Formula 1

F1, Gp Monza: Ferrari azzera il degrado. Tempismo ai box perfetto

Ferrari vince il 16° round della F1 2024. Come Russell in Belgio, Leclerc ha approfittato della seconda sosta di Piastri e, trovandosi in prima posizione, ha tirato dritto sino alla fine. Charles ha gestito perfettamente il graining e il decadimento prestazionale delle gomme, unici elementi che potevano compromettere la sua corsa verso la vittoria. Piastri, dopo aver superato Sainz al 44° giro, ha imposto un ritmo che poteva sembrare sufficiente per superare sulla rossa. Ma il calo di prestazioni di Oscar ha permesso al monegasco di gestire il distacco e tagliare per primo il traguardo.

Sainz, come il suo compagno, ha concluso la gara con una sola sosta. Ma i 10 secondi persi allungando il primo stint con le medie gli hanno impedito di resistere alla rimonta delle due McLaren e di chiudere sul podio per completare l’impresa. Operazione che invece è riuscita a Norris, terzo al traguardo, il quale ha recuperato altri punti su Verstappen, sesto alla fine, utili per mantenere aperta la lotta per il titolo piloti. A livello costruttori, invece, Ferrari e McLaren si sono avvicinate a Red Bull. Ora il distacco della rossa è di 39 punti, mentre la McLaren, grande favorita, è a sole 8 lunghezze.

Fq, GP Monza 1°stint:  Ferrari sul ritmo di Piastri per 10 giri. Sainz doveva fermarsi prima

Nella prima parte della gara italiana il DRS è stato un alleato dei piloti. Non solo per i sorpassi, ma anche per rimanere attaccati al pilota davanti senza sfruttare eccessivamente le mescole nelle prime tornate. Leclerc e Piastri hanno fatto la differenza sugli avversari già dopo 7 giri. Il passo dei primi due era di 3 decimi più veloce a favore dell’australiano. Charles ha iniziato a soffrire attorno al decimo giro a causa del graining sulla gomma anteriore sinistra. Dal grafico del degrado, infatti, si nota come l’usura patita dal monegasco sia aumentata a causa delle alte temperature della pista.

Parliamo di circa 47°C, e dell’aria sporca che proviene dall’australiano davanti a sé. Al contrario, Piastri è riuscito a migliorare gradualmente dall’inizio alla fine dello stint. Alle spalle dei piloti di testa, Norris e Sainz hanno mantenuto un ritmo medio rispettivamente di 15 e 55 centesimi più lento di quello di Piastri. L’usura delle gomme di questi piloti è stata opposta. L’inglese è riuscito a concludere positivamente il proprio stint, soprattutto grazie a una prima parte di gara più corta. Come si osserva nel grafico relativo al degrado, Carlos ha subito due principali cali di prestazioni dopo il 9° e il 14° giro.

passo e degrado Gran Premio di Monza – 1° stint

Inoltre, la durata superiore del suo stint d’apertura ha in parte compromesso la gara del prossimo pilota della Williams. Negli ultimi giri con gomme medie, Carlos ha perso circa 8 secondi. Tempo prezioso che gli ha impedito di avvicinarsi al compagno nella parte finale della corsa. Hamilton e il duo Red Bull, gli unici a partire con le gomme Pirelli a banda bianca, perdeva circa 6 decimi a giro rispetto a Piastri. Il campione del mondo, come si osserva anche dalla linea del tempo, è riuscito a migliorare il suo ritmo per 12 giri.

Successivamente però, il talento nativo di Stevenage non è più stato capace a contenere l’usura, sia quella delle gomme anteriori che posteriori. Aspetto che di riflesso he lo ha obbligato a rallentare il suo passo. Problemi sofferti anche dalla Red Bull del tre volte campione del mondo di F1: durante la sosta di Max Verstappen, infatti, ha chiesto tre punti di regolazione sull’ala anteriore per limitare lo sviluppo dell’usura in inserimento e, di conseguenza, l’aumento della temperatura degli pneumatici anteriori nel secondo stint.

