Formula 1

F1, la FIA deve risarcire Hitech dopo averla esclusa

Negli ultimi tempi, la FIA non sta certamente ricevendo le simpatie di team e addetti ai lavori. Da quando Mohammed Ben Sulayem è diventato il massimo esponente dell’organizzazione, le polemiche sembrano essersi moltiplicate: dallo “scandalo” Wolff dello scorso inverno, fino ad arrivare a un regolamento tecnico 2026 che all’inizio ha fatto storcere il naso a tanti anche facenti parte delle squadre di F1.

Lo scorso anno la Federazione ha aperto all’ingresso di nuovi team, i quali, dopo un eventuale benestare iniziale, sarebbero stati “ispezionati” da Liberty Media. Clamoroso fu il caso di Andretti, il quale venne bocciato dopo il sì della FIA da parte di chi detiene i diritti commerciali del Circus, per una non ben definita garanzia economica e sportiva. Badate bene, anche Audi è nuova, ma ha comprato la Sauber, quindi di fatto la sta sostituendo, qui invece parliamo proprio di aggiungere vetture in griglia di partenza.

Primo piano del modellino Audi delle vetture di F1 2026

La questione di Andretti è andata avanti per diverso tempo, ancora oggi il grande marchio americano, gestito da Michael, figlio di Mario e campione del mondo di F1 nel 1978 sta studiando un modo per entrare nel prossimo futuro, magari con l’acquisizione di una squadra già esistente: si è parlato dell’Alpine, definitivamente naufragata dopo i fatti degli ultimi mesi, e non si esclude che possa succedere qualcosa in futuro con la Haas, anch’essa statunitense e spesso a corto di denari.

Hitech e FIA, nuovo incontro a metà settembre

Negli ultimi giorni un’altra grana da gestire per la FIA. Riportandoci proprio al momento in cui la Federazione aprì a nuovi team, la Hitech Grand Prix, squadra britannica e già famosa nel panorama del Circus per la sua partecipazione costante ai campionati cadetti di F2 e F3. Gli inglesi infatti hanno provato a fare il salto ed entrare in F1 accogliendo l’apertura dell’organo mondiale per eventuali ingressi a partire dalla stagione 2026.

Una richiesta che però non è stata minimamente accolta, e l’esclusione della Hitech, voluta dalla FIA per motivi finanziari, non è stata accettata di buon grado. Il team, all’epoca guidato da Oliver Oakes, oggi capo del muretto dell’Alpine, si è rivolto per vie legali, dopo che la Federazione aveva preferito mantenere questa discussione nel privato andando ad un arbitrato, e pare proprio che Ben Sulayem e compagnia cantante abbiano avuto torto.

Mohammed Ben Sulayem (presidente della FIA) a colloquio con Michael Andretti

Sì, perché la decisione presa dalla FIA evidentemente non le competeva, e i team possono sì essere bocciati per questioni finanziarie, ma soltanto da Liberty Media, unica che può prendere decisioni relative al mero denaro, un po’ come accaduto proprio con Andretti. Pare quindi che le due parti siano destinate a incontrarsi nelle prossime settimane per valutare i danni che la Federazione ha recato alla Hitech con questa decisione.

Hitech e quella collaborazione stretta con Mazepin

L’Hitech Grand Prix, come vi abbiamo scritto nei paragrafi precedenti, è nel mondo delle corse dal 2002, quindi da oltre 20 anni, ed è nelle competizioni mondiali della FIA dal 2019 in F3. L’anno successivo debutta anche in F2, portandosi a casa tre vittorie, due con Nikita Mazepin e una con il nostro Luca Ghiotto, mentre nel 2021 avrà tra i ranghi anche Liam Lawson, oggi terzo pilota di Red Bull e Racing Bulls.

Dal 2020 al 2022 Djimitri Mazepin, padre di Nikita ha controllato il team tramite la Uralkali, main sponsor anche della Haas. Poi tutto è svanito per via del conflitto tra Russia e Ucraina e le varie sanzioni che hanno colpito la famiglia Mazepin, e da quel momento è stato Oliver Oakes a prendere nuovamente le redini del team, fino ad arrivare alla domanda presentata alla FIA e poi respinta.

Nikita Mazepin, pilota della Haas nel 2021

L’attuale team principal dell’Alpine non ha preso di buon grado l’avanzamento alla fase successiva della famiglia Andretti, perché riteneva che la domanda avanzata da Hitech fosse superiore. Alla fine della fiera, entrambi i team sono stati respinti, anche se in modalità diverse, confermando come FIA e F1, pur aprendo sulla carta a nuovi ingressi, non sembrano molto propense a dividere ancora di più quella famosa torta fatta di denaro, alla quale le squadre che al momento partecipano al campionato mondiale fanno molta fatica a rinunciare.


Autore: Andrea Bovone

Immagini: FIA – Audi – Haas F1 Team

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