Formula 1

F1, Ferrari è affetta da una sindrome “post euforica”

Ferrari continua a sbagliare in un stagione di F1 che non ammette errori. Nella notte di Singapore si è consumata probabilmente la più schiacciante dimostrazione di potenza del binomio Norris/McLaren. Anche nel Gran Premio d’Olanda il pilota inglese dominò la gara in lungo e in largo, ma la partenza non perfetta dalla pole position lo costrinse a “sudarsi” la leadership superando Verstappen in pista. Nella recente tappa asiatica non è notato necessario, perché per una volta Lando è stato autore di uno start e di un primo giro perfetto.

L’inglese ha dato spettacolo stampando crono inavvicinabili, malgrado le due sbavature che potevano costargli davvero caro. Spente le luci sul tracciato di Marina Bay, la F1 va in “letargo” per tre settimane, una sorta di seconda pausa dopo quella estiva in cui, tuttavia, i team non dormiranno affatto. Il prossimo round del mondiale in programma il 20 ottobre ad Austin sarà il crocevia della stagione. Tutti le squadre che hanno ancora budget a disposizione faranno debuttare il loro ultimo pacchetto di aggiornamenti stagionale sulle rispettive monoposto.

In tal senso, il periodo di inattività in pista è una manna dal cielo per Red Bull che continua a lottare per la conquista del titolo piloti. Merito del suo monumentale fuoriclasse olandese che sta facendo gli straordinari pur di limitare i danni, specie dopo la pausa estiva. Una contesa di cui non farà parte la Scuderia Ferrari, a meno di clamorosi colpi di scena. Dopo l’emozionante vittoria in terra brianzola, lo storico team italiano aveva le carte in regola per iniziare una striscia positiva che avrebbe potuto alimentare le speranze iridate. Sia nel campionato piloti che in quello costruttori.

Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) in sella alla sua SF-24 – GP Baku 2024

Tra Baku e Singapore, però, sono stati commessi troppi errori che hanno ridimensionato le ambizioni del Cavallino Rampante. Certo, contro questa McLaren occorre la perfezione, ma parliamo comunque di un avversario che non vince nulla dalle guerre puniche con piloti veloci almeno quanto gli alfieri della rossa. Questo campionato ha preso una piega sorprendente, inattesa, offrendo ai rivali della squadra di Milton Keynes un’occasione incredibile per poter ambire a qualcosa di più importante del successo di tappa. Per questo peso l’assenza della rosa nei mesi estivi.

F1, Ferrari: la sindrome “euforica”

Una costante che abbiamo potuto apprezzare senza freno nella stagione del team di Maranello, sono state le fragorose debacle dopo i tre successi stagionali. Alla vittoria di Sainz in Australia è seguita la prestazione dignitosa in Giappone, ma assai lontana dalla Red Bull, quando il team austriaco era ancora in una fase del campionato dove riusciva a dire la sua senza troppi problemi. Poi, il suggestivo successo di Leclerc tra le stradine di casa è stato rapidamente rimosso nello scioccante weekend di Montreal, in cui le rosse hanno sciorinato certamente la peggior prestazione stagionale.

Charles Leclerc seguito da Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) – SF-24 – GP Canada 2024

Una gara dove è arrivato un doppio zero. Da una parte il ritiro della vettura numero 16 per problemi tecnici, dall’altra la collisione della vettura guidata dall’iberico contro la Williams di Alexander Albon nel secondo settore della pista nord americana. Infine, dopo la vittoria del monegasco a Monza, nel back to back tra la tappa azera e quella malese, il team italiano ha buttato all’aria la realistica possibilità di poter lottare almeno per la conquista del titolo costruttori. Due corse si F1 dove le vittorie per Charles Leclerc erano fattibili, ma come sappiamo sono arrivate.

F1, Ferrari: Il difficile momento di Sainz

La squadra italiana sta pagando la scarsa vena di Carlos Sainz, che dal rocambolesco Gran Premio d’Austria non è riuscito più a salire sul podio. A partire dalla gara al Red Bull Ring, di fatti, il pilota iberico ha totalizzato “solo” 55 punti contro i 95 di Leclerc. Colpa della controversa collisione con Perez nelle fasi finali del Gran Premio d’Azerbaijan e del doloroso errore nel giro di lancio nella fase finale delle qualifiche dello scorso weekend, che lo hanno costretto a una gara di sofferenza a centro gruppo. Ovviamente non si intende gettare la croce sul figlio del due volte campione del mondo di rally, anche se numeri e fatti parlano chiar

La sensazione, per qualche ragione astrusa, è che nel team Ferrari, a turno qualcuno stacchi la spina. A Baku è stata sottovalutata la potenza dell’undercut operato dalla McLaren di Piastri, confidenti di poter recuperare la track position senza strapazzare gli pneumatici. Mentre a Marina Bay tutto è stato compromesso nelle qualifiche del sabato. Magari i “due Carlo” si sarebbero comunque dovuti inchinare allo strapotere di Norris, ma pensando al rendimento in gara di Leclerc, non appena ha avuto pista libera, ricorderemo come il monegasco ha mostrato un ritmo per lottare al vertice con l’inglese.

Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) a bordo della sua SF-24 – Fp2 – GP Singapore 2024

Purtroppo in F1 con i se e con i ma non si va da nessuna parte. A questo punto una domanda sorge spontanea: la Ferrari è pronta per lottare ai massimi livelli? Leclerc ha dimostrato di essere pronto per l’ultimo step della sua carriera, ovvero vincere il titolo mondiale; lo stesso non si può ancora dire della rossa che ha continua ad affrontare difficoltà nello sviluppo della SF-24 e che mostra ancora qualche debolezza nelle operazioni in pista. Errori che probabilmente obbligheranno anche quest’anno a riporre nel cassetto sogni di gloria oramai ingialliti dai segni del tempo.

Autore: Andrea Bovone

Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv

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