Analisi Tecnica

GP Singapore: Ferrari cura la trazione caricando il rear-end

La Ferrari arriva a Singapore con molte speranze. In F1, la fiducia nelle proprie capacità è fondamentale, e dopo la pausa estiva, sembra che la rossa abbia fatto significativi progressi anche in questo aspetto. Situazione è supportata dagli aggiornamenti tecnici introdotti dal Gran Premio di Monza, che hanno aumentato le potenzialità della vettura. Oltre al pacchetto aerodinamico specifico per la pista italiana, il Cavallino Rampante ha presentato una versione rivista del fondo, profondamente modificato in tutte le sue parti. Da quanto si percepisce, questa nuova componente sta funzionando come previsto.

A Marina Bay potremo avere un quadro più chiaro, anche se, considerando la natura del circuito cittadino, sarà fondamentale attendere Austin per una validazione definitiva degli aggiornamenti. La scuderia di Maranello ha un obiettivo chiaro per questo weekend: lottare per la vittoria. Non sarà facile, ma storicamente la rossa ha spesso dimostrato di sapersi comportare bene su questo tracciato. L’avversario principale rimane la McLaren, una squadra che, nonostante abbia sprecato punti preziosi in campionato, dispone di una vettura tecnicamente molto competitiva.

La MCL38 cercherà di mettere in evidenza la sua eccellente trazione e la capacità di rendimento nelle curve a bassa velocità. Ma non dimentichiamo la Red Bull, che vuole riscattarsi dopo alcune prestazioni deludenti. La squadra di Milton Keynes ha lavorato intensamente al simulatore per arrivare al 18° round della F1 in forma smagliante. Gli errori della scorsa stagione hanno fornito importanti insegnamenti, e sebbene partano un po’ in sordina, hanno tutta l’intenzione di tornare a competere per la vittoria. Il talento di Verstappen sarà un fattore decisivo in questa lotta.

il posteriore della Red Bull RB20 di Max Vertappen – GP Baku 2024

Infine, arriviamo alla Mercedes, che si presenta a Singapore dopo un trittico di gare in cui non è riuscita a massimizzare le performance delle sue vetture. Il recente aggiornamento al fondo ha creato qualche difficoltà nel team tecnico guidato da James Allison. In attesa di ulteriori novità, richieste a gran voce da Lewis Hamilton, l’approccio della scuderia tedesca è mirato: sfruttare al massimo il grip meccanico e la buona capacità di rendimento nei tratti ad alta velocità. È un’equazione su cui la Mercedes ha lavorato a lungo e si sente pronta ad affrontare le sfide del circuito di Marina Bay.

GP Singapore: Ferrari sposta il centro di pressione al retrotreno

Ferrari arriva a Singapore con la configurazione ad alto carico aerodinamico, già utilizzata con successo al Gran Premio di Monaco e in quello di Ungheria. Con questa impostazione aerodinamica, il team italiano è sempre riuscito a trovare un buon equilibrio generale. La SF-24 si è evoluta parecchio nelle ultime gare, diventando più completa e con un miglior bilanciamento, grazie anche all’introduzione del nuovo fondo di Monza, che ha dato un ulteriore contributo, in particolare podo per migliorare la stabilità del flusso aerodinamico che scorre nella parte inferiore dell’auto.

compare ali posteriori: Ferrari SF-24 vs McLaren MCL38 – GP Singapore 2024

A Singapore la trazione è cruciale. Sebbene Ferrari non si distingua come la migliore in questo campo, riesce a compensare con un’ottima reattività all’anteriore. Questo aspetto gli permette di spostare efficacemente il bilanciamento verso il posteriore, senza compromettere eccessivamente la prestazione sul front-end. Anche arretrando il bilanciamento complessivo l’anteriore continua a lavorare bene, senza soffrire troppo. Nelle ultime gare, la SF-24 ha mostrato una leggera tendenza al sottosterzo durante le prove del venerdì, un problema che è stato prontamente risolto nel corso del weekend.

In generale, la SF-24 mantiene una lieve inclinazione al sovrasterzo, ma questa caratteristica è stata attenuata e non sembra creare particolari difficoltà ai piloti. Pare possa debuttare arrivare una nuova ala anteriore in casa Ferrari, con alcune modifiche alla conformazione dell’ultimo flap aggiuntivo, in modo da bilanciare meglio il carico con l’asse posteriore. Anche la McLaren ha deciso di adottare la configurazione aerodinamica già vista a Monaco e in Ungheria, come ampiamente previsto, senza introdurre novità sostanziali per il Gran Premio di Singapore.

Questa scelta è in linea con le caratteristiche della pista che richiedono un elevato carico e un’ottima trazione nelle curve lente. L’ala posteriore che la MCL38 sta utilizzando presenta un main plane molto simile a quello della rossa. Una componente sotto inchiesta a Baku. Parliamo del secondo elemento dell’ala posteriore che aveva catturato molta attenzione. Uno dei punti di forza della McLaren è la sua capacità nelle fasi di accelerazione. La vettura color papaya, infatti è probabilmente la migliore in termini di aderenza meccanica nelle curve lente e nelle ripartente.

Lando Norris (McLaren) a bordo della sua MCL38 durante il Gran Premio di Monza edizione 2024

Quello che possiamo chiamare un vantaggio cruciale su un circuito cittadino come Singapore, dove l’abilità di uscire dalle curve strette con una buona accelerazione può fare la differenza in termini di tempi sul giro. Grazie a questa solidità nella trazione, la McLaren può concentrare gran parte del lavoro di messa a punto sul miglioramento del bilanciamento dell’asse anteriore. È infatti essenziale che l’avantreno della vettura garantisca la giusta precisione e reattività nei cambi di direzione, fattori indispensabili per affrontare con efficacia le numerose curve a bassa velocità del tracciato.

GP Singapore: Mercedes sotto il livello ottimale di downforce

Red Bull ha scelto di utilizzare l’ala posteriore già vista in precedenza nelle piste da alto carico, tracciati che hanno messo in evidenza alcune difficoltà della RB20, incapace di esprimere tutto il suo potenziale. Ci riferiamo sempre a Monaco e Ungheria, circuiti caratterizzati da curve lente e tecniche, con un’elevata domanda di trazione meccanica e grip, aspetti in cui la vettura austriaca non eccelle. Questo weekend rappresenta quindi una sfida interessante per gli ingegneri di Milton Keynes, che dovranno lavorare con attenzione per migliorare le prestazioni su una pista altrettanto complessa.

La difficoltà maggiore risiede nella gestione del bilanciamento, elemento critico già emerso lo scorso anno su questa pista. La scelta dell’ala posteriore implica un arretramento del centro di pressione aerodinamica che tende a destabilizzare l’equilibrio generale dell’auto. Questo arretramento, infatti, porta a una sorta di “disconnessione” tra gli assi, con la parte anteriore e quella posteriore che non lavorano in perfetta sinergia, rendendo la RB20 più difficile da guidare, specie nei punti più tecnici. All’interno di tale contesto, trovare un setup che riesca a garantire un compromesso efficace diventa cruciale.

compare ali posteriori: Red Bull RB20 vs Mercedes W14 – GP Singapore 2024

La sfida è trovare una messa a punto che non comprometta il grip sull’asse anteriore, aspetto fondamentale per garantire la giusta reattività nei cambi di direzione e nelle curve lente che caratterizzano Singapore. Tuttavia, il problema principale per la Red Bull è che la finestra di regolazione per ottenere il giusto equilibrio sembra essere estremamente limitata oramai. Questo il verdetto degli ultimi due mesi. Piccole variazioni nel setting potrebbero causare un calo significativo nelle prestazioni, rendendo ancora più complessa la ricerca di una messa a punto ottimale.

Infine arriviamo alla Mercedes, che adotta la versione da alto carico al posteriore. Una soluzione che, ad occhio, dovrebbe produrre un carico aerodinamico mediamente minore rispetto ai principali competitor, andando leggermente sotto il livello di carico stimato ottimale per il toboga asiatico di Marina Bay. Nelle ultime gare la scuderia tedesca di F1 ha perso un po’ di bilanciamento generale. Quello di Singapore è un circuito abbastanza definito in termini di tipologia delle curve e con meno compromessi. La costruzione del setup dovrebbe quindi essere meno complessa.

Autori: Zander Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich  

Immagini: Scuderia Ferrari – Red Bull RacingAlbert Fabrega – @AlbertFabrega

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Zander Arcari