Formula 1

Ferrari a Baku: il feeling di Leclerc per sfatare il tabù azero

Anche per Leclerc alla Ferrari è così. Per qualche ragione difficile da spiegare, in F1 quasi tutti i piloti si esaltano in determinati circuiti che, almeno sulla carta, non dovrebbero essere particolarmente selettivi, come Monaco o Spa-Francorchamps. Un esempio classico è il Gran Premio di Russia a Sochi, un tracciato dalla geometria piuttosto anonima ma sul quale Valtteri Bottas si esaltava, spesso battendo il pluricampione Lewis Hamilton. Proprio a Sochi, il finlandese cedette la vittoria al prossimo pilota della rossa, rispettando un preciso ordine di squadra.

Il tracciato cittadino dell’Azerbaijan è una di quelle piste che i piloti amano o odiano profondamente. Il bizzarro layout, costituito dal velocissimo terzo settore e dagli altri segmenti molto guidati nella parte antica della città di Baku, è sostanzialmente unico nel suo genere. Ad esempio, Sergio Perez è uno dei migliori interpreti del circuito cittadino azero, avendo conquistato 5 podi ed essendo l’unico pilota ad aver vinto almeno due volte su questo tracciato. Per Leclerc, questo luogo ha un significato emotivo assai rilevante. Suo padre, a seguito di una malattia, venne a mancare il 20 giugno del 2017.

Il giorno successivo, con il cuore a pezzi, il pilota monegasco prese l’aereo in direzione Baku, dove si sarebbe disputato il Gran Premio dell’Azerbaigian di Formula 2. Nonostante fosse in ballo il titolo mondiale, il suo entourage cercò di convincerlo a desistere e a non correre, ma non ci fu verso. Maurizio Arrivabene, all’epoca team principal del Cavallino Rampante, gli disse: “Charles, ma cosa fai su questo aereo?“. Leclerc rispose dicendo: “Vengo a Baku con voi. Devo fare il mio dovere e vincere. Una volta fatto questo, posso tornare a casa a seppellire mio padre“.

Charles Leclerc festeggia la vittoria a Baku all’epoca della GP2

Successivamente, anche Massimo Rivola, ex responsabile della FDA e ora amministratore delegato di Aprilia Racing, ricordando quell’episodio, disse: “Alla vigilia di Baku vide morire suo padre Hervé, ma prese il primo aereo e arrivò in pista. Molti al suo posto sarebbero crollati“. Per la cronaca, il monegasco vinse Gara 1, facendo registrare il giro più veloce, e chiuse al secondo posto Gara 2. Un fine settimana che senza dubbio resterà marchiato a fuoco nella memoria di Charles, dovendo affrontare dei giorni davvero difficili per la sua vita.

Ferrari: Baku croce ma soprattuto delizia per Leclerc

Da quando è approdato in F1, il tracciato di Baku ha regalato poche gioie e molte delusioni al principe del Cavallino Rampante. Nel paese che si affaccia sul Mar Caspio, Leclerc ha conquistato il primo piazzamento a punti nel 2018 e diverse pole position. Tuttavia, su questo circuito la partenza dal palo spesso ha poco significato: basti pensare alla fenomenale pole conquistata da Charles nel 2021, nonostante fosse chiaro che la SF21 non sarebbe riuscita a competere per la vittoria. Una pista che il fresco vincitore di Monza adora e con il quale condivide un feeling naturale.

Per questo potrebbe rappresentare un’occasione per dare continuità alla striscia di podi iniziata a Spa-Francorchamps. In questa stagione pazza, il team di Maranello ha avuto un rendimento altalenante, come ammesso dallo stesso pilota nell’emozionante team radio al termine del Gran Premio d’Italia. “Troppi alti e bassi in questa stagione, nonostante gli alti siano stati bellissimi,” ha detto due settimane fa Leclerc, riferendosi alle vittorie a Monaco e in terra brianzola. In effetti, le gare seguenti ai primi due successi del team di Maranello sono state molto deludenti.

Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) raggiante dopo la pole position ottenuta a bordo della SF-23 – GP Baku 2023

Il primo obiettivo della spedizione Ferrari in Azerbaijan è quindi quello di consolidare il potenziale espresso a Monza, anche se il circuito brianzolo è unico nel suo genere. In sostanza, si spera che gli aggiornamenti della SF-24 introdotti nel round disputato tra le mura amiche, possano dare ottimi riscontri anche su un tracciato completamente diverso dal “Tempio della Velocità”. Se così fosse, allora Leclerc potrebbe essere coinvolto nella lotta per il successo, grazie all’ottima chimica con la pista azera dove, per diverse ragioni, non è riuscito a capitalizzare il risultato a bordo delle vetture italiane.

La scuderia italiana pensa di poter mettere assieme un weekend importante a Baku. Il team si è preparato al meglio delle possibilità, cercando una messa a punto con la quale possa ottimizzare il rendimento della SF-24. Vettura italiana che non ha affatto il favore del pronostico e dovrà vedersela con Mercedes, Red Bull e sopratutto McLaren che, in questo momento, ricopre senza dubbio il ruolo di favorita con la strepitosa MCL38. Ferrari ha un Leclerc in più, pero, arma che la rossa conta di sfruttare…

Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat

Immagini: Scuderia Ferrari F1Tv

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