F1, GP Monza 2° stint: Ferrari con Leclerc “pulisce” il graining e migliora il lap time negli ultimi giri

La seconda parte della gara è stata corsa con gomme Hard dai piloti di testa. Gli ingegneri avevano poche informazioni su questo pneumatico, poiché non era stato utilizzato durante le prove libere. La sosta anticipata ha fatto ipotizzare una gara con due soste. La Ferrari, invece, ha sorpreso gli altri team evitando il secondo stop e completando la corsa eseguendo 34 giri con Sainz e, soprattutto, 38 tornate con Leclerc. Charles, dopo aver subito l’undercut di Norris, ha iniziato a costruire la strategia che gli ha permesso di vincere il Gran Premio.

Come si osserva dal grafico a seguire, il monegasco ha gestito le mescole meglio rispetto al compagno, ottenendo un decadimento leggermente negativo. La grande amministrazione delle gomme del monegasco, quindi, gli ha concesso di recuperare prestazione dopo il 30° giro con le stesse coperture, grazie al fatto che il graining si era leggermente pulito. La grande alleata della Ferrari, oggi, era come previsto l’ottima velocità nel rettilineo. Dalla telemetria, si osserva come il monegasco andasse in difficoltà sia in curva che in trazione, ma arrivava sempre con circa 5 km/h in più a fine rettilineo.

passo e degrado Gran Premio di Monza – 2° stint

Inoltre, dal box, le indicazioni per Charles erano di entrare con meno aggressività alla curva 8, per migliorare l’uscita della Ascari, come faceva Sainz. I cinque migliori piloti dello stint centrale giravano con un ritmo compreso in 3 decimi. Il duo Mercedes e Perez non è riuscito a trarre il massimo dalla gomma più dura. Hamilton è tornato in pista nel traffico dopo la prima sosta e ha progredito molto lentamente. La difficile gestione dell’avantreno ha portato a uno sbilanciamento generale della monoposto, con i piloti che non erano in grado di estrarre prestazioni dagli pneumatici.

F1, GP Monza 3° stint: Piastri più veloce nella parte finale e nell’intera gara

tranne i due ferraristi, il resto dei pilota di testa hanno montato nuovamente la gomma Hard per la parte conclusiva della gara. I dati confermano nuovamente che Piastri è stato il più veloce, ieri, dal punto di vista cronometrico nello stint finale. Guardando all’intera corsa, l’australiano ha girato 4 decimi più veloce di Leclerc in media. Prendendo in esame il passo di Oscar, infatti, scopriamo che il pilota della McLaren ha completato le 53 tornate 22 secondi più velocemente di Charles, un gap la n°16 ha recuperato grazie al tempo speso ai box dalla MCL38 numero 81.

Per quanto riguarda l’usura delle mescole, Norris e Hamilton sono stati i migliori nel terzo e conclusivo segmento di gara. L’andamento del passo al giro tra i due piloti è molto simile: entrambi sono partiti più cauti, migliorando i tempi man mano che la monoposto si alleggeriva. La prestazione di Ferrari oggi non deve far deviare troppo dalla realtà. La SF-24 è una vettura che necessita ancora di uno step per raggiungere i diretti avversari. La pista di Monza, inoltre, non permette di verificare appieno la bontà degli sviluppi al fondo portati da venerdì.

passo e degrado Gran Premio di Monza – 3° stint

Tuttavia, per concludere l’analisi tecnica, va detto che le scelte effettuate negli ultimi due weekend dai tecnici italiani sono state senza dubbio azzeccate. Anche a Monza, come in Olanda, il setup generale si è rivelato corretto e la strategia di un’unica sosta ha contribuito in modo ottimale a raggiungere la vittoria. Il percorso intrapreso sembra buono e solo le prossime piste, meno tipiche, diranno se la Ferrari è riuscita a colmare veramente il gap con McLaren e Red Bull. Attendiamo…

Autori e grafici: Leonardo Pasqual – @PasqualLeonardo – : Zander Arcari – @berrageiz

Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv

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Pubblicato da
Zander Arcari