non particolarmente amato dallo spagnolo, è comunque un ottimo risultato e consente a Carlos di essere partecipe nella lotta al vertice. Questo, soprattutto se allo start l’iberico riuscirà a sopravanzare Piastri e accodarsi al suo compagno di squadra. Come detto il ritmo c’è. Lo stesso Sainz ha capito che la rossa ha il passo giusto per lottare al vertice e ottenere un grande risultato. Il target, pertanto, nella migliore delle ipotesi mira pure a conquistare una doppietta. Tuttavia, il francese ricorda che su questa pista non sono ammessi errori.
Ogni minima sbavatura può costare caro con la vicinanza dei muretti. Inoltre, la strategia di gara deve essere impeccabile. È necessaria una concentrazione massima, poiché credere ancora nel campionato costruttori è un obbligo per il Cavallino Rampante, soprattutto con una Red Bull tutt’altro che in forma e una McLaren sempre sprecona. Sarà inoltre fondamentale non sottostimare gli avversari, perché con tanta benzina a bordo tutto può succedere. Testa bassa e pedalare, accompagnati dalla consapevolezza che, in F1, per crescere in ottica futura, è necessario affrontare e vincere anche le sfide del presente.
Autore: Zander Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv