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McLaren scippa Will Courtenay a Red Bull: accordo su gardening ridotto

McLaren fa ancora spesa in casa Red Bull. C’è un detto che recita: “se non puoi batterli, unisciti a loro”. Mi sembra di ricordare sia una cosa del genere. Magari qualche parola è differente, ma il senso, alla fine della fiera, quello è. Una citazione che mi ha fatto pensare alla manovra di Will Courtenay, che presto cambierà casacca per nutrire il progetto della scuderia di Woking. Evidentemente, soldi a parte, che con ogni probabilità non sono certo il motivo per cui il britannico abbandona Milton Keynes, credere nel futuro della scuderia di F1 attualmente in testa al mondiale è più facile.

Red Bull sta crollando dalle fondamenta? Chissà… non siamo certo noi a saperlo. Certo è che il polverone tirato su dalla faccenda Horner ha messo in moto una dinamica autodistruttiva, a quanto pare. Una serie di eventi che hanno destabilizzato l’ambiente e dato il via a circostanze tutt’altro che attese. Una su tutte, l’abbandono del genio incontrastato della F1. Newey è andato via e, benché chi è rimasto faccia finta di nulla, magari minimizzando pure la cosa, in realtà la perdita del tecnico nativo di Stratford-upon-Avon è l’equivalente di una sberla per cena.

L’assenza di Adrian si nota sul piano tecnico, perché sebbene pure lui ci fosse quando la RB20 è nata, e quindi in parte i grattacapi attuali delle vetture austriache siano da ascrivere pure a lui, Newey avrebbe corretto l’auto come ha sempre fatto. Mossa che l’attuale pool di ingegneri, capeggiato dal francese Pierre Waché, sino ad ora, non è stato in grado di fare. Marko sostiene che in America, Austin per la precisione, arriverà un aggiornamento molto importante che potenzierà di brutto la RB20. Insomma, stando a quello che dice l’austriaco, la monoposto tornerà ad essere super competitiva. Vedremo, aggiungiamo noi.

Jonathan Wheatley, ex direttore sportivo Oracle Red Bull Racing

L’addio di Adrian e tutto il bordello che cova sotto la cenere ha di per sé già prodotto altri abbandoni. Ci riferiamo, ad esempio, a Jonathan Wheatley che, dopo aver ricoperto una marea di ruoli in Red Bull dalla stagione 2006, dopo la bellezza di 18 anni si accaserà all’Audi per ricoprire il ruolo di team principal. Pensiamo poi a Robert Marshall che da quest’anno si è trasferito sempre in McLaren come direttore tecnico. In aggiunta, parliamo di Giampiero Lambiase, promosso a Head of Racing, responsabile delle attività di gara. Una mossa per non perderlo, sembrerebbe.

McLaren, Will Courtenay nuovo DS: Red Bull continua a perdere pezzi

Sostenere che il ciclo Red Bull sia finito è probabilmente esagerato. Troppo presto per esprimersi in tal senso. Fatto sta che la discesa che la scuderia austriaca sta percorrendo è abbastanza ripida e senza freni. Si parla molto di Verstappen e della sua papabile partenza nel 2026, questione che potrebbe dare il colpo di grazia al team. Inoltre, la lunga e presunta agonia sta producendo nuove pagine. L’ultima in ordine cronologico, facciamo riferimento alla giornata odierna, martedì 24 settembre 2024, a seguito del comunicato di McLaren relativo all’ingaggio di un altro pezzo da novanta proveniente da Red Bull.

Parliamo appunto di Will Courtenay, terzo membro della dirigenza cosiddetta “senior”, che rinuncia al suo attuale incarico per trasferirsi a Woking. L’attuale team principal Andrea Stella parla benissimo di lui. Lo definisce prima di tutto un grande appassionato della F1, oltre che un grande professionista e tecnico dalle doti eccelse. Un “pezzo” chiave del puzzle per nutrire una curva di crescita esponenziale che mira a un chiaro obiettivo: continuare a vincere gare e aprire un ciclo vincente. Il suo incarico sarà quello di far crescere le operazioni sportive del team.

Christian Horner e Will Courtenay (Red Bull) al muretto box del team austriaco

A quanto appreso, considerando che la pagliacciata del “gardening leave” inizia a stancare pure le stesse scuderie, pare che in questo caso i due team in questione si accorderanno per anticipare il suo trasferimento, anticipando il 2026, anno in cui dovrebbe scadere il contratto di Courtenay con la Red Bull. Questo significa che il britannico potrà partecipare alle operazioni verso il nuovo corpo normativo che cambierà ancora una volta la storia della massima categoria del motorsport. Un “timing” importante perché McLaren non ha tutta l’intenzione di farsi trovare più pronta che mai.

Autore: Zander Arcari – @berrageiz

Immagini: McLaren – F1Tv




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Zander Arcari