Ferrari ha lavorato parecchio al simulatore. In F1 ogni dettaglio conta per fare la differenza, specie su una pista come quella di Singapore molto tecnica. La prima correzione al set-up apportata nella giornata di ieri ha funzionato. La carenza di rotazione è scomparsa lasciando spazio a un leggero sovrasterzo in uscita. Leclerc si è mostrato abile nel gestire la SF-24, mente il suo compagno ha fatto decisamente più fatica. Il piccolo problema ai freni, inoltre, sofferto solamente nella seconda parte delle Fp2 ha bloccato psicologicamente l’iberico. Gli ha tolto parte della “confidence” necessaria.
La rossa versione Marina Bay può lottare per la pole position e di riflesso per la vittoria? Non è semplice rispondere a tale quesito. Possiamo dire che le possibilità ci sono, perché il potenziale per battere la super McLaren pare non manchi. Per di più, lungo le stradine del toboga asiatico, il talento dei piloti può chiaramente alzare la percentuale di successo. Per farlo i più bravi saranno in grado di sfruttare ogni centimetro quadrato della pista per andare più forte sfiorando i muretti. Il bilanciamento della rossa è molto buono ma deve ancora realizzare l’ultimo step.
Ferrari ha deciso di apportare alcuni ritocchi al sistema sospensivo. Secondo le simulazioni questa mossa dovrebbe fornire più prestazione alle due vetture di F1, offrendo ai “due Carlo” l’occasione concreta di lottare al vertice. Sarà importante, però, evitare di prendere un stata fuorviante sulla messa a punto. Diciamo questo perché non sarebbe la prima volta che succede. Scenario che di fatto farebbe perdere il corretto punto di lavoro alla monoposto, dovendo poi tornare indietro sui propri passi senza migliorare rispetto a ieri. Il team di Maranello, a quanto pare è convinto di quello che fa.
Sono appena terminati i consueto controlli sulle auto italiane: power unit, sistema frenante, impianto ibrido e trasmissione. Tutto pare funzionare al meglio. La nuova ala anteriore è stata promossa e, anche oggi, sfoggerà le sue forme lungo il percorso tortuoso di Marina Bay. Prima di iniziare diamo un’occhiata alle condizioni meteo: 30,5 °C la temperatura dell’aria, 37,2°C quella dell’asfalto. Umidità al 77%, 0,5 Km/h l’intensità del vento che soffia da nord ovest. Tutto è pronto per scendere in pista. I ferraristi sono a bordo delle SF-24 in attesa della bandiera verde.
I meccanici fanno segno ai piloti della Ferrari per abbandonare la pitlane. Per questo primo run della terza sessione di prove libere, ambedue le SF-24 montano un set di Pirelli a banda gialla. In tutto questo va considerato che nella notte di ieri è arrivato un forte acquazzone che ha nuovamente reso il tracciato green. Adami e Bozzi ricordano i riferimenti con le medie delle Fp2, importanti per capire lo stato dell’asfalto in questo momento. Si scaldano le gomme e poi via con la modalità push per il primo tentativo lanciato dove si assaggi la pista senza spingere troppo.
Nel giro per raffreddare le gomme arrivano i soliti consigli per ottimizzare l’handling. Messo da parte l’unico cool down lap peraltro molto lento si torna a fare sul serio. Sainz è costretto a correggere la vettura nel T2 e per poco non so stampa contro il muro. Per fortuna lo spagnolo ha saputo gestire la SF-24 nel mezzo della curva quando gli è partito il posteriore. Al contrario Leclerc chiude la tornata senza troppi problemi. Dopo due passaggi per testare la vettura si passa ora alla modalità Engine 1 per avere dei riscontri decisamente più fattuali sulla monoposto italiana.
Attendiamo questo tentativo per parlare di balance. Sainz riesce a trovare un giro equilibrato se non mostra correzioni sul volante. Un tentativo pulito, insomma. Mentre Leclerc, forse anche perché ha cercato di spingere un po’ troppo, sempre nel secondo settore ha deciso di alzare il piede. Lo ha fatto perché la sua guida non era pulita. Possiamo dire che il bilanciamento delle Ferrari è davvero ottimale. Carlos torna ai box mentre Charles resta in pista per un altro giro spinto dove si prende la testa della classifica.
Per aggiungere maggiori dettagli, possiamo dire che i ritocchi apportati al set-up sembra abbiano bilanciato ulteriormente le vetture italiane. Un buona notizia quindi. Il monegasco è parecchio soddisfatto, basta ascoltare il tono delle sue comunicazioni radio. Sainz invece deve ancora prendere confidenza con la SF-24. Infatti lo spagnolo è passato dai box per una modifica al set-up convinto di poter aggiustare un pò le cose. E infatti la prestazione arriva accodandosi al compagno, sempre usando le gomme cerchiate di giallo usate. Poi resta in pista per altri due passaggi.
Adami gli chiede di realizzare un giro con la massima potenza sull’endotermico, nel quale per non defe usare il sistema DRS. L’esame è chiaro: testare il rendimento della rossa senza l’auto dell’ala mobile per verificare l’efficienza aerodinamica della rossa. Una raccolta dati interessante per conoscere il valore relativo al drag della SF-24. Nel mentre Charles torna a calcare l’asfalto sempre con le Pirelli cerchiate di giallo. Si continua nel lavoro di affinamento del set-up, quindi, prima di passare alle Soft e godere dell’extra grip.
Durante gi ultimi 15 minuti della terza sessione di prove libere del Gran Premio di Singapore edizione 2024, la storica scuderia Ferrai è pronta per saggiare le qualità della SF-24 con le Pirelli a banda rossa. L’imperativo è quello di mettere assieme un ciclo di isteresi perfetto per accedere alla massima aderenza che questa mescola può offrire. Si cura parecchio il warm-up delle gomme, infatti, usando diversi manettini e particolari traiettorie per immettere energia all’interno della carcassa. Poi, prima dell’ultima curva si inserisce la mode push prima di andare full gas.
Sainz ottiene un giro abbastanza pulito, sebbene abbia preso parecchio traffico nel suo tentativo. Il madrileño non è contento della sua performance, convinti che ovviamente possa fare decisamente meglio. Al contrario Charles alza in piede in curva 1 in quanto sorpassa i limiti della pista. Il monegasco si lancia il giro dopo e becca traffico nel T1 che lo disturba un po’. Carlos torna ai box e Leclerc lo segue. Nel giro di rientro il monegasco sostiene di non avere grip in linea generale. Non c’è tempo per un ritocco ulteriore e pertanto, dopo una sosta sulla piazzola davanti al garage è ancora pista.
Si fa un gran parlare in radio tra tecnici e piloti, per cercare di capire cosa non stia funzionando. Ad occhi il problema potrebbe essere principalmente legato all’attivazione delle gomme che non ha funzionato a dovere. Nel secondo tentativo le cose non cambiano. Manca aderenza generale lungo tutta la pista. Non è un buon segnale a poche ore dalla qualifica, dove il grip sarà fondamentale per la lotta al vertice. Ferrari deve capire come migliorare il rendimento nelle mescole Soft e immettere il giusto quantitativo di energia nello pneumatico. I dati raccolti saranno utili in tal senso.
Autore: Zander Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv