Formula 1

F1, Ferrari fissa la deadline al Messico prima di pensare solo alla SF-25

Ferrari è pronta ad affrontare le ultime 6 gare del mondiale di F1 edizione 2024, campionato in cui strada facendo, ha nutrito un obiettivo: lottare per il campionato costruttori. Per farlo ha cercato di estrarre la miglior performance possibile dalla SF-24 e vedere cosa succedeva. Il problema, tuttavia, pensiero che potrebbe sembrare “cattivello” nei confronti della scuderia italiana, riguarda il fatto che, ad oggi, il Cavallino Rampante non ha ancora una mentalità vincente che gli permetta di ottimizzare sempre e comunque il risultato. Parliamo di un grande limite che va assolutamente limato.

Anche McLaren soffre sotto questo punto di vista, ma per lo meno, con una vettura super competitiva su tutte le piste, duttile e sempre performante, e con una coppia di piloti molto forti che spingono ogni gara, è riuscita a mettere dietro Red Bull nella classifica costruttori. Il traguardo è ancora lontano però, in quanto i tanti punti ancora a disposizione e le lunghezze che attualmente la squadra di Milton Keynes paga sulle vetture color papaya non sono sufficienti per dare la cosa per fatta. Servirà costanza di rendimento e consapevolezza delle proprie capacità sino in fondo.

Red Bull pensa di aver capito cosa non funziona sulla propria vettura. Per questo, dopo mesi di difficoltà gestite alla grande dal solo Max Verstappen, nel prossimo round del campionato 2024 arriverà un lauto pacchetto di aggiornamenti. Parliamo di update mirati a correggere diverse impostazioni che stanno facendo “impazzire” tecnici, piloti e ingegneri. Se a questo giro le cose andranno come dovrebbero, il salto di performance della squadra austriaca dovrebbe essere ampio. Uno step che consentirebbe al team di riprendersi la testa del mondiale costruttori. Questo è l’obiettivo.

Max Verstappen (Red Bull) a bordo della sua RB20 durante il Gran Premio di Singapore edizione 2024

Red Bull resta una scuderia super preparata. Un team di F1 che ha perso pedine importanti ma che, tra le sue fila, come lo stesso Christian Horner ha indicato più volte nell’arco del campionato, ha tutto il necessario per continuare a vincere. È proprio per questa ragione che la sicurezza nei propri mezzi è fondamentale, poiché, sebbene i proclami siano belli e tirino su il morale, se i risultati non arrivano, i problemi aumenteranno. Marko, ultimamente, ha sottolineato che la correlazione tra la pista e il mondo ipotetico fatto di simulatori e galleria del vento non ha fornito i riscontri adeguati.

F1, Ferrari “ha imparato” a usare la galleria del vento

Parliamo di un problema alquanto serio che andava risolto. Un grattacapo che ha spinto il team campione del mondo in carica verso una strada fuorviante. Tale scenario non ha coinvolto solo Red Bull. Sappiamo bene che anche Mercedes ha sofferto di questo guaio non da poco in F1. Senza contare Ferrari che, sebbene al momento sia in netta rimonta rispetto al recente passato, ha letteralmente buttato alle ortiche la campagna agonistica 2024 nei tre mesi di “buco prestazionale” in pista. Un lasso di tempo nel quale ha perso una marea di punti che, in questo momento, farebbero assai comodo.

Il team di Maranello è riuscito ad aggiornare la galleria del vento con una modifica al tappeto sul quale la monoposto viene posizionata. Di recente, l’ingegnere senior Jock Clear ha parlato proprio dell’importanza di questo strumento all’interno della F1 moderna. La galleria del vento deve essere in grado di riprodurre il contesto reale nella maniera più precisa possibile. Purtroppo, però, per stessa ammissione del britannico, per quanto sofisticato possa essere questo dispositivo, “copiare” alla perfezione il lavoro dell’auto ottenendo un match del 100% tra pista e galleria non è possibile.

