Analisi Tecnica

F1, McLaren: il nuovo piano strategico per vincere entrambi i titoli

In F1 McLaren non molla il colpo. Ci crede, insomma. La lotta per i titoli iridati entra nella fase decisiva. Lo “stint” finale della stagione 2024 inizia in Azerbaijan, sull’atipico circuito cittadino di Baku. La buona notizia è che tutto è ancora in discussione, dopo due stagioni in cui, a quest’epoca, l’unico esercizio interessante era comprendere in quale gara Max Verstappen si sarebbe laureato matematicamente campione del mondo, così come Red Bull nel campionato costruttori. Diversi fattori hanno contribuito a creare i presupposti per un finale di mondiale elettrizzante.

Il merito va soprattutto alla McLaren che è riuscita a progettare una monoposto divenuta in maniera progressiva sempre più competitiva dopo la tappa in Florida. Circostanze sfavorevoli, errori di guida e scelte strategiche volte a preservare gli equilibri interni al team, però, non hanno consentito di raccogliere i frutti di una supremazia tecnica alquanto evidente. Nel recente Gran Premio d’Italia, Lando Norris e Oscar Piastri, pur monopolizzando la prima fila dello schieramento di partenza, non sono riusciti a capitalizzare il potenziale della monoposto.

Certamente, l’audace strategia della Ferrari, con un singolo pit stop, ha sorpreso gli strateghi della McLaren, sovvertendo le proiezioni degli algoritmi che suggerivano una doppia sosta ai box. In più la battaglia alla Variante della Roggia tra i due piloti di F1 colorati papaya ha aperto un’autostrada a Leclerc, che si è inserito a sandwich tra le due monoposto inglesi. La posizione di Charles, balzato dal quarto al secondo posto prima di Lesmo 1, ha offerto al team di Maranello l’opportunità di disporre di un ventaglio di opzioni strategiche più ampio.

Andrea Stella, Team Principal, McLaren F1 Team durante il Gp d’Austria 2024 di F1

La gestione dei piloti, finora priva di gerarchie, probabilmente era mirata al conseguimento dell’obiettivo considerato più fattibile: il titolo riservato ai costruttori. Con il passare del tempo, lo scarso rendimento della RB20, che inizialmente poteva sembrare un fisiologico passaggio a vuoto, si è rivelato essere un sintomo di un malessere tecnico molto più critico di quanto si pensasse. Una Red Bull che invece di “curare” la sua vettura pare che stia facendo l’esatto contrario. Questo dicono i freddi numeri degli ultimi due Gran Premi della campagna agonistica in corso.

Sensazione avvalorata dalle dichiarazioni di Verstappen, che, nonostante un margine di 62 punti su Norris, appare disilluso: “l’attuale livello prestazionale della RB20 non è sufficiente per conquistare il quarto titolo iridato“. Del resto, proprio a Monza il talento di Hasselt ha conseguito un insipido sesto posto, il peggior risultato della stagione se si esclude il ritiro nel Gran Premio d’Australia. Almeno a parole, il team diretto da Andrea Stella ha preso coscienza di poter ambire anche al titolo piloti, e proprio l’ingegnere di Orvieto ha confermato il pieno supporto a Lando Norris.

F1, McLaren: la difficoltà nel gestire una inaspettata supremazia

Da quando la McL38 ha iniziato a mostrare il suo valore, il team di Woking ha adottato scelte tipiche di una scuderia non abituata a lottare per la massima posta in palio da molti anni, nonostante il suo status di squadra leggendaria. Mentre il progetto tecnico è pronto per accumulare successi, non tutti all’interno del McLaren hanno creduto di poter insidiare Red Bull e Max Verstappen nella lotta per il titolo. I piloti, in tal senso, non hanno contribuito di certo ad accelerare il salto di qualità. Troppe volte Norris non è apparso all’altezza della sua nuova missione.

Lando Norris (McLaren) – Gp Monza 2024

Diciamo questo perché lo abbiamo visto “soccombere” in alcune circostanze anche nel confronto con il compagno di squadra. Finalmente, il team principal si è espresso in maniera chiara, verrebbe da dire meglio tardi che mai. La McLaren, qualora vi fossero le condizioni, fornirà pieno supporto al pilota originario di Bristol. “Da adesso sposteremo il nostro supporto più su Lando, ma vogliamo farlo senza compromettere in maniera eccessiva i nostri principi. I nostri principi dicono che l’interesse della squadra viene prima di tutto. La sportività per noi è un valore importante e vogliamo assicurarci di essere corretti con entrambi i nostri piloti”.

Questo ha dichiarato l’ex ingegnere di pista di Fernando Alonso. Tale definizione delle gerarchie, forse tardiva, ha effetti tutt’altro che scontati. Innanzitutto, Norris dovrà creare i presupposti per ottenere ufficialmente l’investitura a prima guida del team. Questo significa che dovrà essere costantemente più performante del veloce compagno di squadra o almeno mantenersi nella sua scia. Per quanto riguarda Piastri, la sensazione è che farà di tutto per evitare ordini di scuderia che potrebbero esortarlo a farsi da parte. L’australiano possiede un carisma fuori dal comune, dimostrato ancor prima di entrare in F1.

l’australiano Oscar Piastri (McLaren) arriva sul podio del Gran Premio dii Monza 2024

Ci riferiamo all’epoca in cui, dopo averci pensato bene, scelse di abbandonate il programma Alpine per iniziare la sua avventura con la McLaren. Un ragazzo di 23 anni che non intende solo partecipare, ma punta sempre al risultato più importante: la vittoria. Basti osservare il linguaggio del corpo di Piastri anche quando ha disputato ottime gare senza riuscire a trionfare, oppure quando è arrivato dietro al suo più blasonato compagno di squadra. Ora gli viene chiaramente chiesto di indossare i panni dello scudiero, un ulteriore motivo di interesse per l’ultimo terzo della campagna 2024.

Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat

Immagini: McLaren – F1Tv

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Roberto Cecere