la galleria del vento della storica Scuderia Ferrari

La ragione è risaputa: riprodurre con estrema perizia le asperità dell’asfalto alle varie velocità non si può fare. Per questo i dati vanno comunque interpretati al meglio per non incorrere in informazioni ingannevoli. E qui arriviamo a uno dei punto di questo scritto. Ferrari, dopo la pausa estiva ha cambiato marcia. Lo abbiamo visto chiaramente e senza dubbio il lavoro svolto dal team è stato ripagato. Tuttavia, proprio perché l’aggiornamento al “wind tunnel” è arrivato nel mese di agosto, alcune componenti, come il fondo e la nuova ala anteriore, nascono da studi effettuati senza l’update alla galleria.

Da un lato questa notizia può essere vista in modo positivo, in quanto, con il recente upgrade, le cose non potranno che andare meglio sotto questo aspetto. Se invece vogliamo valutare il bicchiere mezzo vuoto, possiamo dire che, senza l’aggiornamento al tappeto, Ferrari ha prodotto alcune parti della vettura sì buone, mentre altre decisamente no. Questo significa che l’update al fondo della Spagna poteva essere realizzato meglio, considerando che l’ultima versione del pavimento, che ora funziona, nasce con i medesimi strumenti, prima della modifica al tappeto.

F1, Ferrari sta per abbandonare il sogno mondiale costruttori

Tutto questo per dire che in F1, specie con l’attuale regolamento tecnico che regola la competitività delle wing car, imboccare un percorso erroneo è molto semplice. D’altronde pure Red Bull e Mercedes lo hanno fatto. E ambedue le scuderie non sono certo composte da sprovveduti. C’è poi un’altra questione da valutare: Ferrari sta progettando la SF-25, vettura che parteciperà al prossimo mondiale. Parliamo di un’evoluzione dell’auto attuale, ovviamente, che però sarà molto diversa in alcuni suoi fondamentali. Uno di questi sono gli schemi sospensivo, che verranno rivisti nelle geometrie.

Se McLaren e Red Bull sono impegnate nella lotta al vertice e, per forza di cose, dovranno dedicare tanto tempo per essere sempre perfette durante gli ultimi 6 weekend di gara, con tanto di 3 Sprint Race al nesso, Ferrari può “arrendersi alla competizione” e profondere uno sforzo in percentuale maggiore verso la stagione 2025. Questo non significa che deve tirare i remi in barca. Al contrario, continuare a spingere, performare al meglio e aumentare la comprensione sulla SF-24 resta un obiettivo concreto anche in chiave futura. Tuttavia, potrebbe permettersi di dedicare più tempo alla prossima auto.

vista frontale sospensione anteriore push-rod Ferrari SF-24 – GP Monaco 2024

Un piccolo vantaggio che potrebbe pesare nell’ultimo campionato prima dell’ennesima rivoluzione regolamentare. Ovviamente, per rendere effettivo tale scenario, Ferrari deve considerare un aspetto: lottare sino al termine per una remota possibilità di restare agganciati al mondiale costruttori non è più possibile e, di riflesso, parte delle energie dovranno necessariamente essere spese in maniera differente. Ragionare sul presente e presentarsi nel 2025 con l’arma giusta per vincere i due titoli iridati, infatti, pare più sensato che inseguire un traguardo attuale ridotto al lumicino.

Da quanto appreso dalla nostra redazione, durante le ultime riunioni realizzate in Via Abetone Inferiore 4, pare che la storica scuderia italiana abbia “attenzionato” con parecchia dedizione questo tema. Benché la decisione di “mollare” non sia ancora definitiva, sappiamo che la deadline è stata fissata per il Gran Premio del Messico. Se nei prossimi due appuntamenti iridati, con gli ulteriori update, minori ma che dovrebbero contribuire non poco alla causa, Ferrari riuscirà a rosicchiare punti pesanti e alzare la percentuale di successo nel mondiale costruttori, non mollerà il colpo. Al contrario, lo farà…

Autore: Zander Arcari – @berrageiz

Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv

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Zander Arcari